Vestire il Paesaggio 2017

20 giugno 2017 § Lascia un commento

La scorsa settimana
si è svolto a Pistoia Vestire il Paesaggio, evento internazionale dedicato alla cultura del verde e del Paesaggio.

Vestire il Paesaggio

Sono stata coinvolta in qualità di scrittrice e giornalista e come appassionata di questo mondo vorrei rendervi partecipi della mia esperienza.

Fiori invisibili

Lunedì la giornata è iniziata presto con un appuntamento importante a Palazzo dei Vescovi, assieme a Margherita Lombardi abbiamo condotto l’incontro “I fiori invisibili” ed il vivaismo, nato da un’idea di Rita Paoli, condiviso e costruito dalla cooperativa “Pollici Rosa” di Pistoia, l’incontro era dedicato a tutte quelle figure, soprattutto al femminile, che operano nel vivaismo di cui meno si parla, un omaggio a tutto quel mondo poco conosciuto, ma che ha contribuito in modo sostanziale alla qualità della produzione vivaistica pistoiese e che merita una maggior visibilità e conoscenza.

CarunchoRenato Ferretti – Dirigente della Provincia di Pistoia e Fernando Caruncho – paesaggista

Nel pomeriggio emozionante lezione di Fernando Caruncho,“Educare alla cultura del giardino” a cui hanno partecipato anche gli studenti. Attraverso le immagini e le parole del grande paesaggista ci siamo immersi un un mondo ideale dove “la luce è elemento fondamentale capace di fermare il tempo e trasformare uno spazio verde in un giardino, un luogo magico”

Si sono poi susseguite giornate dense di appuntamenti suddivisi in sessioni mattutine e pomeridiane dove i convegni con relatori di grandissimo livello, sono stati alternati a visite a vivai e ad altre importanti realtà territoriali, una full immersion di grandissimo valore culturale. ( presto vi racconterò qui sul blog…)

70più orto che giardino

Mercoledì ho avuto l’onore e il piacere di presentare al Consorzio ortovivaisti vivaisti Pistoiesi il mio ultimo libro “Più orto che giardino” scritto con Camilla Zanarotti per Mondadori.

A chi mi segue sui social avevo suggerito di guardare le dirette via streaming, il resoconto lo trovate sul sito dell’evento..

Mi congratulo con gli organizzatori e la Provincia di Pistoia per l’ottimo lavoro e ringrazio per avermi invitata a partecipare, purtroppo non ho potuto seguire il programma fino all’ultimo giorno richiamata a casa da impegni familiari, ritorno da questo evento con una visione più ampia del mondo vivaistico italiano che vanta a Pistoia un primato invidiabile in termini numerici e per qualità e auspico che questa magnifica città ricca di storia e patrimoni artistici, dopo essere stata designata quest’anno Capitale Italiana della Cultura possa essere riconosciuta Capitale Europea del Verde.

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fiorirà un giardino

16 luglio 2014 § 6 commenti

Quando accade che l’amore per le piante e la natura
incontrano il buon gusto e le due cose sono doni di persone creative, puó nascere qualcosa di speciale, se poi una passione si trasforma in lavoro non c’è quasi nulla di più stimolante e appagante.

Alessandra e Francesco

Così é stato per Alessandra Fior con un titolo di agraria nel cassetto ed esperienza nel settore commerciale di prodotti agricoli quando, circa venti anni fa ha deciso di disegnare la sua prima collezione di articoli dedicati a chi ama la casa e la natura con uno stile semplice che reinterpreta gli oggetti della nostra memoria. Riunita la sua famiglia una sera a tavola, dalla rosa di nomi prescelti per battezzare l’azienda ne esce vittorioso fiorirà un giardino®, pronunciato con una simpatica erre moscia dalla nipotina. Un nome che in tanti anni, cresciuto senza frastuono, ha conquistato il cuore di molti appassionati che ritrovano nei prodotti dell’azienda la propria filosofia di vita.

esterno Buttrio

Villa Ottelio-de Carvalho sede fiorirà un giardino

filari viti Buttrio

Ho passato a Buttrio, a  Villa Ottelio de Carvalho sede di fiorirà un giardino®, un magnifico fine settimana ospite di una splendida padrona di casa con la quale si è da subito instaurata un’empatia ritrovata in chi parla lo stesso linguaggio. Mi ha mostrato orgogliosa il suo piccolo orto delle erbe che raccoglie tesori botanici affiancato alla più classica produzione orticola coltivata dal marito Francesco compagno di avventura non solo nella vita ma anche nell’azienda.

