fiorirà un giardino
16 luglio 2014 § 6 commenti
Quando accade che l’amore per le piante e la natura
incontrano il buon gusto e le due cose sono doni di persone creative, puó nascere qualcosa di speciale, se poi una passione si trasforma in lavoro non c’è quasi nulla di più stimolante e appagante.
Così é stato per Alessandra Fior con un titolo di agraria nel cassetto ed esperienza nel settore commerciale di prodotti agricoli quando, circa venti anni fa ha deciso di disegnare la sua prima collezione di articoli dedicati a chi ama la casa e la natura con uno stile semplice che reinterpreta gli oggetti della nostra memoria. Riunita la sua famiglia una sera a tavola, dalla rosa di nomi prescelti per battezzare l’azienda ne esce vittorioso fiorirà un giardino®, pronunciato con una simpatica erre moscia dalla nipotina. Un nome che in tanti anni, cresciuto senza frastuono, ha conquistato il cuore di molti appassionati che ritrovano nei prodotti dell’azienda la propria filosofia di vita.
Ho passato a Buttrio, a Villa Ottelio de Carvalho sede di fiorirà un giardino®, un magnifico fine settimana ospite di una splendida padrona di casa con la quale si è da subito instaurata un’empatia ritrovata in chi parla lo stesso linguaggio. Mi ha mostrato orgogliosa il suo piccolo orto delle erbe che raccoglie tesori botanici affiancato alla più classica produzione orticola coltivata dal marito Francesco compagno di avventura non solo nella vita ma anche nell’azienda.
Tutto attorno la campagna del Friuli, terra generosa e fertile, filari di vigneti a perdita d’occhio che costellano le dolci colline fanno da sfondo alla proprietá. Un privilegio passeggiare nello show room allestito nelle ex scuderie per ammirare i nuovi articoli pronti per il mercato nazionale ed internazionale, tanti i prodotti dedicati a chi ama il giardino e il vivere all’aperto, come cache pots, targhette per piante, grembiuloni che ben conosco perchè uno mi era stato regalato da un’amica e gli arredi in ferro, ammirati anche nel giardino della proprietà.
Assieme a Gianlidia Tonoli di GiatoSalò e Loretta Marchetti di Lavanda e Rosmarino siamo state invitate quali testimoni di un evento, la presentazione del libro, “Around Florence”, ultima creazione della nota food writer Csaba dalla Zorza, le emozioni sono tante e non potevo racchiuderle in un solo scritto.
La mia vocazione ha prevalso in questo primo racconto dove il giardino è il tema che mi lega all’azienda Ho vissuto aria di festa e conosciuto tanti amici speciali di Alessandra e Francesco. Una bellissima compagnia che sostiene, aiuta e arricchisce chiunque abbia il piacere di incontrarla. Un grazie anche a loro unito a uno speciale a fiorirà un giardino® per avermi fatto respirare vera aria del Friuli e fatto meglio conoscere una realtá da sempre ammirata.
acquarello botanico mon amour
13 Maggio 2014 § 14 commenti
Quando anni fa mi sono avvicinata all’acquarello botanico
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when years ago I approached botanic watercolor
non immaginavo che una semplice lezione avrebbe aperto le porte su mondo così ricco di bellezza e mai lontanamente avrei pensato che in futuro avrebbe influenzato la mia vita tanto da scegliere di insegnarne anche la tecnica.
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I’d never have imagined that a simple lesson would have opened the doors of a world so rich in beauty and never remotely I would have thought that in the future it would have affected my life so much to get to teach its technique.
