acquarello botanico mon amour

13 Maggio 2014 § 14 commenti

Quando anni fa mi sono avvicinata all’acquarello botanico

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when years ago I approached botanic watercolor 
botanic watercolor wild carrot

non immaginavo che una semplice lezione avrebbe aperto le porte su mondo così ricco di bellezza e mai lontanamente avrei pensato che in futuro avrebbe influenzato la mia vita tanto da scegliere di insegnarne anche la tecnica.

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I’d never have imagined that a simple lesson would have opened the doors of a world so rich in beauty and never remotely I would have thought that in the future it would have affected my life so much to get to teach its technique.

Daucus carota composizione

Come tanti altri animi romantici avevo idealizzato il prototipo anglosassone della signora di campagna che sosta nei campi fioriti in compagnia di pennelli e cavalletto. Appena mi si è offerta la possibilità ho partecipato ad un corso di acquarello tenuto da Maria Rita Stirpe. A lei, assieme ad altre aquarelliste provenienti dalla scuola romana di Luca Palermo, si deve il diffondersi in Italia di questa meravigliosa forma d’arte che ancora purtroppo nel nostro Paese non gode della stima che merita. Luca Palermo è un moderno pioniere di uno genere pittorico che in realtà nel ‘600 vantava in Italia la presenza di un grande artista come Jacopo Ligozzi le cui opere sono custodite agli Uffizi di Firenze, stile di cui più tardi Giorgio Gallesio si servì ricercando i migliori artisti dell’epoca per produrre un grande capolavoro, patrimonio storico e testimonianza botanica rappresentato da Pomona Italiana.

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Like many other romantic souls I had idealized the Anglo-Saxon prototype of the country lady that pauses in the fields of flowers in the company of brushes and easel. As soon as I was offered the chance I attended a watercolor course taught by Maria Rita Stirpe. To her, along with other watercolorists formed at the Roman school of Luca Palermo, we owe the spreading in Italy of this wonderful art form that, unfortunately, in our country does not enjoy the esteem it deserves yet. Luca Palermo is a modern pioneer of a genre of painting that actually in ‘600 boasted in Italy the presence of a great artist like Jacopo Ligozzi whose works are preserved in the Uffizi in Florence, the same style which later Giorgio Gallesio used seeking out the best artists of the time to produce a great masterpiece, historical patrimony and botanical evidence represented by Pomona Italiana.

carotina selvatica

L’acquarello botanico immortala la bellezza dei vegetali e ne cattura l’essenza, mi ha permesso di conoscere meglio tante piante, apprezzare la sfumatura di colore di uno stelo, la curvatura di una spina, l’increspatura di un petalo e con il tempo ha accresciuto la passione per il verde influenzando il mio percorso professionale.

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The botanical watercolor captures the beauty of the plants and their essence, it allowed me to know many plants better, to appreciate the color gradient of a stem, the curvature of a spine, the ripple of a petal and over time it has increased my passion for the green influencing my professional path.

acquarello botanico carotina selvatica

Sabato 24 maggio, vi aspetto nel bellissimo vivaio Rose e Bacche specializzato in rose antiche, di Maurizio Feletig, ad Arignano a pochi chilometri da Torino per festeggiare la fioritura delle rose per insegnarvi i segreti dell’acquerello botanico. Durante la giornata di corso ritrarremo dal vero uno dei fiori più amati in un’atmosfera di grande charme. Il vivaio vestito a festa, sabato 24 e domenica 25 apre i cancelli al pubblico per l’evento Rosae Rosarum Rosis. Oltre all’ampia selezione di rose potrete ammirare ed acquistare aromatiche particolari, erbe di campo, commestibili o tintorie del vivaio dei Fratelli Gramaglia. Domenica Betti Calani sarà presente con un workshop di decorazione floreale.

Per info e prenotazioni:
tel. 349 5630513 – 011 9462377 Il corso è aperto anche ai principianti.

Per chi lo desidera può ricevere il mio acquarello botanico di Daucus carota, la bellissima carotina selvatica dei prati  in alta definizione,  pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg.