orto giardino fiorirà un giardino

arredi in ferro fiorirà un giardino

Tutto attorno la campagna del Friuli, terra generosa e fertile, filari di vigneti a perdita d’occhio che costellano le dolci colline fanno da sfondo alla proprietá. Un privilegio passeggiare nello show room allestito nelle ex scuderie per ammirare i nuovi articoli pronti per il mercato nazionale ed internazionale, tanti i prodotti dedicati a chi ama il giardino e il vivere all’aperto, come cache pots, targhette per piante,  grembiuloni che ben conosco perchè uno mi era stato regalato da un’amica e gli arredi in ferro, ammirati anche nel giardino della proprietà.

Fiorirà un giardino

Assieme a Gianlidia Tonoli di GiatoSalò e Loretta Marchetti di Lavanda e Rosmarino siamo state invitate quali testimoni di un evento, la presentazione del libro, “Around Florence”, ultima creazione della nota food writer Csaba dalla Zorza, le emozioni sono tante e non potevo racchiuderle in un solo scritto.

interni

accessorio fiorirà un giardino

casa e fiorifiori interno esterno

La mia vocazione ha prevalso in questo primo racconto dove il giardino è il tema che mi lega all’azienda Ho vissuto aria di festa e conosciuto tanti amici speciali di Alessandra e Francesco. Una bellissima compagnia che sostiene, aiuta e arricchisce chiunque abbia il piacere di incontrarla. Un grazie anche a loro unito a uno speciale a fiorirà un giardino® per avermi fatto respirare vera aria del Friuli e fatto meglio conoscere una realtá da sempre ammirata.

acquarello botanico mon amour

13 Maggio 2014 § 14 commenti

Quando anni fa mi sono avvicinata all’acquarello botanico

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when years ago I approached botanic watercolor 
botanic watercolor wild carrot

non immaginavo che una semplice lezione avrebbe aperto le porte su mondo così ricco di bellezza e mai lontanamente avrei pensato che in futuro avrebbe influenzato la mia vita tanto da scegliere di insegnarne anche la tecnica.

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I’d never have imagined that a simple lesson would have opened the doors of a world so rich in beauty and never remotely I would have thought that in the future it would have affected my life so much to get to teach its technique.

Daucus carota composizione

Come tanti altri animi romantici avevo idealizzato il prototipo anglosassone della signora di campagna che sosta nei campi fioriti in compagnia di pennelli e cavalletto. Appena mi si è offerta la possibilità ho partecipato ad un corso di acquarello tenuto da Maria Rita Stirpe. A lei, assieme ad altre aquarelliste provenienti dalla scuola romana di Luca Palermo, si deve il diffondersi in Italia di questa meravigliosa forma d’arte che ancora purtroppo nel nostro Paese non gode della stima che merita. Luca Palermo è un moderno pioniere di uno genere pittorico che in realtà nel ‘600 vantava in Italia la presenza di un grande artista come Jacopo Ligozzi le cui opere sono custodite agli Uffizi di Firenze, stile di cui più tardi Giorgio Gallesio si servì ricercando i migliori artisti dell’epoca per produrre un grande capolavoro, patrimonio storico e testimonianza botanica rappresentato da Pomona Italiana.

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Like many other romantic souls I had idealized the Anglo-Saxon prototype of the country lady that pauses in the fields of flowers in the company of brushes and easel. As soon as I was offered the chance I attended a watercolor course taught by Maria Rita Stirpe. To her, along with other watercolorists formed at the Roman school of Luca Palermo, we owe the spreading in Italy of this wonderful art form that, unfortunately, in our country does not enjoy the esteem it deserves yet. Luca Palermo is a modern pioneer of a genre of painting that actually in ‘600 boasted in Italy the presence of a great artist like Jacopo Ligozzi whose works are preserved in the Uffizi in Florence, the same style which later Giorgio Gallesio used seeking out the best artists of the time to produce a great masterpiece, historical patrimony and botanical evidence represented by Pomona Italiana.

carotina selvatica

L’acquarello botanico immortala la bellezza dei vegetali e ne cattura l’essenza, mi ha permesso di conoscere meglio tante piante, apprezzare la sfumatura di colore di uno stelo, la curvatura di una spina, l’increspatura di un petalo e con il tempo ha accresciuto la passione per il verde influenzando il mio percorso professionale.