Come tanti altri animi romantici avevo idealizzato il prototipo anglosassone della signora di campagna che sosta nei campi fioriti in compagnia di pennelli e cavalletto. Appena mi si è offerta la possibilità ho partecipato ad un corso di acquarello tenuto da Maria Rita Stirpe. A lei, assieme ad altre aquarelliste provenienti dalla scuola romana di Luca Palermo, si deve il diffondersi in Italia di questa meravigliosa forma d’arte che ancora purtroppo nel nostro Paese non gode della stima che merita. Luca Palermo è un moderno pioniere di uno genere pittorico che in realtà nel ‘600 vantava in Italia la presenza di un grande artista come Jacopo Ligozzi le cui opere sono custodite agli Uffizi di Firenze, stile di cui più tardi Giorgio Gallesio si servì ricercando i migliori artisti dell’epoca per produrre un grande capolavoro, patrimonio storico e testimonianza botanica rappresentato da Pomona Italiana.
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Like many other romantic souls I had idealized the Anglo-Saxon prototype of the country lady that pauses in the fields of flowers in the company of brushes and easel. As soon as I was offered the chance I attended a watercolor course taught by Maria Rita Stirpe. To her, along with other watercolorists formed at the Roman school of Luca Palermo, we owe the spreading in Italy of this wonderful art form that, unfortunately, in our country does not enjoy the esteem it deserves yet. Luca Palermo is a modern pioneer of a genre of painting that actually in ‘600 boasted in Italy the presence of a great artist like Jacopo Ligozzi whose works are preserved in the Uffizi in Florence, the same style which later Giorgio Gallesio used seeking out the best artists of the time to produce a great masterpiece, historical patrimony and botanical evidence represented by Pomona Italiana.
L’acquarello botanico immortala la bellezza dei vegetali e ne cattura l’essenza, mi ha permesso di conoscere meglio tante piante, apprezzare la sfumatura di colore di uno stelo, la curvatura di una spina, l’increspatura di un petalo e con il tempo ha accresciuto la passione per il verde influenzando il mio percorso professionale.
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The botanical watercolor captures the beauty of the plants and their essence, it allowed me to know many plants better, to appreciate the color gradient of a stem, the curvature of a spine, the ripple of a petal and over time it has increased my passion for the green influencing my professional path.
Sabato 24 maggio, vi aspetto nel bellissimo vivaio Rose e Bacche specializzato in rose antiche, di Maurizio Feletig, ad Arignano a pochi chilometri da Torino per festeggiare la fioritura delle rose per insegnarvi i segreti dell’acquerello botanico. Durante la giornata di corso ritrarremo dal vero uno dei fiori più amati in un’atmosfera di grande charme. Il vivaio vestito a festa, sabato 24 e domenica 25 apre i cancelli al pubblico per l’evento Rosae Rosarum Rosis. Oltre all’ampia selezione di rose potrete ammirare ed acquistare aromatiche particolari, erbe di campo, commestibili o tintorie del vivaio dei Fratelli Gramaglia. Domenica Betti Calani sarà presente con un workshop di decorazione floreale.
Per info e prenotazioni:
tel. 349 5630513 – 011 9462377 Il corso è aperto anche ai principianti.
Per chi lo desidera può ricevere il mio acquarello botanico di Daucus carota, la bellissima carotina selvatica dei prati in alta definizione, pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg.
- Inoltrerò il file a chi ne farà richiesta lasciando un indirizzo valido di posta elettronica sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.
- Per ricevere Daucus carota vi invito inoltre, se già non lo siete, a diventare fan della pagina cliccando su MI PIACE.
maestri di carta di Elisa Tomat
6 dicembre 2013 § 9 commenti
Ho conosciuto Elisa
solo poche settimane fa ma il suo lavoro e la sua preparazione erano già note perché frequentando ed organizzando mostre di giardinaggio non mi era sfuggita la presenza sul mercato italiano di una ditta sementiera innovativa, SemeNostrum, che commercializza specie erbacee selvatiche per prati fioriti, della quale lei è stata nel 2005 socia fondatrice.