  • Inoltrerò il file a chi ne farà richiesta lasciando un indirizzo valido di posta elettronica sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.
  • Per ricevere Daucus carota vi invito inoltre,  se già non lo siete, a diventare fan della pagina cliccando su MI PIACE.

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oak leaves in watercolor

18 ottobre 2013 § 32 commenti

Pensando all’autunno
le prime cose che la nostra mente visualizza sono le foglie.

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Thinking about the autumn the first things that our mind visualizes are the leaves

foglie autunno

quercia
Quelle degli alberi, che mutano e cambiano colore, tra i preferiti, la quercia
di imponente e sacra bellezza, la amo per i suoi frutti e la forma delle sue
foglie, i pittori del passato inserivano la sua figura nelle loro tavole come
simbolo di virtù, forza e coraggio.

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Those of the trees, which mutate and change color, among the favorites: oak,
of imposing and sacred beauty, I love it for its fruits and for the shape of its
leaves, the painters of the past were including its figure in their tables as
symbol of virtue, strength and courage.

leaf book
Ho immortalato il passaggio della stagione dipingendo ad acquarello botanico due foglie di quercia.
Un molteplice utilizzo, incorniciate in un quadro e se ritagliate per impreziosire un dono, sottolineare un posto tavola o qualsiasi altra cosa che la vostra mente vi suggerisce. Io vi regalo le mie foglie, aspetto poi di vedere le vostre realizzazioni!

Per voi, il file con sei etichette a forma di foglia di quercia, da personalizzare con un qualsiasi programma di grafica o con calligrafia a mano.

Clicca qui per stampare il file.

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I captured the passage of the season painting a botanical watercolor of two oak’s leaves.
Valid for multiple purposes, framed in a picture, to embellish a gift if you cut them out, to make a place table more precious or for anything else that your mind suggests.  My leaves are at your disposal as a present, I’ll be looking forward to see your productions.

stampa oak leaf

Per ricevere inoltre il file con l’acquarello botanico delle foglie di quercia in alta definizione,  pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg.,  vi invito a lasciare il vostro indirizzo email sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.. Regala il tuo mi piace per seguire gli tutti aggiornamenti del blog e molto di più!

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Furthermore, to receive the file with the botanical watercolor of oak leaves in high definition, ready to be printed on 200 mg cotton paper, I invite you to leave your email address on the  facebook  page of ABOUTGARDEN. Click the I like button to follow the blog updates, and much more!

 

wild carrot for the Shabby chic garden

20 agosto 2013 § 25 commenti

Piace tanto Daucus carota

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Very much beloved Daucus carota

Daucus carota -
forse per la sua semplicità, forse perchè si associa ai grandi prati fioriti o per la leggerezza della sua forma che pare un merletto, in inglese è chiamata Queen Anne’s Lace, tra le tante leggende, la più accreditata fa risalire l’origine del curioso nome a quando la Regina Anna preparando un pizzo si punse un dito dal quale scese una goccia di sangue. Osservando bene al centro di Daucus carota si scorge un piccolo fiore rosso che rappresenta il sangue della Regina, la natura ha posizionato quel fiorellino sterile per attirare gli insetti impollinatori, ma è il trine bianco tutt’attorno che affascina e conquista.

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perhaps because of its simplicity, perhaps because it is associated with large meadows or for the lightness of its shape that looks like a lace. In English it’s called Queen Anne’s Lace, among the many legends, the most likely one traces the origin of the curious name to the Queen Anne, when, preparing a lace, she pricked her finger and a drop of blood fell. Looking right in the center of Daucus carrot you can see a small red flower that represents the blood of the Queen, nature has placed the sterile flower to attract pollinators, but it is the white lace around it that fascinates and conquers.

wild carrot

Chiamata anche carotina selvatica, fu pianta utilizzata nei vecchi giardini vittoriani quanto nei romantici cottage garden inglesi, tra le preferite di chi ama lo stile Shabby chic, si coltiva facilmente in giardino ed è adatta anche alle composizioni di casa, mescolata ad altri fiori o come unica protagonista.