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The botanical watercolor captures the beauty of the plants and their essence, it allowed me to know many plants better, to appreciate the color gradient of a stem, the curvature of a spine, the ripple of a petal and over time it has increased my passion for the green influencing my professional path.

acquarello botanico carotina selvatica

Sabato 24 maggio, vi aspetto nel bellissimo vivaio Rose e Bacche specializzato in rose antiche, di Maurizio Feletig, ad Arignano a pochi chilometri da Torino per festeggiare la fioritura delle rose per insegnarvi i segreti dell’acquerello botanico. Durante la giornata di corso ritrarremo dal vero uno dei fiori più amati in un’atmosfera di grande charme. Il vivaio vestito a festa, sabato 24 e domenica 25 apre i cancelli al pubblico per l’evento Rosae Rosarum Rosis. Oltre all’ampia selezione di rose potrete ammirare ed acquistare aromatiche particolari, erbe di campo, commestibili o tintorie del vivaio dei Fratelli Gramaglia. Domenica Betti Calani sarà presente con un workshop di decorazione floreale.

Per info e prenotazioni:
tel. 349 5630513 – 011 9462377 Il corso è aperto anche ai principianti.

Per chi lo desidera può ricevere il mio acquarello botanico di Daucus carota, la bellissima carotina selvatica dei prati  in alta definizione,  pronto per essere stampato su carta di cotone da 200mg.

  • Inoltrerò il file a chi ne farà richiesta lasciando un indirizzo valido di posta elettronica sulla pagina facebook di ABOUTGARDEN.
  • Per ricevere Daucus carota vi invito inoltre,  se già non lo siete, a diventare fan della pagina cliccando su MI PIACE.

Maestri di Carta di Rosanna Castrini

19 marzo 2014 § 4 commenti

prima ancora che di persona,
ho conosciuto Rosanna Castrini, attraverso un’immagine racchiusa in un piccolo quadrato sulle pagine di Facebook che la ritraeva in total look fucsia con tanto di cappello coordinato. Sul social network condivide lavori e progetti dei suoi giardini, disegnati con la stessa visione con cui l’artista crea un quadro. Di formazione umanistica e filologica è approdata al mondo del verde sperimentando nel suo giardino di Bricherasio, in provincia di Torino, nutrendosi di letture e coltivando una passione poi trasformata in lavoro.

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before than in person, I met Rosanna Castrini through an image contained in a small square on the pages of Facebook. It showed her with a total look in fuchsia, matching hat included. On the social network she shares work and projects of her gardens, designed with the same vision with which the artist creates a painting. With liberal arts and philological education she landed in the world of green by experimenting in her garden in Bricherasio, in the province of Turin, feeding herself with readings and cultivating a passion later transformed into work.

foto Rosanna Castrini“La prateria del mio giardino”
(Ammi majus, Hordeum jubatum, Echinacea purpurea)

Le sue pagine sono animate da magnifiche immagini fotografiche, da lei stessa realizzate, che ritraggono languidi e romantici soggetti vegetali e a luglio dello scorso anno, ha pubblicato una fotografia che ha suscitato grandissima ammirazione. Con la stessa fotografia Rosanna ha partecipato ad un concorso internazionale e sbaragliando migliaia di concorrenti provenienti da tutto il mondo, ha vinto per il 2013, il prestigioso premio “International Garden Photographer of the year – Images of a Green planet”.

Un vanto e un orgoglio per il nostro Paese, che anche con il contributo di questo riconoscimento sembra stia mostrando una crescita di interesse verso il mondo del giardino.
A Rosanna ho chiesto di raccontare di libri e relativi autori che hanno segnato la sua formazione professionale, ancora più interessante scoprire le sue scelte perchè provenienti da un’educazione letteraria.

