amaca in giardino
26 agosto 2019 § Lascia un commento
Se penso al giardino estivo
non posso immaginarlo senza un’amaca.
Non so voi, ma io adoro lasciarmi dondolare nell’aria, nel boscogiardino abbiamo sistemato un’amaca tra due carpini da diversi anni, è usata soprattutto da mia figlia che ogni tanto si abbandona alla pennichella pomeridiana, non sempre si hanno a disposizione due alberi alla giusta distanza per ospitarla, così meglio optare per la versione a sedia appesa.
come questa di Tropilex che si può installare anche a soffitto su un terrazzo, in realtà mi piacerebbe sistemarla anche in casa in salotto.
Montare l’amaca è molto semplice, basta seguire le istruzioni riportate nella confezione del prodotto, ho scelto la versione in cotone ecologico che si abbina bene ad ogni ambiente ed è facilmente lavabile in lavatrice.
Consiglio inoltre di abbinare all’amaca un tavolino che permettere di avere a portata di mano tutto ciò di cui si accompagna il nostro relax, un libro, una bevanda o il cellulare. Vi segnalo in particolare il tavolo tondo a vassoio (che impedisce agli oggetti di cadere) sempre proposto dal brand, dotato di un semplice sistema di ancoraggio al terreno.
Buon relax
riuso: barattoli per piccole serre
7 giugno 2019 § Lascia un commento
Un vantaggio importante per la buona riuscita della germinazione dei semi e per il taleaggio è l’uso della serra che consente di mantenere costanti i livelli di temperatura e di umidità e protegge i progressi della crescita. Abbinata ad una buona fertilità del suolo può accelerare i processi di sviluppo della pianta.
Si utilizzano serre a campana anche per i singoli vasi, i francesi elegantemente le chiamano cloches e possono essere in materiale plastico o in vetro, soprattutto quelle in vetro hanno spesso però un costo elevato anche se durano maggiormente nel tempo, basti pensare alle bellissime cloche che si possono ammirare in alcuni giardini e orti botanici e prevalentemente risalgono al ‘800 epoca in cui ebbero una grande diffusione.
Nell’attuale ottica del risparmio e del riciclo, possiamo seguire l’esempio contadino che dell’arte di arrangiarsi ne ha fatto una virtù, i grossi barattoli in vetro da conserve, o come in Liguria le *arbanelle in cui si conservano solitamente le acciughe sotto sale, svolgono un’eccellente ed economica funzione sostitutiva alla più elegante cloche in vetro.
Ideali da porre direttamente sul vaso di coltura, sceglieteli di grandezza equivalente all’imboccatura dello stesso. Unica accortezza, nelle giornate più calde, puntellare le cloches casalinghe infilando uno o due bastoncini di legno per far penetrare un po’ d’aria.
È anche possibile riciclare una grande bottiglia d’acqua di plastica e tagliarne il fondo, il tappo svolgerà la funzione regolare aria e il livello di umidità, ti invito a consultare questo post per vedere come realizzare una serra di plastica.
*arbanella è un termine in uso nel dialetto ligure per definire una tipologia di barattolo in vetro, utile come contenitore per alimenti e conserve dolci e salate.
Auricula Theater
5 marzo 2019 § Lascia un commento
La tradizione di realizzare dei teatri
per le primule auricula è iniziata in Francia e in Belgio, forse già a partire dal 17 °secolo. Le prime versioni, costruite per proteggere i fiori più delicati dalla pioggia e dal vento, erano semplici scatole aperte dotate di scaffali.
Nel 1800 in Inghilterra, la pratica divenne molto comune e vennero realizzate scatole sempre più elaborate fino a simulare quinte teatrali con tanto di tende dipinte e archi di proscenio.
Il fondale tinteggiato di nero permetteva di far risaltare i colori delle infiorescenze delle piante che erano disposte su più file in stretti e alti vasi di terracotta.
Quest’anno proverò a realizzare anche io qualcosa di simile, se l’idea vi è piaciuta fatemi sapere!