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Also known as wild carrot, the plant was used in the old Victorian gardens as in the romantic English cottage garden. A favorite of those who love the Shabby chic style, it’s easy to grow in the garden and is also suitable for the compositions for the house, mixed with other flowers or as only protagonist.

botanic watercolorGià una volta avevo provato a ritrarla ad acquarello, ma non ero riuscita ad ultimare la tavola botanica.

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Once before I had tried to portray its watercolor, but I was not able to complete the botanic table.

botanic watercolor wild carrot

Ho preparato un file con l’acquarello botanico della carotina selvatica in alta definizione,  pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg.

  • Inoltrerò il file, in edizione limitata con una tiratura di 100 esemplari, a chi ne farà richiesta lasciando un indirizzo valido di posta elettronica sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.
  • Per ricevere Daucus carota vi invito inoltre,  se già non lo siete, a diventare fan della pagina cliccando su MI PIACE.

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I have prepared a file with the botanical watercolor of wild carrot in high definition, ready to be printed on cotton paper of 200mg.

  • I will forward the file, in a limited edition with a print run of 100 copies, to who will request it by leaving a valid e-mail address on the facebook page of ABOUTGARDEN.
  • To receive the Daucus carota I invite you also, if you are not already, to become a fan of my page by clicking I LIKE
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Brevi cenni colturali

Daucus carota
fa parte della grande famiglia delle Ombrellifere, la sua forma addomesticata è la carota comunemente consumata sulle nostre tavole, provate a rompere il suo rizoma, sprigionerà il caratteristico odore tipico del più conosciuto ortaggio. In tempo di guerra il rizoma veniva tostato e usato come surrogato del caffè.
Allo stato spontaneo è presente ai bordi delle strade e nei campi e se lasciata indisturbata, si autodissemina rapidamente. Prospera in terreni poveri e asciutti posti in pieno sole.
Daucus carota è una pianta biennale, occorrono due anni per completare il suo ciclo vitale, nel secondo anno il fiore produce semi.

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Brief cultivation notes
Daucus carota
is part of the great family of Umbrelliferae, its domesticated form is the carrot is commonly consumed on our tables, try to break its rhizome, it will give off the characteristic scent of the best known vegetable. In wartime the rhizome was roasted and used as a coffee substitute.
In the wild is present along roadsides and in the fields, and if left undisturbed, it selfseeds quickly. It thrives in poor soil and dry places in full sun.
Daucus carota is a biennial plant, it takes two years to complete its life cycle, in the second year the flower produces seeds.

rose ad acquarello

14 Maggio 2013 § 18 commenti

Boccioli ancora chiusi
preservano la loro bellezza, bocciolo S. Chiarugila stagione ricca di piogge regalerà ai primi soli un’esplosione di colori e le intense fragranze ci avvolgeranno.

Rose, le più belle, quelle antiche e profumate sono in mostra al Vivaio Rose e Bacche di Maurizio Feletig. Potrete acquistarle, semplicemente ammirarle guidati con competenza e grande passione o ritrarle con me ad acquarello.

Sabato 26 e domenica 26 maggio festeggiamo l’incanto di questo magnifico fiore con tutti gli appassionate con un programma ricco di eventi, intensi e molto “profumati”. Sarò presente domenica 26 con un corso di acquarello botanico che si terrà dalle ore 10,00 alle ore 17,30 ca. ed è aperto anche ai principianti. In un’atmosfera di incanto e grande serenità apprenderemo le antiche tecniche per ritrarre uno dei fiori più amati.

Vi aspettiamo!

rosa sevillana S. ChiarugiPer informazioni e prenotazioni:

Azienda Agricola Maurizio Feletig – Cascina della Rocca
Via GAribaldi 38, Arignano (TO) Tel 011 9462377 – 3495630513
info@rosebacche.it

Anna Maria Sibylla Merian

2 aprile 2013 § 23 commenti

Impossibile questa mattina
rimanere indifferenti alla delicatezza e bellezza del disegno di apertura della pagina di GOOGLE.

maria_sibylla_merians_366th_birthday_-1256008-hp

spero che in molti incuriositi siate andati a leggere sul link di rimando qualche informazione riguardo alla sua ispiratrice.