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Her pages are animated by magnificent photographs, her own creations, depicting languid and romantic vegetable subjects. Last July she published a photograph which aroused great admiration. With the same photograph Rosanna took part in an international competition and beating thousands of competitors from around the world, she won in 2013, the prestigious ” International Garden Photographer of the Year – Images of a Green Planet” .

A vaunt and a source of pride for our Country, that, also with the contribution of this recognition, seems to be showing a growth of interest towards the world of the garden.
I asked Rosanna to tell about books and authors that have marked her professional training. It was even more interesting to discover her choices since they come from a literary education.

ROSANNA  CASTRINI

Rosanna Castrini

“Non è semplice per me, che nell’àmbito del giardino e del paesaggio ho avuto esclusivamente Maestri di Carta, indicare tre titoli particolarmente significativi, di “formazione”: ogni singola frase delle mie letture, infatti, è tessera di un mosaico coloratissimo e mai finito, che va modellandosi e rimodellandosi senza sosta.
Tuttavia, giocando al naufrago, forse non potrei fare a meno di Massimo, di Sylvia e di Michel.”

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“It is not easy for me, that in the sphere of the garden and the landscape only had Masters Writers, to indicate three titles particularly significant, of ” training”: every single sentence of my reading is in fact a tile of a colorful and never finished mosaic, which is modeling itself and reshaping unabated.
However, playing the castaway, maybe I could not do without Massimo, Sylvia and Michel .

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Massimo Venturi Feriolo, Nel grembo della vita – Le origini dell’idea di giardino, Milano, Guerini e Associati, 1989

Massimo Venturi Feriolo, Nel grembo della vita

“Massimo Venturi Feriolo, con straordinaria alchimia, fa precipitare tutti gli insipidi luoghi comuni sul giardino in una esegesi illuminante e dotta, rivelatrice dei nostri bisogni profondi, del nostro anelito al bello. Due o tre generazioni di studenti universitari lo hanno avuto come lettura obbligata e hanno preferito mandarlo a memoria, piuttosto che comprenderlo a fondo: peccato!”

“Massimo Venturi Feriolo with extraordinary alchemy, precipitates all the insipid platitudes about garden in a versed and enlightening exegesis, revealing our deepest needs, our yearning for beauty. Two or three generations of college students had it as required reading and have preferred to learn it by heart, rather than understanding it thoroughly: too bad! “

Sylvia Crowe, Il progetto del giardino, Padova, Franco Muzzio, 1989

Sylvia Crowe, Il progetto del giardino“Sylvia Crowe, tradotta in Italia nel 1989, fu presentata da Ippolito Pizzetti con una prefazione che rimane insuperata per vis stilistica e verve polemica: purtroppo, dato che il testo/testamento di Sylvia può bastare, da solo, a formare un buon progettista di giardini, dotandolo di uno strumento critico, quasi nulla di ciò che Ippolito andava augurandosi si è avverato.” 
titolo originale dell’opera: GardenDesign, West Sussex, Packard Publishing Limited, 1981

“Sylvia Crowe, The design of the garden ” Sylvia Crowe , translated into Italian in 1989, was presented by Ippolito Pizzetti with a preface that remains unsurpassed for vis style and polemic verve, unfortunately though, since the text /will of Sylvia can be enough, alone, to form a good garden designer, providing him/her with a critical tool, almost nothing of what Ippolito was hoping happened.

Michel Baridon, Les jardins – Paysagistes – Jardiniers – Poètes, Paris, Robert Laffont, 1998

Michel Baridon, Les jardins – Paysagistes – Jardiniers – Poètes,

“Michel Baridon ci fa volare idealmente, come in un viaggio lento su una mongolfiera, attraverso la storia dei giardini (Occidente, Estremo Oriente, Islam) e narra, con suadente cadenza di affabulatore, dell’arte tra le arti, della sublimazione di un’idea, del giardino come specchio di civiltà e dell’umano pensiero”.

“Michel Baridon makes us ideally fly, as in a hot-air balloon on a slow journey through the history of the gardens (West, Far East, Islam) and narrates, with soothing cadence of storyteller, of the art among the arts, the sublimation of an idea of the garden as a mirror of civilization and human thought “.

maestri di carta di Elisa Tomat

6 dicembre 2013 § 9 commenti

Ho conosciuto Elisa
solo poche settimane fa ma il suo lavoro e la sua preparazione erano già note perché frequentando ed organizzando mostre di giardinaggio non mi era sfuggita la presenza sul mercato italiano di una ditta sementiera innovativa, SemeNostrum, che commercializza specie erbacee selvatiche per prati fioriti, della quale lei è stata nel 2005 socia fondatrice.