Elisa ha coltivato e venduto specie spontanee fino al 2011 ed ora si occupa di progettazione di giardini privati ed è chiamata ad insegnare nei corsi di progettazione e manutenzione del verde. Laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie a indirizzo Ambientale all’Università di Udine, ha fatto poi un corso di perfezionamento post-laurea in Parchi, Giardini e Aree Verdi presso l’Università di Torino seguito da un dottorato di ricerca sempre a Udine, in Ecologia dei sistemi agricoli sulle tecniche di ripristino dei prati stabili.
Sono stata conquistata dalla sua passione ed esperienza ed ho colto occasione per invitarla a segnalare quali libri o meglio, maestri di carta, hanno contribuito alla sua formazione professionale.
In genere chiedo di raccontare 3 libri. Per Elisa i tre segnalati: “sono stati importanti in molti sensi, soprattutto per lo spirito“, ha voluto consigliare altre due letture importanti per una cultura di tipo più tecnico.
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I met Elisa Tomat only a few weeks ago but her work and her expertise were known to me since visiting and organizing gardening shows i did not miss the presence on the market of an innovative seed company,SemeNostrum,, that commercializes wild herbaceous specimens for flowery lawns, company she founded in 2005.
Elisa cultivated and sold wild specimens until 2011, she is busy now with private garden designing and is called to teach in the courses of green’s design and maintenance. Graduated in Agricultural Science and Technology with environmental specialization at the Uniiversity of Udine, she then continued with a post-laurea advanced course in Parks, Gardens and Green Areas at the University in Torino followed by a research doctorate in Udine in Ecology of the agricultural systems regarding the restoration techniques of meadows.
I was conquered by her passion and expertise and i took the occasion for inviting her to tell which books, or better, which paper masters, contributed in her professional formation.
I normally ask for three titles. For Elisa the three pointed out “were important in many senses, especially for the spirit”, she wanted to advise another two important readings for a more technical kind of culture.
ELISA TOMAT
Il giardino segreto – Frances H. Burnett
“Il libro preferito della mia infanzia. Trovare la chiave per riaprire un giardino abbandonato e riportarlo a nuova vita con l’aiuto di un pettirosso: una storia piena di magia, sorpresa e amicizia. E un invito alla gioia di vivere e ad affrontare la paura di aprire il giardino che sta chiuso dentro di noi.”
“My childhood favorite book. To find a key to re-open a garden and bring it to new life trough the help of a redbreast: a story full of magic, surprise and friendship and an invitation to the joy of life and to face the fear to open the garden closed inside us”
L’educazione di un giardiniere, Russell Page – Allemandi
La ragazza sull’albero, Julia Butterfly Hill – Corbaccio
“Un insegnamento su quel legame fisico tra uomo e pianta che i più ignorano, ma che nemmeno la vita sempre più distante dalla Natura può spezzare. Una fonte di ispirazione per coltivare passione, determinazione e amore dentro di noi in qualsiasi cosa facciamo, per quanto sia difficile”.
“A teaching about that physical bond between man and plant, that most people ignore, but that not even the furthest from Nature life may break. A font of inspiration for cultivating passion, determination and love inside us no matter what we do, and how difficult it can be.”
Inoltre per letture più tecniche:
Garden design – John Brookes (DK)
“La base del garden design spiegata in modo chiaro e concreto, con disegni e fotografie ispiranti.”
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“The base of garden design explained in an clear and concrete fashion, with inspiring drawings and photographs.”
The gardener’s book of colour – Andrew Lawson (Frances Lincoln)
“L’uso dei colori mai così ben trattato e illustrato!”
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” The use of colors treated and illustrated at its best ever”.
scopri anche quali sono stati i maestri di carta di:
maestri di carta di Maury Dattilo
5 aprile 2013 § 10 commenti
Ho invitato a raccontarci
dei maestri di carta che hanno contribuito a formare la sua esperienza, Maury Dattilo.