Anna Maria Sibylla Merian, pittrice botanica e naturalista tedesca che oggi viene ricordata nel 366° anniversario della sua nascita.

Merian_Metamorphosis_VI_

Ammiro tanto Sibylla per bravura innanzi tutto ma anche per il coraggio e la caparbietà dimostrata nell’avere intrapreso una scelta di vita alquanto inusuale per una donna della sua epoca vissuta a cavallo tra il 1600 e il 1700, dedita alla passione per lo studio scientifico e alla rappresentazione botanica che l’hanno spinta assieme alla figlia Dorothea Henrica, anch’essa istruita all’amore per la botanica, a compiere un lungo viaggio alla volta del Suriname proprio per studiare gli insetti esotici del luogo.

Spesso l’insetto disegnato all’interno di una tavola botanica fornisce l’unità di misura che verifica la grandezza della pianta ritratta ed è comunque parte del suo habitat naturale e sua nutrice. (come ad esempio rappresentare il bruco della farfalla Papilio Machaon su piante ombrellifere come finocchio, carota selvatica e altre).

Anna Maria Sibylla è andata oltre ed ha dato una propria identità agli insetti facendoli diventare soggetti principali.

Merian_Metamorphosis_XXVIIDue lunghi anni di viaggio,  durante i quali mette in gioco tutta la sua abilità non solo di ottima disegnatrice botanica ma anche di esperta entomologa per creare il celebrato volume Metamorfosi degli insetti del Suriname, opera pubblicata nel 1705  punto di riferimento per i naturalisti e gli appassionati dell’epoca preceduta comunque da altrettanto importanti raccolte in volumi come il Nuovo libro di fiori e La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori.

violet for botanical watercolor

29 marzo 2013 § 32 commenti


una violetta alla quale sono molto affezionata
mi fa compagnia e ricorda giorni lieti.my watercolor
Acquarello botanico dipinto su carta tinta con il te, per regalare quell’aria di antico!
Il soggetto vanta una lunga e gloriosa storia (approfondimenti e curiosità sul blog di Lidia) ed è uno dei miei preferiti, ancora una volta una Viola ‘odorata’ più conosciuta come mammola.

Violet watercolor for Easter

Sperando di fare cosa gradita, accompagno gli auguri per una serena e buona Pasqua con un piccolo regalo per ringraziarvi dell’affetto con il quale mi seguite.viola copia 2

Ho preparato un file con la mia violetta in alta definizione,  pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg lasciata nel suo colore naturale o tinta come ho fatto io, con il  te e poche gocce di inchiostro di china nero.

  • Inoltrerò il file, in edizione limitata con una tiratura di 1oo esemplari, a chi ne farà richiesta lasciando un indirizzo valido di posta elettronica sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.
  • Per ricevere la violetta vi invito inoltre,  se già non lo siete, a diventare fan della pagina cliccando su MI PIACE.

Rosae, rosarum, rosis

22 Maggio 2012 § 29 commenti

l’incanto come ogni anno si rinnova…
sono sbocciate le prime rose, scampate alle incursioni degli ungulati che si nutrono dei più teneri boccioli come fossero pasticcini prelibati.


‘Odorata’, ‘Stanwell Perpetual’ e ‘Souvenir de la Malmaison’, accomunate dalla tenue tonalità rosa pastello dei petali, da una buona rifiorenza e da un inebriante profumo. Buone per la vista per l’olfatto e per il gusto.

Ho preparato delle semplici frolle glassate alla Rosa, la ricetta della pastafrolla è quella di Giuliana, la Ghiaccia reale è preparata con l’aggiunta del mio sciroppo di Rosa.

una piccola tag free con un mio acquarello che ritrae una Rosa canina.
Per voi, per contrassegnare uno sciroppo, una marmellata o come semplice ornamento di un pacchetto regalo.

“Rosae, rosarum, rosis” se son rose fioriranno…

questo fine settimana 26-27  maggio 2012,  vi aspetto nel vivaio specializzato in rose antiche e da collezione di Maurizio Feletig ad Arignano(TO) per un corso di acquarello botanico dove potrete imparare a dipingere le rose immersi nella bellezza della loro fioritura. Composizione del disegno, studio di luci ed ombre e conoscenza del colore e della tecnica di rappresentazione dell’acquarello botanico, saranno tema dei corsi che avranno durata giornaliera di circa 6 ore.

