Cipolla egiziana
18 giugno 2016 § 4 commenti
La cipolla egiziana
è un ortaggio prezioso, si moltiplica quasi autonomamente tramite bulbilli aerei prodotti in abbondanza dal secondo anno e che a maturazione cadono al suolo e radicano in qualsiasi tipo di terreno e condizione climatica. Resiste a temperature invernali che raggiungono -20° sotto zero come al caldo torrido. L’unica fatica richiesta è quella di ricercarne qualche bulbo, è infatti rara la sua coltivazione, più frequente in Liguria e zone limitrofe dove negli ultimi tempi un gruppo di agricoltori sta promuovendo la diffusione dell’antica cipolla.
Allium cepa var. viviparum proliferum è il nome latino nel quale già si evidenzia la sua natura prolifica, è anche conosciuta come ‘cipolla invernale’, ‘albero delle cipolle’ o ‘cipolla che cammina’. Ha origini asiatiche e rimane un mistero perché sia chiamata ‘egiziana’.
In estate, quando il fusto inizia a seccare, si raccolgono i bulbilli aerei per consumarli come normali cipolle o metterli nuovamente a dimora in autunno o in primavera. I bulbilli non ancora maturi possono essere invece utilizzati come le cipolline, in insalata, stufati o sott’aceto.
La cipolla lasciata ingrossare nel terreno ha una forma simile allo scalogno e si preleva per il consumo in qualsiasi momento dell’anno. Tende a moltiplicarsi per cui ricordate di dividerla e per garantire la perpetuazione della coltura lasciate al suolo alcuni bulbi.
Potete inoltre tagliare a filo del terreno le foglie che aggiungono un sapore leggermente piccante all’insalata, in breve tempo dal taglio germoglierà nuova vegetazione.
da “Più orto che giardino, come coltivare verdure felici e fiori gentili” di Simonetta Chiarugi, Camilla Zanarotti ed. Mondadori 2016 –
Lo sviluppo della coltivazione della cipolla egiziana è frutto di scambi e baratti tra appassionati, solo ultimamente se ne commerciano i bulbi, il promotore della riscoperta dell’antico ortaggio è Marco Damele, imprenditore agricolo di Sanremo, perito agrario e tecnico di colture biologiche e biodinamiche. Dal 2007 al 2012 presidente dei giovani di Confagricoltura Imperia e Liguria. Dal 2013 fondatore e responsabile di R&B Agricoltura , realtà operativa impegnata a rafforzare l’idea di ruralità e nel contempo divulgare le conoscenze per prendere in esame con uno sguardo nuovo a tutto il sistema agro alimentare italiano. Dal 2015 entra nel comitato scientifico di Hortives , nato a Milano con lo scopo di conservare il valore genetico degli ortaggi coltivati attualmente in orticoltura; riscoprire antiche varietà e specie ormai scomparse o sostituite dalle nuove varietà ibride; valorizzare ortaggi antichi; riscoprire vecchi sapori tradizionali e tipicità andate perdute. regaloebarattoinagricoltura@gmail.com
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Tag:Baratto & Agricoltura, cipolla egiziana, Marco Damele
Si comporta come i bulbilli dell’aglio selvatico.
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quante ne sai cara simonetta..anche una umile cipolla svela tutto il suo sapore e la sua “magia” passano dalle tue parole:)
ti auguro una splendida domenica
daniela
infusodiriso
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Dici che radicherebbe anche qui al nord (Varese)? Io sono sempre sfortunata con le cipolle, non crescono mai bene qui… Dove la potrei trovare?
Laura
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@Laura
credo proprio di sì! Amici la coltivano in Piemonte a 800 mt di altezza. Guarda nel gruppo di FB Regalo&Baratto oppure sulla pagina della cipolla egiziana o ancora contatta sempre su FB Marco Damele
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