Elisa ha coltivato e venduto specie spontanee fino al 2011 ed ora si occupa di progettazione di giardini privati ed è chiamata ad insegnare nei corsi di progettazione e manutenzione del verde. Laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie a indirizzo Ambientale all’Università di Udine, ha fatto poi un corso di perfezionamento post-laurea in Parchi, Giardini e Aree Verdi presso  l’Università di Torino seguito da un dottorato di ricerca sempre a Udine,  in Ecologia dei sistemi agricoli sulle tecniche di ripristino dei prati stabili.

Sono stata conquistata dalla sua passione ed esperienza ed ho colto occasione per invitarla a segnalare quali libri o meglio, maestri di carta, hanno contribuito alla sua formazione professionale.

In genere chiedo di raccontare 3 libri. Per Elisa i tre segnalati:  “sono stati importanti in molti sensi, soprattutto per lo spirito“, ha voluto consigliare altre due letture importanti per una cultura di tipo più tecnico.

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I met Elisa Tomat only a few weeks ago but her work and her expertise were known to me since visiting and organizing gardening shows i did not miss the presence on the market of an innovative seed company,SemeNostrum,, that commercializes wild herbaceous specimens for flowery lawns, company she founded in 2005.
Elisa cultivated and sold wild specimens until 2011, she is busy now with private garden designing and is called to teach in the courses of green’s design and maintenance. Graduated in Agricultural Science and Technology with environmental specialization at the Uniiversity of Udine, she then continued with a post-laurea advanced course in Parks, Gardens and Green Areas at the University in Torino followed by a research doctorate in Udine in Ecology of the agricultural systems regarding the restoration techniques of meadows.
I was conquered by her passion and expertise and i took the occasion for inviting her to tell which books, or better, which paper masters, contributed in her professional formation.
I normally ask for three titles. For Elisa the three pointed out “were important in many senses, especially for the spirit”, she wanted to advise another two important readings for a more technical kind of culture.

ELISA TOMAT

Elisa

Il giardino segreto – Frances H. Burnett

311WZ-1d7VL._

“Il libro preferito della mia infanzia. Trovare la chiave per riaprire  un giardino abbandonato e riportarlo a nuova vita con l’aiuto di un  pettirosso: una storia piena di magia, sorpresa e amicizia. E un  invito alla gioia di vivere e ad affrontare la paura di aprire il  giardino che sta chiuso dentro di noi.”

“My childhood favorite book. To find a key to re-open a garden and bring it to new life trough the help of a redbreast: a story full of magic, surprise and friendship and an invitation to the joy of life and to face the fear to open the garden closed inside us”

L’educazione di un giardiniere, Russell Page – Allemandi

L' educazione di un giardiniere

“Una lettura folgorante che non si può dimenticare! E delle fotografie  in bianco e nero da guardare e riguardare, per quello straordinario  equilibrio nella composizione che non ho ancora ritrovato in nessun  altro progettista”.
“A dazzling reading you cannot forget! And black and white pictures to look at again and again, for that extraordinary balance in the composition I haven’t yet found in any other designer”

 

La ragazza sull’albero, Julia Butterfly Hill – Corbaccio

La ragazza sull’albero, Julia Butterfly Hill

Un insegnamento su quel legame fisico tra uomo e pianta che i più  ignorano, ma che nemmeno la vita sempre più distante dalla Natura può spezzare. Una fonte di ispirazione per coltivare passione,  determinazione e amore dentro di noi in qualsiasi cosa facciamo, per quanto sia difficile”.

“A teaching about that physical bond between man and plant, that most people ignore, but that not even the furthest from Nature life may break. A font of inspiration for cultivating passion, determination and love inside us no matter what we do, and how difficult it can be.”

Inoltre per letture più tecniche:

Garden design – John Brookes (DK)

Garden design – John Brookes

“La base del garden design spiegata in modo chiaro e concreto, con  disegni e fotografie ispiranti.”