Pergole, gazebi & co
15 febbraio 2019 § Lascia un commento
Anche se il sole estivo
è ancora un miraggio, non è troppo presto per parlare di ombreggiature. Quando si progetta uno spazio verde è indispensabile prevedere una zona del giardino e del terrazzo dove vi siano strutture in grado di schermare la luce, tanto amata e richiesta nella stagione invernale quanto temuta in quella estiva.
da sinistra: Shibuya – Shelter- Meridienne – Solaire
Gli alberi sono elementi naturalmente preposti a tale scopo, altrimenti, pergole, gazebi, ombrelloni, grigliati, box e vari pannelli che completano le collezioni di arredi, possono divenire protagonisti della vita all’aria aperta e se scelti con cura, affidandosi ad esperti del settore, possono trasformarsi in soluzioni estetiche suggestive e dal sicuro effetto scenografico.
In Italia e non solo, Unopiù è un’azienda che vanta una grande conoscenza della materia e offre soluzioni in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza, funzionale ed estetica così che gli spazi esterni, sapientemente gestiti possono diventare la naturale estensione della casa.
Mod. Orangerie
Una serra trasformata in greenhouse, sarebbe il mio sogno, è la soluzione che meglio si adatterebbe alla tipologia del boscogiardino, di questo vi ho già parlato in altri post, ma per differenti esigenze, sul catalogo Unopiù è possibile scegliere strutture realizzate con i migliori materiali e tecniche che assicurano la loro bellezza nel tempo, dal design più classico o moderno, che possono essere personalizzate grazie all’ampia possibilità di scelta di moduli creati in materiali, colori e misure differenti.
Mod. Solaire
Pergola addossata e autoportante, disponibile nella forma curvilinea e piana.
Mod. Shibuya
Disegnata da Ferruccio Laviani, SHIBUYA® è una pergola composta composta da un’unità fissa (ancorata a terra) e da una mobile (dotata di due ruote) oppure da due unità mobili (dotate di sei ruote). In quest’ultimo caso è possibile estendere e movimentare la pergola ovunque si desideri trasferirla.
Mod. Manta
Le materie prime utilizzate dagli abili artigiani di Unopiù sono il ferro zincato e verniciato a polveri, il legno come pino nordico o iroko impregnato in autoclave per preservarlo dall’attacco di insetti, muffe, funghi, e dagli agenti atmosferici oppure il tessuto acrilico 100% Tempotest, un materiale resistente alle intemperie e all’azione aggressiva dei raggi UV, della pioggia e dell’umidità, mentre la ferramenta è in acciaio zincato, acciaio inox ed ottone.
Mod. Classique
Classique ha struttura in pino nordico impregnato e può essere tinteggiata nelle tonalità noce scuro, teak o nei colori della linea Unopiù Color
Mod. Estrella
Estrella è una pergola autoportante in alluminio dal disegno geometrico e lineare. Dotata di un telo di copertura impermeabile scorrevole manualmente, si completa con delle tende laterali che possono avere sia una funzione decorativa
arredo outdoor anche in casa
1 febbraio 2019 § Lascia un commento
Avete mai voglia
di cambiare tutto della vostra vita, dico, tutto, proprio tutto, o quasi e sicuramente oltre allo stile di vita anche quello dell’arredo della casa e forse le due cose sono anche collegate.
Se potessi tornare indietro nel tempo, tra i tanti errori, eviterei certamente quello dell’accumulo, di oggetti principalmente e anche di mobili e forse anche di peso, ma questa è un’altra storia…
collezione TWEED
Comunque, sfogliando le pagine delle riviste di arredo più cool, e in questi giorni anche il catalogo di Unopiù che ho consultato per scegliere alcuni arredi per il Bosco Giardino, mi ritrovo a desiderare una vita più minimal, dove possa trovare spazio solo lo stretto necessario per accompagnare un quotidiano che bandisce il superfluo, ciò non vuol dire disdegnare il lusso o le comodità, ma senz’altro sarebbe tutto più semplice a partire dal riordino, pochi oggetti equivalgono a poco disordine, non sarebbe meraviglioso?