Per info e prenotazioni: tel. 349 5630513 – 011 9462377
I corsi sono aperti anche ai principianti.
E’ necessaria la prenotazione.

Aperto a tutti gli appassionati in questi due giorni di festa, il vivaio oltre ad offrire un’ampia scelta di rose antiche e da collezione, ospita per l’occasione Didier Berruyer de Il Giardino Vivace (ilgiardinovivace@tin.it) con la collezione di piante che riproduce e coltiva nel suo vivaio di Capannori (LU) erbacee perenni resistenti al caldo e alla siccità, eteree e fruscianti nei portamenti: il loro utilizzo con le rose crea delle armonie di forme e colori ineguagliabili!

Together for Christmas…insieme per Natale

20 dicembre 2011 § 27 commenti

Pochi giorni mancano al Natale
e il tempo non mi è bastato per terminare la tavola botanica che avevo iniziato per la bella iniziativa Together for Christmas!

Peccato, il ritratto ad acquarello di Helleborus niger  forse non riuscirà a vedere il termine! Come spesso accade gli impegni familiari e lavorativi  hanno il sopravvento e impongono di sospendere l’esecuzione del lavoro difficile poi da ultimare in un secondo tempo in quanto i soggetti sono molto effimeri e l’aiuto di una fotografia a volte non basta!

Dipingere ad acquerello botanico è un po’ come ricamare, il  pennello, come l’ago, piccoli tratti per definire un disegno, un lavoro lungo ed impegnativo.

In Italia, questa forma d’arte è ancora poco valorizzata e conosciuta, per quanto le tavole siano precise e rispecchino il soggetto reale, spesso si fa confusione fra stampa ed acquerello botanico. Ma la differenza per un occhio attento è molto chiara e visibile e soprattutto anche il valore dell’opera è molto diverso. Ogni tavola botanica richiede una lunghissima preparazione, occorrono settimane se non mesi per la sua ultimazione ed è per questo che il suo valore dovrebbe essere elevato. In tanti Paesi europei che vantano una grande passione e cultura per la natura e certamente una più lunga tradizione sull’acquerello botanico, si allestiscono mostre, si indicono premi, appassionati e collezionisti si contendono le opere botaniche.

Shirley Sherwood è una delle più grandi collezioniste al mondo, ha iniziato la sua collezione nel 1990 ed ora possiede la più completa scelta di arte botanica contemporanea ed è esposta al pubblico dal 2008 in una galleria permanente presso Kew Garden di Londra.

Ogni anno la Royal Horticultural Society premia con delle medaglie al valore le migliori tavole botaniche.

Qualche anno fa, sempre a Londra, ho avuto il piacere di partecipare ad un’inaugurazione di una mostra di opere di autori vari. Dal momento del’ apertura della mostra, in circa un’ora tutte le opere esposte sono state vendute e il loro costo variava dalle 500,00 Euro per opere piccole fino ai 3,000,00 per quelle più complesse. Credo sia importante diffondere la conoscenza di questa antichissima ed affascinate forma di rappresentazione, l’attenta osservazione che richiede l’acquerello botanico permette di apprezzare e conoscere ancora più a fondo le piante e la natura. I corsi di acquerello botanico sono un ottima occasione per apprendere la tecnica per la realizzazione di una tavola botanica. Anche un principiante, purché dotato di una buona mano nel disegno, può riuscire a creare una vera opera d’arte ritraendo il fiore preferito. Per chi desidera partecipare ad uno dei prossimi corsi di acquerello botanico che organizzo troverà nella sezione del blog dedicata agli eventi, l’aggiornamento delle date e degli appuntamenti.

Saluto e auguro serene festività a tutte le nuove amiche conosciute per questa bella avventura di lavoro collettivo!