Non ha bisogno di grandi presentazioni Dattilo, la passione per i giardini lo ha portato a viaggiare nel mondo e a conoscere grandi esperti di botanica e paesaggismo. Da questi incontri è nato “Storie di Desiderio”, “Paradiso in Terra” e “Folli Giardinieri” su Radio3 Rai, il primo fortunatissimo programma radiofonico interamente dedicato a giardini che ho seguito con grande interesse fin dalla prima puntata. Ho salvato tutti i podcast trasmessi su Radio tre e sono spesso la ” colonna sonora” che accompagna i miei viaggi in macchina o la sera. Le storie di dedizione al verde raccontate nelle interviste sono state poi raccolte nel libro pubblicato dall’editore Pendragon nel 2011 Folli giardinieri. Storie d’amore e di verde.
MAURY DATTILO
“Chiudete gli occhi. Immaginate una gioia. Molto probabilmente pensereste a un viaggio, all’inizio di un’avventura. Se si vivesse solo d’inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora, pensereste all’odore di un libro nuovo, a quello di una foto tanto attesa, a quello di vernice fresca, a un regalo da scartare, al giorno prima della festa, all’arrivo della primavera. Leggere è tutto questo ma soprattutto qualcosa di più. È un desiderio, e come tutti i desideri che si alimentano della mancanza, con ammirevole determinazione e poetica attitudine il libro non ancora letto racconta quello che non si vede, quello che si cela dietro l’amore per un giardino ad esempio, per il filo d’erba apparentemente più insulso, per una natura dal comune.
Tre libri sono pochi da menzionare ma abbastanza per ricordare con estrema saggezza l’estro, la necessità, l’urgenza, la speranza e soprattutto la sfrenata passione che sottende un autore e che sempre colpisce un narciso-semantico come me.”
CACCIATORI DI PIANTE di M. Gribbin e J. Gribbin
Storie ad alta combustione di languorosi giardinieri attraversati dal fantastico demone della passione.
E IL GIARDINO CREO’ L’UOMO di J. de PRECY:
un romanzo per non dimenticare che i luoghi hanno memoria e forgiano la vita dell’uomo continuamente.
LA POESIA DELLA NATURA di R. Tagore:
poesie indiane emozionanti sulla indistruttibile potere della natura e sulla sue capacità maieutica.
Fanno parte della formazione di Dattilo anche gli insegnamenti della grande rodologa Maresa Del Bufalo, di cui parla nel primo capitolo del suo libro, della giardiniera Daniela Fè D’Ostiani che possiede e coltiva un giardino sul lago Trasimeno e di Simona De Persio, giardiniera instancabile e straordinaria romana.
Anna Maria Sibylla Merian
2 aprile 2013 § 23 commenti
Impossibile questa mattina
rimanere indifferenti alla delicatezza e bellezza del disegno di apertura della pagina di GOOGLE.
spero che in molti incuriositi siate andati a leggere sul link di rimando qualche informazione riguardo alla sua ispiratrice.
Anna Maria Sibylla Merian, pittrice botanica e naturalista tedesca che oggi viene ricordata nel 366° anniversario della sua nascita.
Ammiro tanto Sibylla per bravura innanzi tutto ma anche per il coraggio e la caparbietà dimostrata nell’avere intrapreso una scelta di vita alquanto inusuale per una donna della sua epoca vissuta a cavallo tra il 1600 e il 1700, dedita alla passione per lo studio scientifico e alla rappresentazione botanica che l’hanno spinta assieme alla figlia Dorothea Henrica, anch’essa istruita all’amore per la botanica, a compiere un lungo viaggio alla volta del Suriname proprio per studiare gli insetti esotici del luogo.
Spesso l’insetto disegnato all’interno di una tavola botanica fornisce l’unità di misura che verifica la grandezza della pianta ritratta ed è comunque parte del suo habitat naturale e sua nutrice. (come ad esempio rappresentare il bruco della farfalla Papilio Machaon su piante ombrellifere come finocchio, carota selvatica e altre).
