Maestri di Carta di Rosanna Castrini

19 marzo 2014 § 4 commenti

prima ancora che di persona,
ho conosciuto Rosanna Castrini, attraverso un’immagine racchiusa in un piccolo quadrato sulle pagine di Facebook che la ritraeva in total look fucsia con tanto di cappello coordinato. Sul social network condivide lavori e progetti dei suoi giardini, disegnati con la stessa visione con cui l’artista crea un quadro. Di formazione umanistica e filologica è approdata al mondo del verde sperimentando nel suo giardino di Bricherasio, in provincia di Torino, nutrendosi di letture e coltivando una passione poi trasformata in lavoro.

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before than in person, I met Rosanna Castrini through an image contained in a small square on the pages of Facebook. It showed her with a total look in fuchsia, matching hat included. On the social network she shares work and projects of her gardens, designed with the same vision with which the artist creates a painting. With liberal arts and philological education she landed in the world of green by experimenting in her garden in Bricherasio, in the province of Turin, feeding herself with readings and cultivating a passion later transformed into work.

foto Rosanna Castrini“La prateria del mio giardino”
(Ammi majus, Hordeum jubatum, Echinacea purpurea)

Le sue pagine sono animate da magnifiche immagini fotografiche, da lei stessa realizzate, che ritraggono languidi e romantici soggetti vegetali e a luglio dello scorso anno, ha pubblicato una fotografia che ha suscitato grandissima ammirazione. Con la stessa fotografia Rosanna ha partecipato ad un concorso internazionale e sbaragliando migliaia di concorrenti provenienti da tutto il mondo, ha vinto per il 2013, il prestigioso premio “International Garden Photographer of the year – Images of a Green planet”.

Un vanto e un orgoglio per il nostro Paese, che anche con il contributo di questo riconoscimento sembra stia mostrando una crescita di interesse verso il mondo del giardino.
A Rosanna ho chiesto di raccontare di libri e relativi autori che hanno segnato la sua formazione professionale, ancora più interessante scoprire le sue scelte perchè provenienti da un’educazione letteraria.

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Her pages are animated by magnificent photographs, her own creations, depicting languid and romantic vegetable subjects. Last July she published a photograph which aroused great admiration. With the same photograph Rosanna took part in an international competition and beating thousands of competitors from around the world, she won in 2013, the prestigious ” International Garden Photographer of the Year – Images of a Green Planet” .

A vaunt and a source of pride for our Country, that, also with the contribution of this recognition, seems to be showing a growth of interest towards the world of the garden.
I asked Rosanna to tell about books and authors that have marked her professional training. It was even more interesting to discover her choices since they come from a literary education.

ROSANNA  CASTRINI

Rosanna Castrini

“Non è semplice per me, che nell’àmbito del giardino e del paesaggio ho avuto esclusivamente Maestri di Carta, indicare tre titoli particolarmente significativi, di “formazione”: ogni singola frase delle mie letture, infatti, è tessera di un mosaico coloratissimo e mai finito, che va modellandosi e rimodellandosi senza sosta.
Tuttavia, giocando al naufrago, forse non potrei fare a meno di Massimo, di Sylvia e di Michel.”

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“It is not easy for me, that in the sphere of the garden and the landscape only had Masters Writers, to indicate three titles particularly significant, of ” training”: every single sentence of my reading is in fact a tile of a colorful and never finished mosaic, which is modeling itself and reshaping unabated.
However, playing the castaway, maybe I could not do without Massimo, Sylvia and Michel .

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Massimo Venturi Feriolo, Nel grembo della vita – Le origini dell’idea di giardino, Milano, Guerini e Associati, 1989

Massimo Venturi Feriolo, Nel grembo della vita

“Massimo Venturi Feriolo, con straordinaria alchimia, fa precipitare tutti gli insipidi luoghi comuni sul giardino in una esegesi illuminante e dotta, rivelatrice dei nostri bisogni profondi, del nostro anelito al bello. Due o tre generazioni di studenti universitari lo hanno avuto come lettura obbligata e hanno preferito mandarlo a memoria, piuttosto che comprenderlo a fondo: peccato!”