Ecco le mie compagne … Nadia che ringrazio per averci fatte incontrare ed aver creato quest’atteso appuntamento del martedì,  e poi ci sono… MarinaNicole,  CristinaMariangelaSara-SarlillaMariaDonataOrnellaVaidaDovileLauraCagouillePatriziaNathFlaviaSimonetta, CamillaRachele CinziaClaudia CousonPoupetteReve de FilDanyBarbara MimmaRitaPaola , GraziaLuli , Monica,Claudia, Milena, MarinaSilvia, Agnieszka,FiorellaMimi du Canada, Raffaella, Lucia, Marcella, Cellorob, Manuela , Lory ,Audrey , Françoise,, Claudia , Roby, Paola , DonaSilvia , DennyNaty&Antoed ancora Laura, Nadine, Paola ed Emilia

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…ed ancora per questo mese… vi ringrazio se vorrete votare ogni giorno con un clic aboutgarden! (su JE VOTE ) partecipo al concorso di Marie Claire Maison “Blog Déco 2011″

a bit of history… Botanical Illustration for Together for Christmas

6 dicembre 2011 § 24 commenti

La nascita dell’illustrazione botanica
si perde nell’antichità e coincide con la necessità dell’uomo di descrivere e distinguere le piante che possiedono proprietà mediche e alimurgiche.

Intorno al 1500 il disegno botanico inizia ad avere maggiore rilevanza.

Dapprima i disegni botanici venivano riprodotti nei testi da incisioni su tavole di legno, con un risultato alquanto impreciso. Con l’evoluzione delle tecniche di incisione, tra gli illustratori si diffuse una maggiore conoscenza botanica ed attenzione artistica e compositiva. L’acquarello per la sua immediatezza e resa sulla carta fu adottato da tutti i ritrattisti botanici. Gli stessi testi botanici stampati in bianco e nero venivano in un secondo tempo acquarellati a mano.

credits

Fin dall’inizio del diciottesimo secolo, tutte le principali opere sulle piante erano state scritte in latino, dotti e botanici professionisti usavano correntemente nomi latini. Non esisteva alcuna autorità preposta a stabilire i nomi delle piante, poiché erano descrittivi ogni botanico poneva l’accento sui particolari con il risultato di ritrovare una stessa pianta con due o più nomi differenti. Nel 1730 c.a. il botanico svedese Carlo Linneo mise un po’ di ordine proponendo di abbandonare i lunghi nomi descrittivi assegnando ad ogni specie un codice binominale .

In questa epoca di grande fermento scientifico e nuove scoperte geografiche il lavoro di botanici ed illustratori procede in sinergia. L’esigenza di ritrarre le nuove specie scoperte si fa sempre più forte, spesso con i bastimenti partivano anche qualificati disegnatori botanici.

Ai giorni nostri, seppur vi sia stato un notevole progresso in tutti i campi scientifici, la raffigurazione ad acquerello botanico rappresenta ancora il miglior strumento per ritrarre una pianta. Così come le tavole anatomiche illustrano le parti del corpo umano, anche l’artista botanico deve ricorrere al bisturi alla lente per sezionare fiori e piante.

Sebbene per il riconoscimento di una specie basterebbe un semplice ritratto a china in bianco e nero, la bellezza di una tavola botanica a colori non ha eguali, se ben eseguita, rievoca tutto il fascino del passato.

questo è il mio acquarello botanico partecipa a Together for Christmas

condivido la bella iniziativa di lavoro collettivo assieme a:

Marina, NicoleCristina, Mariangela, Sara-Sarlilla, Maria, Donata, OrnellaVaida, Dovile, Laura, Cagouille, Patrizia, Nath, Flavia, Camilla, Rachele,  Cinzia, Claudia, Couson, Poupette, Reve de Fil, Dany, Barbara , Mimma, Rita,Paola , Grazia, Luli , Monica,Claudia, Milena, Marina, Silvia, Agnieszka, Fiorella, Mimi du Canada, Raffaella, Lucia, Marcella, Cellorob,Manuela , Lory , Audrey , Françoise,Claudia , Roby, Paola , Dona, Silvia e Denny

ed ancora

Laura, Nadine, Paola ed Emilia che non hanno il blog!!!