Anna Maria Sibylla è andata oltre ed ha dato una propria identità agli insetti facendoli diventare soggetti principali.
Due lunghi anni di viaggio, durante i quali mette in gioco tutta la sua abilità non solo di ottima disegnatrice botanica ma anche di esperta entomologa per creare il celebrato volume Metamorfosi degli insetti del Suriname, opera pubblicata nel 1705 punto di riferimento per i naturalisti e gli appassionati dell’epoca preceduta comunque da altrettanto importanti raccolte in volumi come il Nuovo libro di fiori e La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori.
cesoie anche per l’inverno
26 febbraio 2013 § 7 commenti
Inseparabile compagna di ogni buon giardiniere,
la cesoia vanta origine francese con dubbia paternità. Nata intorno alla prima metà dell’800 ne è stata ritrovata traccia sull’epitaffio di una tomba conservata nel cimitero di Père Lachaise che reca scritto ” Edmé Jules Régnier (1751 – 1825) ingénieur-inventeur du sécateur“, ma la sua creazione è anche rivendicata dal Marchese de Molleville, ministro di Stato esiliato a Londra durante la Rivoluzione che al suo ritorno in patria promosse con gran clamore la sua invenzione.
Da allora tanta strada e nuove tecnologie hanno modificato e migliorato le prestazioni di questo indispensabile strumento di lavoro.
Fiskars propone la nuova linea Quatum ™ con l’innovativa combinazione del corpo in alluminio con l’alta qualità delle lame e l’impugnatura in sughero TruGrip™ rendono unici ed eccellenti i prodotti della linea Quantum™, ai quali è stato riconosciuto il prestigioso Red Dot Design Award 2012.
In questi giorni di grande freddo, hanno prestato ottimo servizio per le mie potature del secco. Spesso dimentico i guanti e la confortevole impugnatura in sughero ha attutito la spiacevole sensazione di gelo.
bibliografia
Les miscellanée du jardin – Guillame Pellerin, Cléophée de Turckheim – ed. Ulmer
Signore del giardino: Audrey Hepburn
12 febbraio 2013 § 30 commenti
Icona di stile ed eleganza
Audrey Hepburn, ma anche insospettabile giardiniera,
ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Tolochenaz, in Svizzera nella villa La Paisible, con grande giardino e vista sul lago di Ginevra.
chalkboard printable, click to enlarge.
“è tutto quello che ho sempre desiderato. Per tutta la vita, quello che volevo era di guadagnare denaro per potermi comprare una casa tutta mia. Sognavo di possedere una casa in campagna, con un giardino e alberi da frutto. Ho vissuto in Svizzera per più di metà della mia vita. La amo. Amo la campagna. Amo la nostra piccola città. I negozi. Adoro andare al mercato due volte a settimana per comprare frutta, verdura e fiori.”
Photo taken by Henry Clarke for VogueAmava prendersi cura del giardino e in particolare delle sue rose.
“Ho un delizioso giardino di rose, un orto e frutta per le conserve.”
Audrey Hepburn è anche il nome dato in suo omaggio a una rosa ibrido moderno di tea, che fiorisce tutta l’estate con grandi e profumati fiori rosa chiaro. Un arbusto molto resistente che raggiunge i 3 metri di altezza.
L’ultimo progetto realizzato da Audrey fu una serie televisiva del 1993, intitolata “Gardens of the World with Audrey Hepburn” in programma la visita a 17 importanti giardini dall’Olanda, al Giappone, Repubblica Dominicana, Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Sono state registrate purtroppo solo 9 puntate, l’attrice morì il giorno precedente alla messa in onda del primo episodio.
Per questo programma prodotto per la rete televisiva statunitense PBS, Audrey Hepburn ricevette un Emmy postumo.
Secondo alcune biografie, l’attrice devolse il compenso ricevuto per questo lavoro all’UNICEF.
“To plant a garden is to believe in tomorrow”… piantare un giardino è credere nel domani