“Due icone intramontabili dello stile Unopiù, tra i pezzi più venduti in oltre 40 anni di storia dell’azienda la poltroncina da regista Ginger e la tripolina Emy, entrambe in teak, hanno una nuova veste pensata per ambienti indoor con pregiatissimo rivestimento in pelle. Una serie unica, esclusiva e ricercata, prodotta in tiratura limitata e disponibile in cinque colorazioni: rosso, verde, giallo, arancione e naturale”.
Mod. Synthesis
collezione Les Arcs
“Un’esclusiva combinazione di materiali, teak e tubolare di alluminio, unita al tocco del design contemporaneo danno vita alla collezione Les Arcs. Nel 2013 il divano e la poltrona ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria del German Design Award. Il design è dello Studio “Meneghello & Paolelli”.
Vorrei fare pulizia, ho iniziato con un percorso personale e mi piacerebbe che anche ciò che mi circonda potesse essere in sintonia con la nuova me.
collezione HUGO
“La collezione Hugo è frutto della sapiente combinazione tra teak, acciaio inox e tessuto di alta tecnologia, soddisfa la necessità funzionale ed estetica di fondere i tavoli laterali con le sedute per creare l’illusione di un salotto galleggiante. Trae ispirazione dal design americano anni ’50.”
collezione TWEED
collezione WELCOME
Così quando vedo certi mobili inizio a sognare, che poi chi l’ha detto che l’arredo outdoor non possa essere utilizzato anche all’interno delle nostre case?
Preparatevi che quest’anno farò alcuni mercatini per eliminare un po’ di oggetti e mobilio, mi piange il cuore ma so che finiranno in buone mani e nel frattempo mi preparo per un futuro dove l’essenziale è invisibile agli occhi… come qualcuno ha scritto!
come riparare un vaso di terracotta
24 gennaio 2019 § Lascia un commento
Un tempo i piatti rotti,
le pentole e tanti altri articoli di terracotta, si facevano riparare. Al pari dell’arrotino e dello spazzacamino, passavano ogni tanto per le vie abitate abili artigiani nell’arte di ridare vita alle ceramiche. Per lo più provenivano dall’est Europa e viaggiavano accompagnati da semplici strumenti, un punteruolo con punta in diamante, del fil di ferro e una piccola tenaglia.
Dopo aver esaminato il lavoro, si facevano consegnare un uovo e ne utilizzavano l’albume come collante per far combaciare perfettamente i frammenti e praticavano un foro nei pezzi da mettere assieme, in corrispondenza perfetta l’uno con l’altro, facevano passare il fil di ferro che serravano bene con l’aiuto della tenaglia. Le parti in eccedenza venivano poi eliminate e appiattite con un piccolo martelletto.
Erano epoche in cui non si conosceva il consumismo e gli oggetti dovevano fare il loro dovere per lungo tempo, talvolta sui mercatini dell’antiquariato si possono ancora trovare suppellettili in ceramica aggiustate in tale modo, e il loro valore è talvolta più alto degli stessi oggetti integri.
Talvolta può accadere che un vaso di terracotta si spacchi, generalmente si forma una crepa verticalmente e spesso per colpa di una gelata, con un po’ di fil di ferro potete cingerne la circonferenza per tenere ben salde le parti e utilizzarlo così ancora per molti anni.
Cosa occorre
– fil di ferro cotto
– pinze a tenaglia
Come fare
Il fil di ferro dovrà essere sufficientemente morbido da poterlo piegare senza sforzo, per un effetto vintage utilizzate il fil di ferro cotto che con il tempo forma una patina di ruggine piuttosto che il classico zincato.
Avvolgete il vaso sotto al bordo con il fil di ferro e torcerne le estremità.
Idee per illuminazione outdoor
28 dicembre 2018 § Lascia un commento
Nell’ immaginare uno spazio verde
e quando pensiamo a progettare o a migliorare il nostro giardino o terrazzo, la mente rimanda senza indugio alla presenza e alla scelta delle piante, che certamente sono le protagoniste ma non sono i soli elementi in grado di caratterizzare il luogo. Fondamentale è anche l’illuminazione così da vivere pienamente ogni ambiente e non solo durante la stagione estiva e primaverile, durante l’inverno infatti le ore di buio sono maggiori rispetto a quelle in cui è presente la luce e gli spazi ben illuminati concorrono a creare un’atmosfera particolare.