“Massimo Venturi Feriolo with extraordinary alchemy, precipitates all the insipid platitudes about garden in a versed and enlightening exegesis, revealing our deepest needs, our yearning for beauty. Two or three generations of college students had it as required reading and have preferred to learn it by heart, rather than understanding it thoroughly: too bad! “

Sylvia Crowe, Il progetto del giardino, Padova, Franco Muzzio, 1989

Sylvia Crowe, Il progetto del giardino“Sylvia Crowe, tradotta in Italia nel 1989, fu presentata da Ippolito Pizzetti con una prefazione che rimane insuperata per vis stilistica e verve polemica: purtroppo, dato che il testo/testamento di Sylvia può bastare, da solo, a formare un buon progettista di giardini, dotandolo di uno strumento critico, quasi nulla di ciò che Ippolito andava augurandosi si è avverato.” 
titolo originale dell’opera: GardenDesign, West Sussex, Packard Publishing Limited, 1981

“Sylvia Crowe, The design of the garden ” Sylvia Crowe , translated into Italian in 1989, was presented by Ippolito Pizzetti with a preface that remains unsurpassed for vis style and polemic verve, unfortunately though, since the text /will of Sylvia can be enough, alone, to form a good garden designer, providing him/her with a critical tool, almost nothing of what Ippolito was hoping happened.

Michel Baridon, Les jardins – Paysagistes – Jardiniers – Poètes, Paris, Robert Laffont, 1998

Michel Baridon, Les jardins – Paysagistes – Jardiniers – Poètes,

“Michel Baridon ci fa volare idealmente, come in un viaggio lento su una mongolfiera, attraverso la storia dei giardini (Occidente, Estremo Oriente, Islam) e narra, con suadente cadenza di affabulatore, dell’arte tra le arti, della sublimazione di un’idea, del giardino come specchio di civiltà e dell’umano pensiero”.

“Michel Baridon makes us ideally fly, as in a hot-air balloon on a slow journey through the history of the gardens (West, Far East, Islam) and narrates, with soothing cadence of storyteller, of the art among the arts, the sublimation of an idea of the garden as a mirror of civilization and human thought “.

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maestri di carta di Elisa Tomat

6 dicembre 2013 § 9 commenti

Ho conosciuto Elisa
solo poche settimane fa ma il suo lavoro e la sua preparazione erano già note perché frequentando ed organizzando mostre di giardinaggio non mi era sfuggita la presenza sul mercato italiano di una ditta sementiera innovativa, SemeNostrum, che commercializza specie erbacee selvatiche per prati fioriti, della quale lei è stata nel 2005 socia fondatrice.

Elisa ha coltivato e venduto specie spontanee fino al 2011 ed ora si occupa di progettazione di giardini privati ed è chiamata ad insegnare nei corsi di progettazione e manutenzione del verde. Laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie a indirizzo Ambientale all’Università di Udine, ha fatto poi un corso di perfezionamento post-laurea in Parchi, Giardini e Aree Verdi presso  l’Università di Torino seguito da un dottorato di ricerca sempre a Udine,  in Ecologia dei sistemi agricoli sulle tecniche di ripristino dei prati stabili.

Sono stata conquistata dalla sua passione ed esperienza ed ho colto occasione per invitarla a segnalare quali libri o meglio, maestri di carta, hanno contribuito alla sua formazione professionale.

In genere chiedo di raccontare 3 libri. Per Elisa i tre segnalati:  “sono stati importanti in molti sensi, soprattutto per lo spirito“, ha voluto consigliare altre due letture importanti per una cultura di tipo più tecnico.

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I met Elisa Tomat only a few weeks ago but her work and her expertise were known to me since visiting and organizing gardening shows i did not miss the presence on the market of an innovative seed company,SemeNostrum,, that commercializes wild herbaceous specimens for flowery lawns, company she founded in 2005.
Elisa cultivated and sold wild specimens until 2011, she is busy now with private garden designing and is called to teach in the courses of green’s design and maintenance. Graduated in Agricultural Science and Technology with environmental specialization at the Uniiversity of Udine, she then continued with a post-laurea advanced course in Parks, Gardens and Green Areas at the University in Torino followed by a research doctorate in Udine in Ecology of the agricultural systems regarding the restoration techniques of meadows.
I was conquered by her passion and expertise and i took the occasion for inviting her to tell which books, or better, which paper masters, contributed in her professional formation.
I normally ask for three titles. For Elisa the three pointed out “were important in many senses, especially for the spirit”, she wanted to advise another two important readings for a more technical kind of culture.