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“The base of garden design explained in an clear and concrete fashion, with inspiring drawings and photographs.”

 

 

The gardener’s book of colour – Andrew Lawson (Frances Lincoln)

The gardener’s book of colour – Andrew Lawson

“L’uso dei colori mai così ben trattato e illustrato!”

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” The use of colors treated and illustrated at its best ever”.

 

 

scopri anche quali sono stati i maestri di carta di:

maestri di carta di Barbara Negretti

24 settembre 2013 § 10 commenti

Non ho mai conosciuto personalmente
Barbara Negretti ma ho iniziato a seguire il suo lavoro qualche anno fa leggendo su Gardenia di un premio ricevuto ad Orticola per un’installazione. Progetta e rastaura giardini con gusto elegante ed essenziale, coniuga tecnica e modernità per valorizzare piante anche poco comuni contribuendo a promuovere una ‘cultura del verde’. Un acquarello di Daucus carota ci ha avvicinate e mi ha permesso, con solita curiosità, di chiederle di raccontare quali libri ed autori hanno contribuito alla sua formazione di Garden Designer.

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I have never personally met Barbara Negretti but I started to follow her work a few years ago reading on Gardenia about an award she received at Orticola for one of her installations. She designs and restores gardens with elegant and essential taste, she combines technique and modernity to enhance uncommon plants also helping to promote a ‘green culture’. A watercolor of Daucus carota  allowed us to approach one another and gave me the chance to ask her, with the usual curiosity, to tell what books and authors contributed to her formation as Garden Designers.

BARBARA NEGRETTI

Foto di Jill Leonardi-1foto di Jill Leonardi

“Bisognerebbe menzionare tanti libri sulla progettazione, sul colore, sull’uso delle piante, libri di famosi progettisti contemporanei e del
passato, sulle loro opere e sul loro pensiero. Ne  sceglierò  due che  non insegnano a perfezionare un mestiere ma a infondere una coscienza sull’importanza  e la bellezza delle piante e ad ispirare l’animo  sondando come il giardino tocca diverse arti e le ingloba in sè. E uno invece che è di un grande paesaggista del passato ma sempre cosi attuale”.

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“I should mention many books on design, on color, about the use of plants, books by famous contemporary and past designers, their works and their thoughts. I’ll choose two that do not teach how to refine a job, but instill an awareness of the importance and beauty of the plants and inspire the mind sounding out like the garden informs a number of arts which incorporates in itself. And another one written by  a great landscape designer of the past always very up to date.”

L’uomo che piantava gli alberi – Jean Giono – Salani Editore

L'uomo ch e piantava gli alberi _

  • una storia semplice ma commovente per me: come l’umiltà, la forza e l’amore di un uomo per gli alberi possono cambiare il paesaggio e quindi la vita il futuro di  molte persone.  La speranza è nel rapporto con la natura.
  • The man who was planting trees
  • a simple story but touching for me: how humility, strength and love of a man for the trees can change the landscape in the future and therefore the life of many people. Hope is in the relationship with nature.

 

 

Che cos’è il Giardino? 550 definizioni, scritti brevi
 d’un piacere senza tempo – Carola Lodari – Umberto Allemandi & C.

Che cos'e il giardinocon  le opere del pittore italiano di giardini che adoro, Antonio Saliola.
Raccolta di scritti brevi di personaggi conosciuti su diversi aspetti e
significati del giardino. Poetico.

What the garden is. 550 definitions, short writings of a timeless pleasure
with the works of the Italian painter of gardens that I love, Antonio Saliola.
Collection of short writings of well-known personalities about different aspects and meanings of the garden. Poetic.

 

 

L’educazione di un giardiniere –  Russel Page – Ed. Umberto Allemandi & C.

Russel Page 01dell’eclettico paesaggista inglese, di grande esperienza, cultura e stile, trovo i suoi insegnamenti cosi concreti e veri, uno  straordinario maestro.

Education of a gardener. 
by the eclectic english landscape painter, of great experience, culture and style, I find his teachings so real and true, an extraordinary teacher.