L’inverno è anche il periodo in cui ci si documenta sui libri e sui cataloghi per ordinare o acquistare nuove piante e si progettano i lavori perché come ben sappiamo noi giardinieri, il giardino (e anche il terrazzo ovviamente) è sempre in movimento. Vi suggerisco allora anche di rivolgere l’attenzione all’illuminazione, quest’estate ho utilizzato qualche lampada a energia solare nel mio boscogiardino che mi ha fatto venire il desiderio di un sistema più strutturato. Così mi sono messa a cercare in rete ed ho trovato delle soluzioni molto interessanti proposte da Unopiù, è inutile che raccontarvi di quest’azienda italiana perché da molti anni è un punto di riferimento per tutti gli appassionati del settore outdoor.
serie Hamper
Le lampade di Unopiù solo talmente belle che possono tranquillamente trasferirsi nell’interno di una casa e di un ufficio.
In particolare mi sono innamorata della serie Hamper che grazie al cavo lungo 6 metri può decorare varie situazioni dal portico all’albero, starebbe benissimo attorcigliata al ramo del mio vecchio carpino al si sotto del quale ci sono panche e tavoli. La lanterna a LED Hamper è realizzata in ferro zincato e verniciato a polveri nei colori bianco, bronzo ed è disponibile in due versioni: lanterna e sospensione.
serie Oslo
serie Oslo
serie Oslo
Mi piacciono molto anche le lampade posate a terra come quelle della serie Oslo progettate da Studiomartino.5, sono realizzate in ferro zincato con vari modelli in stile geometrico, alcuni anche alimentati a batterie, perfette per qualsiasi situazione.
serie Aton
Sempre opera del designer e grande specialista della luce Marco Acerbis le lampade della serie Aton, sono lcaratterizzate da una torsione delle lamelle di alluminio che conferisce una diffusione della luce originale e molto suggestiva. lampade
Altra serie molto suggestiva dalla linea particolarmente romantica, Mizar, è composta da un corpo illuminato a Led e diffusori in teak dalle linee geometriche per un living moderno sia outdoor che indoor.
serie Elettra
Unopiù accontenta anche chi ama lo stile classico con la serie Elettra, in alluminio verniciato a polveri, che rivisita la classica lanterna ottocentesca.
Queste sono le mie scelte, poi ovviamente in catalogo cìè molto di più, anzi vi invito a sfogliarlo qui on line.
Post scritto in collaborazione con Unopiù
Lifestyle e stili di arredo
28 novembre 2018 § Lascia un commento
Lo stile di arredo può influenzare lo stile di vita?
Mi soffermata a pensare cosa vuol dire per me Lifestyle, che tradotto in italiano significa stile di vita. Immersa nella routine del lavoro, il mio stile di vita è piuttosto frenetico, legato decisamente al fitto calendario degli impegni professionali, come accade per molti del resto e anche se sono fortunata perchè il lavoro è frutto di una passione, non riesco a ritagliare il tempo che vorrei per rilassarmi.
Se penso alla parola relax, mi immagino a sorseggiare un te seduta su un divanetto in giardino, o in altri spazi all’aperto o in una casa ariosa, mi riprometto spesso di fare decluttering per dare spazio all’ambiente e mescolare nuovi pezzi di design a quelli più classici di famiglia.
Divano mod. AURORA Serra mod. ARALIA
Un grande desiderio è quello di possedere una serra, non necessariamente adibita a ricovero di piante, mi piacerebbe che fosse una sorta di Garden House, che possa ospitare all’interno degli arredi comodi e di qualità.
La coniugazione tra outdoor e indoor è magnificamente interpretata da Unopiù’ azienda leader nel settore, che vanta 40 anni di esperienza e ha sviluppato una ricca gamma di arredi e accessori dallo stile molto diverso tra loro, in grado di soddisfare ogni esigenza.