ELISA TOMAT

Elisa

Il giardino segreto – Frances H. Burnett

311WZ-1d7VL._

“Il libro preferito della mia infanzia. Trovare la chiave per riaprire  un giardino abbandonato e riportarlo a nuova vita con l’aiuto di un  pettirosso: una storia piena di magia, sorpresa e amicizia. E un  invito alla gioia di vivere e ad affrontare la paura di aprire il  giardino che sta chiuso dentro di noi.”

“My childhood favorite book. To find a key to re-open a garden and bring it to new life trough the help of a redbreast: a story full of magic, surprise and friendship and an invitation to the joy of life and to face the fear to open the garden closed inside us”

L’educazione di un giardiniere, Russell Page – Allemandi

L' educazione di un giardiniere

“Una lettura folgorante che non si può dimenticare! E delle fotografie  in bianco e nero da guardare e riguardare, per quello straordinario  equilibrio nella composizione che non ho ancora ritrovato in nessun  altro progettista”.
“A dazzling reading you cannot forget! And black and white pictures to look at again and again, for that extraordinary balance in the composition I haven’t yet found in any other designer”

 

La ragazza sull’albero, Julia Butterfly Hill – Corbaccio

La ragazza sull’albero, Julia Butterfly Hill

Un insegnamento su quel legame fisico tra uomo e pianta che i più  ignorano, ma che nemmeno la vita sempre più distante dalla Natura può spezzare. Una fonte di ispirazione per coltivare passione,  determinazione e amore dentro di noi in qualsiasi cosa facciamo, per quanto sia difficile”.

“A teaching about that physical bond between man and plant, that most people ignore, but that not even the furthest from Nature life may break. A font of inspiration for cultivating passion, determination and love inside us no matter what we do, and how difficult it can be.”

Inoltre per letture più tecniche:

Garden design – John Brookes (DK)

Garden design – John Brookes

“La base del garden design spiegata in modo chiaro e concreto, con  disegni e fotografie ispiranti.”

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“The base of garden design explained in an clear and concrete fashion, with inspiring drawings and photographs.”

 

 

The gardener’s book of colour – Andrew Lawson (Frances Lincoln)

The gardener’s book of colour – Andrew Lawson

“L’uso dei colori mai così ben trattato e illustrato!”

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” The use of colors treated and illustrated at its best ever”.

 

 

scopri anche quali sono stati i maestri di carta di:

maestri di carta di Barbara Negretti

24 settembre 2013 § 10 commenti

Non ho mai conosciuto personalmente
Barbara Negretti ma ho iniziato a seguire il suo lavoro qualche anno fa leggendo su Gardenia di un premio ricevuto ad Orticola per un’installazione. Progetta e rastaura giardini con gusto elegante ed essenziale, coniuga tecnica e modernità per valorizzare piante anche poco comuni contribuendo a promuovere una ‘cultura del verde’. Un acquarello di Daucus carota ci ha avvicinate e mi ha permesso, con solita curiosità, di chiederle di raccontare quali libri ed autori hanno contribuito alla sua formazione di Garden Designer.

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I have never personally met Barbara Negretti but I started to follow her work a few years ago reading on Gardenia about an award she received at Orticola for one of her installations. She designs and restores gardens with elegant and essential taste, she combines technique and modernity to enhance uncommon plants also helping to promote a ‘green culture’. A watercolor of Daucus carota  allowed us to approach one another and gave me the chance to ask her, with the usual curiosity, to tell what books and authors contributed to her formation as Garden Designers.

BARBARA NEGRETTI

Foto di Jill Leonardi-1foto di Jill Leonardi

“Bisognerebbe menzionare tanti libri sulla progettazione, sul colore, sull’uso delle piante, libri di famosi progettisti contemporanei e del
passato, sulle loro opere e sul loro pensiero. Ne  sceglierò  due che  non insegnano a perfezionare un mestiere ma a infondere una coscienza sull’importanza  e la bellezza delle piante e ad ispirare l’animo  sondando come il giardino tocca diverse arti e le ingloba in sè. E uno invece che è di un grande paesaggista del passato ma sempre cosi attuale”.