 

 

Barbara Negretti – Garden Designer
Fino Mornasco (Co)

www.barbaranegretti.it

 

maestri di carta di Maury Dattilo

5 aprile 2013 § 10 commenti

Ho invitato a raccontarci
dei maestri di carta che hanno contribuito a formare la sua esperienza, Maury Dattilo.
Non ha bisogno di grandi presentazioni Dattilo,  la passione per i giardini lo ha portato a viaggiare nel mondo e a conoscere grandi esperti di botanica e paesaggismo. Da questi incontri è nato “Storie di Desiderio”, “Paradiso in Terra” e “Folli Giardinieri” su Radio3 Rai, il primo fortunatissimo programma radiofonico interamente dedicato a giardini che ho seguito con grande interesse fin dalla prima puntata. Ho salvato tutti i podcast trasmessi su Radio tre e sono spesso la ” colonna sonora” che accompagna i miei viaggi in macchina o la sera. Le storie di dedizione al verde raccontate nelle interviste sono state poi raccolte nel libro pubblicato dall’editore Pendragon nel 2011 Folli giardinieri. Storie d’amore e di verde.

MAURY DATTILO

Maury Dattilo

“Chiudete gli occhi. Immaginate una gioia. Molto probabilmente pensereste a un viaggio, all’inizio di un’avventura. Se si vivesse solo d’inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora, pensereste all’odore di un libro nuovo, a quello di una foto tanto attesa, a quello di vernice fresca, a un regalo da scartare, al giorno prima della festa, all’arrivo della primavera. Leggere è tutto questo ma soprattutto qualcosa di più. È un desiderio, e come tutti i desideri che si alimentano della mancanza, con ammirevole determinazione e poetica attitudine il libro non ancora letto racconta quello che non si vede, quello che si cela dietro l’amore per un giardino ad esempio, per il filo d’erba apparentemente più insulso, per una natura dal comune.
Tre libri sono pochi da menzionare ma abbastanza per ricordare con estrema saggezza l’estro, la necessità, l’urgenza, la speranza e soprattutto la sfrenata passione che sottende un autore e che sempre colpisce un narciso-semantico come me.”

Cacciatori di piante

CACCIATORI DI PIANTE di M. Gribbin e J. Gribbin

Storie ad alta combustione di languorosi giardinieri attraversati dal fantastico demone della passione.

 

 

 

E Dio creo l'uomo.E IL GIARDINO CREO’ L’UOMO di J. de PRECY:

un romanzo per non dimenticare che i luoghi hanno memoria e forgiano la vita dell’uomo continuamente.

 

 

 

La poesia della naturaLA POESIA DELLA NATURA di R. Tagore:

poesie indiane emozionanti sulla indistruttibile potere della natura e sulla sue capacità maieutica.

 

 

 

Fanno parte della formazione di Dattilo anche gli insegnamenti della grande rodologa Maresa Del Bufalo, di cui parla nel primo capitolo del suo libro, della giardiniera Daniela Fè D’Ostiani che possiede e coltiva un giardino sul lago Trasimeno e di Simona De Persio, giardiniera instancabile e straordinaria romana.

Anna Maria Sibylla Merian

2 aprile 2013 § 23 commenti

Impossibile questa mattina
rimanere indifferenti alla delicatezza e bellezza del disegno di apertura della pagina di GOOGLE.

maria_sibylla_merians_366th_birthday_-1256008-hp

spero che in molti incuriositi siate andati a leggere sul link di rimando qualche informazione riguardo alla sua ispiratrice.

Anna Maria Sibylla Merian, pittrice botanica e naturalista tedesca che oggi viene ricordata nel 366° anniversario della sua nascita.

Merian_Metamorphosis_VI_

Ammiro tanto Sibylla per bravura innanzi tutto ma anche per il coraggio e la caparbietà dimostrata nell’avere intrapreso una scelta di vita alquanto inusuale per una donna della sua epoca vissuta a cavallo tra il 1600 e il 1700, dedita alla passione per lo studio scientifico e alla rappresentazione botanica che l’hanno spinta assieme alla figlia Dorothea Henrica, anch’essa istruita all’amore per la botanica, a compiere un lungo viaggio alla volta del Suriname proprio per studiare gli insetti esotici del luogo.

Spesso l’insetto disegnato all’interno di una tavola botanica fornisce l’unità di misura che verifica la grandezza della pianta ritratta ed è comunque parte del suo habitat naturale e sua nutrice. (come ad esempio rappresentare il bruco della farfalla Papilio Machaon su piante ombrellifere come finocchio, carota selvatica e altre).