Mi sono divertita a sognare ad occhi aperti, d’altronde è quasi Natale e a volte i desideri si avverano, così ho iniziato a sfogliare il catalogo on line di Unopiù (un tempo collezionavo quelli in formato cartaceo e forse da qualche parte ne ho ancora qualcuno).
Ho scelto alcuni ambienti e pezzi d’arredo che mi ispirano, capaci di creare spazi di benessere da godere in ogni stagione, sia all’esterno che all’interno della casa, dove il tempo libero cambia ogni prospettiva. Dove il tempo libero diventa una filosofia di vita, un privilegio da condividere
Bastano davvero pochi elementi d’arredo, qualche seduta, una bella lampada. le immagini del catalogo UNO PIU’ sono sempre fonte di ispirazione.
Fatemi sapere cosa vuol dire per voi Lifestyle!
Bosco in vaso e sottovetro
18 aprile 2018 § 2 commenti
Sarà che in Liguria non sono presenti Garden Center dove poter trovare un ampio assortimento di piante e tutto ciò che occorre per praticare al meglio il giardinaggio e dove sia anche disponibile una selezione di arredo outdoor e indoor, quindi mercoledì scorso quando sono stata invitata da Agricola a Varese per partecipare a un workshop con la grande flower designer olandese Dini Holtrop, ero davvero felicissima!
INDOOR
Stile exotic
OUTDOOR
vasi in zinco da parete
Non sapevo dove posare lo sguardo tanto ero stordita da tanta meraviglia, vasi di ogni genere e foggia, le forbici e cesoie di ogni misura, quelle da bonsai che utilizzo per le mie fotografie e che piacciono tanto anche a voi, innaffiatoi, e pianteda interno ed esterno, tutte sanissime e ben coltivate, in parte anche dall’Agricola stessa che ha delle serre adibite alla produzione delle piante più richieste dalla sua clientela, in questo momento erano quasi pronti pelargoni, petunie e aromatiche.
pulizia fiori in serra
Dini Holtrop ha presentato alcune linee guida per realizzare composizioni per la casa seguendo le tendenze più attuali che si ispirano allo stile zen, ricreato con materiali trasparenti e tutto ciò che evoca leggerezza, allo stile exotic o jungla e a quello coastal dedicato alle Isole maggiori e all’atmosfera rilassata e fresca tipica del paesaggio costiero.
LA MIA COMPOSIZIONE
Durante la seconda parte della giornata assieme ad altre colleghe blogger, con la guida di Dini, abbiamo realizzato dei giardini in miniatura seguendo ognuna il proprio gusto e facendo attenzione e ad accostare piante che presentano le stesse esigenze di coltivazione. Mi sono lasciata influenzare dal bosco e da un magnifico vaso di terracotta dotato di campana di vetro con foro di areazione ed ho creato un ambiente di sottobosco.
Le piante che ho utilizzato sono il non ti scordar di me, Myositis, le fragoline di bosco Fragaria vesca, la Viola tricolor var. hortensis e una piantina di Muehlenbeckia complexa.
Ho aggiunto sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa e ho adagiato le piantine prima di riempire lo spazio tra una e l’altra con buona terra da giardino. Per innaffiare vasi di grande dimensione versate l’acqua in più punti e attendete che la terra asciughi tra un’irrigazione e l’altra. Uno dei trucchetti che ho imparato è che per controllare se la terra è sufficientemente bagnata o meno, consiste nell’inserire fino a toccare il fondo del vaso uno stecchino di legno come quelli utilizzati per gli spiedini e attendete alcuni minuti prima di estrarlo. Se è asciutto potete procedere a bagnare la pianta.
sottovasi decor
27 febbraio 2018 § Lascia un commento
Per mantenere costante l’umidità
del terriccio delle piante coltivate in casa è utile predisporre un sottovaso dove versare direttamente l’acqua di innaffiatura.
Se volete dare un tocco decorativo, utilizzate vecchi piattini o coppette di ceramica o porcellana, non importa se sono sbeccate, anzi aggiungeranno fascino all’insieme.
A seconda dello stile della vostra casa, potete mixare forme e colori oppure optare per un total withe!