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“I should mention many books on design, on color, about the use of plants, books by famous contemporary and past designers, their works and their thoughts. I’ll choose two that do not teach how to refine a job, but instill an awareness of the importance and beauty of the plants and inspire the mind sounding out like the garden informs a number of arts which incorporates in itself. And another one written by  a great landscape designer of the past always very up to date.”

L’uomo che piantava gli alberi – Jean Giono – Salani Editore

L'uomo ch e piantava gli alberi _

  • una storia semplice ma commovente per me: come l’umiltà, la forza e l’amore di un uomo per gli alberi possono cambiare il paesaggio e quindi la vita il futuro di  molte persone.  La speranza è nel rapporto con la natura.
  • The man who was planting trees
  • a simple story but touching for me: how humility, strength and love of a man for the trees can change the landscape in the future and therefore the life of many people. Hope is in the relationship with nature.

 

 

Che cos’è il Giardino? 550 definizioni, scritti brevi
 d’un piacere senza tempo – Carola Lodari – Umberto Allemandi & C.

Che cos'e il giardinocon  le opere del pittore italiano di giardini che adoro, Antonio Saliola.
Raccolta di scritti brevi di personaggi conosciuti su diversi aspetti e
significati del giardino. Poetico.

What the garden is. 550 definitions, short writings of a timeless pleasure
with the works of the Italian painter of gardens that I love, Antonio Saliola.
Collection of short writings of well-known personalities about different aspects and meanings of the garden. Poetic.

 

 

L’educazione di un giardiniere –  Russel Page – Ed. Umberto Allemandi & C.

Russel Page 01dell’eclettico paesaggista inglese, di grande esperienza, cultura e stile, trovo i suoi insegnamenti cosi concreti e veri, uno  straordinario maestro.

Education of a gardener. 
by the eclectic english landscape painter, of great experience, culture and style, I find his teachings so real and true, an extraordinary teacher.

 

 

Barbara Negretti – Garden Designer
Fino Mornasco (Co)

www.barbaranegretti.it

 

maestri di carta di Maury Dattilo

5 aprile 2013 § 10 commenti

Ho invitato a raccontarci
dei maestri di carta che hanno contribuito a formare la sua esperienza, Maury Dattilo.
Non ha bisogno di grandi presentazioni Dattilo,  la passione per i giardini lo ha portato a viaggiare nel mondo e a conoscere grandi esperti di botanica e paesaggismo. Da questi incontri è nato “Storie di Desiderio”, “Paradiso in Terra” e “Folli Giardinieri” su Radio3 Rai, il primo fortunatissimo programma radiofonico interamente dedicato a giardini che ho seguito con grande interesse fin dalla prima puntata. Ho salvato tutti i podcast trasmessi su Radio tre e sono spesso la ” colonna sonora” che accompagna i miei viaggi in macchina o la sera. Le storie di dedizione al verde raccontate nelle interviste sono state poi raccolte nel libro pubblicato dall’editore Pendragon nel 2011 Folli giardinieri. Storie d’amore e di verde.

MAURY DATTILO

Maury Dattilo

“Chiudete gli occhi. Immaginate una gioia. Molto probabilmente pensereste a un viaggio, all’inizio di un’avventura. Se si vivesse solo d’inizi, di eccitazioni da prima volta, quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora, pensereste all’odore di un libro nuovo, a quello di una foto tanto attesa, a quello di vernice fresca, a un regalo da scartare, al giorno prima della festa, all’arrivo della primavera. Leggere è tutto questo ma soprattutto qualcosa di più. È un desiderio, e come tutti i desideri che si alimentano della mancanza, con ammirevole determinazione e poetica attitudine il libro non ancora letto racconta quello che non si vede, quello che si cela dietro l’amore per un giardino ad esempio, per il filo d’erba apparentemente più insulso, per una natura dal comune.
Tre libri sono pochi da menzionare ma abbastanza per ricordare con estrema saggezza l’estro, la necessità, l’urgenza, la speranza e soprattutto la sfrenata passione che sottende un autore e che sempre colpisce un narciso-semantico come me.”