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…ed ancora per questo mese… vi ringrazio se vorrete votare ogni giorno con un clic aboutgarden! 
(su JE VOTE )
partecipo al concorso di Marie Claire Maison “Blog Déco 2011″

Helleborus niger per… ‘Together for Christmas’

29 novembre 2011 § 25 commenti

Da qualche anno a dicembre
cedo all’acquisto di Helleborus niger

Gradito ospite, sosta nel mio salotto per il periodo delle feste natalizie prima di essere messo a dimora nel più consono bosco-giardino che ormai conta affollate radure di questa magnifica pianta.

Molto banalmente amo i fiori bianchi e Helleborus niger  porta a lungo la sua candida fioritura.

Il suo fiore, a cinque tepali e numerosi stami, ricorda una rosa botanica ed è per questo che viene comunemente chiamato “Rosa di Natale”. Originario delle zone montane dell’Europa centrale, delle Alpi occidentali europee e della Russia, si è affacciato recentemente sul mercato italiano. Non ricordo da piccola di aver mai notato questa bellissima pianta, solo negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa in vivaio, nelle riviste di giardinaggio ed arredamento facendosi conoscere ed amare dal grande pubblico.

Helleborus niger è il soggetto prescelto per l’acquerello botanico con il quale partecipo all’iniziativa di lavoro collettivo Together for Christmas.

Un work in progress che unisce in ogni post del martedì fino a Natale i lavori di tante creative anche al di fuori della nostra Nazione.

Andate a trovarle e scoprirete talenti e creatività.

MarinaNicole,  CristinaMariangelaSara-SarlillaMariaDonataOrnellaVaidaDovileLauraCagouillePatriziaNathFlaviaCamillaRachele CinziaClaudia CousonPoupetteReve de FilDanyBarbara MimmaRitaPaola , GraziaLuli , Monica,Claudia, Milena, MarinaSilvia, Agnieszka,FiorellaMimi du Canada, Raffaella, Lucia, Marcella, Cellorob, Manuela , Lory ,Audrey , Françoise,, Claudia e Roby

ed ancora

Laura, Nadine, Paola ed Emilia che non hanno blog

brevi cenni colturali:

Pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle ranuncolacee alta 20 – 40 cm. Le radici rizomatose di colore nero hanno contribuito all’origine del nome botanico Helleborus niger. Pianta tossica in tutte le sue parti.
Foglie coriacee, verdi lucenti, palmate settate che persistono anche durante l’inverno. Fiori formati da 5 sepali grandi bianchi e petali piccoli tubulosi gialli simili a stami. Fiorisce d’inverno fino a  primavera. Cresce nei luoghi boschivi e predilige climi freschi, tuttavia è in grado di sopportare siccità estreme.
E’ una pianta che non ama vivere nei vasi, ed è soggetta, se non correttamente coltivata, a marciumi radicali.
Ama le posizioni ombreggiate del sottobosco e rifugge la luce artificiale, per questo è difficile che sopravviva nei giardini di città!
I suoi fiori recisi si prestano anche a composizioni floreali o ad essere ospitati per lungo tempo in vaso. Nella maturità assumono sfumature rosa fino a diventare verdastri.
Io lo coltivo da anni apportando a primavera una buona e gradita dose di potassio sotto forma di cenere di legna.
Nel mio bosco-giardino si è adattato perfettamente e negli anni si è moltiplicato per seme formando dense colonie.
Alcune varietà di Helleborus niger sono più tardive nella fioritura… alcuni fiori fanno capolino a primavera anche de sepolti dalle abbondanti nevicate invernali.

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chi lo desidera, può seguire le mie lezioni di acquerello botanico i prossimi 3-4 dicembre presso una location davvero di grande fascino e suggestione.

Con Gianlidia Tonoli photostylist e copywrite a livello internazionale del blog Giato Salò che vi proporrà un’idea originale per il vostro decoro natalizio, abbiamo preparato un fine settimana davvero speciale ospitati da Daniela Ondelli presso Country House & Resort Premignaga sulla sponda occidentale del lago di Garda.

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vi ringrazio se vorrete votare ogni giorno con un clic aboutgarden! 
(su JE VOTE )
partecipo al concorso di Marie Claire Maison “Blog Déco 2011″

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