Anna Maria Sibylla è andata oltre ed ha dato una propria identità agli insetti facendoli diventare soggetti principali.

Merian_Metamorphosis_XXVIIDue lunghi anni di viaggio,  durante i quali mette in gioco tutta la sua abilità non solo di ottima disegnatrice botanica ma anche di esperta entomologa per creare il celebrato volume Metamorfosi degli insetti del Suriname, opera pubblicata nel 1705  punto di riferimento per i naturalisti e gli appassionati dell’epoca preceduta comunque da altrettanto importanti raccolte in volumi come il Nuovo libro di fiori e La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi di fiori.

cesoie anche per l’inverno

26 febbraio 2013 § 7 commenti

Inseparabile compagna di ogni buon giardiniere,

old scissors
la cesoia vanta origine francese con dubbia paternità. Nata intorno alla prima metà dell’800 ne è stata ritrovata traccia sull’epitaffio di una tomba conservata nel cimitero di Père Lachaise che reca scritto ” Edmé Jules Régnier (1751 – 1825) ingénieur-inventeur du sécateur“, ma la sua creazione è anche rivendicata dal Marchese de Molleville, ministro di Stato esiliato a Londra durante la Rivoluzione che al suo ritorno in patria promosse con gran clamore la sua invenzione.cesoie Fiskars

Da allora tanta strada e nuove tecnologie hanno modificato e migliorato le prestazioni di questo indispensabile strumento di lavoro.

Fiskars propone la nuova linea Quatum con l’innovativa combinazione del corpo in alluminio  con l’alta qualità delle lame e l’impugnatura in sughero TruGrip™ rendono unici ed eccellenti i prodotti della linea Quantum™, ai quali è stato riconosciuto il prestigioso Red Dot Design Award 2012.cesoie

In questi giorni di grande freddo, hanno prestato ottimo servizio per le mie potature del secco. Spesso dimentico i guanti e la confortevole impugnatura in sughero ha attutito la spiacevole sensazione di gelo.

bibliografia

Les miscellanée du jardin – Guillame Pellerin, Cléophée de Turckheim – ed. Ulmer

Signore del giardino: Audrey Hepburn

12 febbraio 2013 § 30 commenti

Icona di stile ed eleganza
Audrey Hepburn, ma anche insospettabile giardiniera,
ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Tolochenaz, in Svizzera nella villa La Paisible, con grande giardino e vista sul lago di Ginevra.

garden quote Audrey Hepburnchalkboard printable, click to enlarge.

“è tutto quello che ho sempre desiderato. Per tutta la vita, quello che volevo era di guadagnare denaro per potermi comprare una casa tutta mia. Sognavo di possedere una casa in campagna, con un giardino e alberi da frutto. Ho vissuto in Svizzera per più di metà della mia vita. La amo. Amo la campagna. Amo la nostra piccola città. I negozi. Adoro andare al mercato due volte a settimana per comprare frutta, verdura e fiori.”

source Photo taken by Henry Clarke for Vogue

Photo taken by Henry Clarke for Vogue
 

Amava prendersi cura del giardino e in particolare delle sue rose.
“Ho un delizioso giardino di rose, un orto e frutta per le conserve.”

Audrey Hepburn rose

Audrey Hepburn è anche il nome dato in suo omaggio a una rosa ibrido moderno di tea, che fiorisce  tutta l’estate con grandi e profumati fiori rosa chiaro. Un arbusto molto resistente che raggiunge i 3 metri di altezza.

 

L’ultimo progetto realizzato da Audrey fu una serie televisiva del 1993, intitolata “Gardens of the World with Audrey Hepburn”  in programma  la visita a 17 importanti giardini dall’Olanda, al Giappone, Repubblica Dominicana, Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Sono state registrate purtroppo solo 9 puntate, l’attrice morì il giorno precedente alla messa in onda del primo episodio.

Per questo programma prodotto per la rete televisiva statunitense PBS, Audrey Hepburn ricevette un Emmy postumo.

Secondo alcune biografie, l’attrice devolse il compenso ricevuto per questo lavoro all’UNICEF.

“To plant a garden is to believe in tomorrow”… piantare un giardino è credere nel domani

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