Cacciatori di piante

CACCIATORI DI PIANTE di M. Gribbin e J. Gribbin

Storie ad alta combustione di languorosi giardinieri attraversati dal fantastico demone della passione.

 

 

 

E Dio creo l'uomo.E IL GIARDINO CREO’ L’UOMO di J. de PRECY:

un romanzo per non dimenticare che i luoghi hanno memoria e forgiano la vita dell’uomo continuamente.

 

 

 

La poesia della naturaLA POESIA DELLA NATURA di R. Tagore:

poesie indiane emozionanti sulla indistruttibile potere della natura e sulla sue capacità maieutica.

 

 

 

Fanno parte della formazione di Dattilo anche gli insegnamenti della grande rodologa Maresa Del Bufalo, di cui parla nel primo capitolo del suo libro, della giardiniera Daniela Fè D’Ostiani che possiede e coltiva un giardino sul lago Trasimeno e di Simona De Persio, giardiniera instancabile e straordinaria romana.

Maestri di carta di Dana Frigerio

13 marzo 2012 § 9 commenti

Ho invitato a raccontare dei suoi “Maestri di Carta”

DANA FRIGERIO

Dana è Garden Designer free-lance, creatrice del seguitissimo blog Dana-Garden Design, una fonte continua ed aggiornata di informazioni sulla progettazione del verde.
Anni fa, mentre facevo ricerche in rete sul verde, mi sono imbattuta nel suo blog e da allora e grazie a lei ho scoperto il mondo fantastico ed inaspettato della blogsfera. Mi piacciono molto le scelte “editoriali” di Dana, le sue proposte rispecchiano l’eclettica personalità ed offrono una panoramica internazionale su quanto di meglio il web possa offrire del settore.

La conoscerò personalmente in occasione di un evento speciale creato per la terza edizione di Aregai in Fiore, la mostra di giardinaggio che organizzo i prossimi 28-29 aprile in provincia di Imperia. Avremo modo di scambiare opinioni e pensieri con altri blogger di giardinaggio durante un’incontro aperto al pubblico al quale siete tutti invitati!

Dana con entusiasmo ha così aderito alla mia rubrica:
Eccomi!… ovviamente progettando la mia scelta è sulla progettazione di giardini!!!

 Progettare il giardino – John Brookes – ed. Mondadori

  • ” Questo manuale è un’utile guida per realizzare un giardino su misura, ricco di esempi e fotografie. Diverse le tipologie presentate dal giardino all’inglese al giardino all’italiana, dall’angolo rustico al pergolato fiorito. Con un’ampia documentazione sui materiali per ciottolati, pavimenti, staccionate e fioriere e non ultime le schede botaniche sulle piante”.

 

The container garden – Nigel colborn – Ed. Little, Brown and Company

  • ” Questo libro descrive i principali tipi di vasi che si possono utilizzare per creare bellissime atmosfere in giardino o in terrazzo. Questo è stato uno dei miei primi acquisti sul giardinaggio. Coltivare le piante in vaso è uno degli esempi più facili e versatili di giardinaggio, ha il grande vantaggio di poter spostare i nostri contenitori in qualsiasi momento, e rispecchia le nostre manie di spostare oggetti e mobili, in base al nostro umori! Ricchissimo di esempi, bellissime le fotografie e tante le idee sulle tipologie di vasi da utilizzare. Inoltre il libro è composto da un appendice che ci fornisce molti suggerimenti pratici sulla scelta delle piante”.

Il libro essenziale del giardino – Terence Conran – Dan Pearson- Ed. Umberto Allemandi & C.

  • “Il mio libro preferito di sempre!!! Dan Pearson è considerato uno dei più importanti progettisti di giardini e questo è un volume davvero splendido …offre un modo differente di guardare il proprio giardino, terrazzo, tutti potenzialmente trasformabili in luoghi piacevoli e accoglienti. Diviso in varie sezioni ti aiuta davvero a progettare, tanti gli spunti creativi e tantissime fotografie a colori… da avere!”

Maestri di carta di Lidia Zitara

31 gennaio 2012 § 16 commenti

Proseguendo nella ricerca e conoscenza dei “Maestri di carta”
di appassionati giardinieri o professionisti del verde, nel mio percorso ho incontrato, solo via web per ora,

LIDIA ZITARA

Lidia è giornalista e scrittrice, animatrice del forum Compagnia del Giardinaggio  e creatrice del blog Giardinaggio Irregolare.

Seguo da tempo i suoi scritti, condivido con lei l’amore per il verde e la natura e spesso il critico pensiero, ho atteso l’uscita del suo libro Giardiniere per diletto  e sono stata felice di aderire al concorso fotografico  “Autunno nelle regioni mediterranee ” indetto sul personalissimo blog.

Così ha risposto alla richiesta di partecipazione alla mia rubrica:

“aderisco alla tua proposta molto volentieri, mi piace parlare di libri. Ho letto anche le scelte di Tasini e di Buccioli, che in qualche modo prevengono quelle che avrei potuto fare io. Consigliare un libro è per me tutt’altro che semplice, sono combattuta tra un consiglio giornalistico, storico, letterario, tecnico. Ho sempre cercato nella mia vita di assaggiare ogni frutto che potevo, e uno dei miei motti è:’Kant in una mano, /Novella 2000/ nell’altra’.

Spesso nei testi più rigorosi si trovano molte risposte che si sono a lungo cercate (insieme a molte, rinnovate, domande), ma è anche più vero che la sintesi letteraria e poetica ha una presa maggiore sulla nostra mente ed è in grado di rivelarci ‘l’ultimo orizzonte’ molto più chiaramente di quanto non riescano studi scientifici”

Lidia suggerisce la lettura dei suoi  libro-guida (non mi piace chiamarlo “maestro”) 

‘Il significato dell’estetica. La funzione estetica in rapporto alla realtà sociale, alle scienze, all’arte’ – di Jan Mukarovsky

      • “Jan Mukarovsky, un esteta strutturalista cecoslovacco attivo soprattutto nel periodo postbellico. Il volume è stato pubblicato nel 1973 da Einaudi nella collana Paperbacks (n°43). Mukarovsky ha un linguaggio semplice e comprensibile, a domanda porge immediatamente una risposta chiara e puntuale, il che non ne sminuisce la potenza immaginativa e capacità creativa. I temi che tratta sono i nodi centrali di ogni riflessione sulla bellezza e sulla sua importanza nella comunità sociale. Cos’è la norma estetica (ciò che Hume chiamava /standard of taste/), qual è la funzione della bellezza all’interno della nostra società? Sono tutte domande a cui si cerca spesso di dare una risposta logica, rimanendo impantanati in una serie di punti interrogativi che si avvitano su se stessi. Mukarovsky non si cela dietro a fraseologia accademica, ma usa parole comuni e un dettato piano e terso. Sorprende che questo autore così illuminante sia poco conosciuto a scapito di altri filosofi che, seppur grandissimi, sono stati spesso meno chiari, come Hegel o Kant”.

La distinzione. Critica sociale del gusto – Pierre Bourdieu edito ultimamente da il Mulino

      • “Un altro dei miei libri-guida già di difficile reperibilità. Anche questo è un testo tanto poco conosciuto quanto illuminante. Penso si dovrebbe proporre come lettura scolastica già alle scuole medie e somministrare per via rettale a certi giardinieri che si improvvisano filosofi. Spesso leggo o sento sproloqui estetico-giardinicoli (magari anche dotti) che rivelano una totale /mancanza di autocoscienza/ del se sociale. Bourdieu elabora una teoria molto precisa sul gusto: esso è un atteggiamento non già di favore verso un /oggetto estetico/, ma l’esatto opposto, cioè una presa di distanza, motivata da consapevoli, ma più spesso inconsapevoli, scelte politiche, sociali, economiche, culturali”.


Prateria  –  William Least Heat-Moon

      • “E come ultimo, /dulcis in fundo/, mi sono tenuta le opere di William Least Heat-Moon. Tutte parlano di grandi spazi aperti, della libertà, dell’indipendenza del singolo che aveva già sperimentato Thoreau in /Walden. /Le sue opere sono a metà tra il romanzo e il saggio e analizzano in maniera profonda il rapporto tra le comunità sociali e i luoghi che abitano. Il mio preferito è /Prateria. Una mappa in profondità/, edito da Einaudi nel ’94 e già quasi introvabile. Dopo la riscoperta delle graminacee da parte di Karl Foester e l’uso informale e fantasioso che ne hanno fatto Oudolf e Clément, è esplosa una vera e propria moda delle praterie, dei /meadow gardens/, dei prati fioriti, e un po’ tutti ci siamo presi il “mal di Kansas”. Non posso dire di esserne immune, come non sono immune al fascino onirico della prosa di Least Heat-Moon e al suo illuminare spazi altrimenti oscuri. I suoi libri sono veramente come una cartina geografica: ‘un modo per organizzarsi le sorprese'”.
Grazie Lidia! Spero di aver presto modo di incontrarti…

Maestri di carta di Paolo Tasini

28 dicembre 2011 § 2 commenti

Maestri di Carta,
sono scrittori e giardinieri scrittori che nelle pagine dei libri hanno lasciato la loro traccia. Indelebili si fissano nelle nostre menti le loro riflessioni, gli insegnamenti e le tecniche per praticare concretamente ma anche spiritualmente il giardino.
Per ampliare la nostra personale biblioteca e conoscenza, è anche certamente istruttivo raccogliere i suggerimenti di lettura di tanti professionisti o semplici appassionati del verde del nostro panorama nazionale.
Tre Maestri di carta, tre libri di riferimento forse troppo pochi, scelti e motivati da

PAOLO TASINI

si definisce giardiniere e formatore, blogger, appassionato di fotografia, web 2.0 e… giardinaggio naturalmente!
Ho avuto il piacere di conoscere Paolo lo scorso anno in occasione di un’interessante incontro tra professionisti del verde. Il giardiniere di Casalecchio di Reno con grande esperienza divulgativa, ospite tra i relatori, ci ha stimolato a “considerare l’incontro e la scoperta della vita verde nei suoi meccanismi profondi”.

Paolo Tasini suggerisce la lettura di:

Un libro per comprendere come gli ambienti naturali possono essere patrimonio vivo del giardinaggio

  • On the wild side: experiments in new naturalism – Keith Wiley
    ” La lettura di questo libro è stata una festa: finalmente si nasce nel paesaggio, nella natura, la si attraversa, la si vive, e nel farlo la si conduce a noi, al nostro personale possibile giardino. La lezione di Walpole «saltò lo steccato e si accorse che tutta la natura era un giardino» è un punto di partenza e non solo una bella e un poco malinconica conclusione…. Stupendo!”

Un libro per comprendere la nascita di uno stile personale, attraverso la ricerca di piante, la composizione, il gusto

  • Planting design: gardens in time and space – Piet Oudolf, Noël Kingsbury
    “I libri di Piet e Noël li vivo come “romanzi di formazione”. Ciò che mi attrae non è tanto l’adesione a un gusto, che peraltro c’è, piuttosto il piacere di apprendere i tempi e i modi di una crescita. In questo testo in particolare è straordinaria la capacità di raccontare l’evolversi dei giardini realizzati da Piet Oudolf; nelle pagine si mescolano aspetti tecnici, creativi, relazionali, si respira l’aria frizzante della generazione “Dutch Wave”. Adoro questa banda di olandesi!”

Un libro per coltivare lo sguardo

  • Le Onde Virginia Woolf “E’ il libro a me più caro, un libro anima che ha inciso profondamente sul mio sguardo, la mia sensibilità. Fermarsi su un paesaggio, una scena, una fioritura e improvvisamente penetrarla, viverla in un caleidoscopio di emozioni, ricordi, suggestioni. Non è un libro di giardinaggio, eppure proprio in giardino lo sento… indispensabile!”

Con PAOLO TASINI , ho la fortuna di condividere un progetto innovativo per il giardinaggio italiano.

MAESTRI di GIARDINO, Associazione nata per rendere disponibile il sapere e l’abilità nella cura del giardino e delle piante,  di grandi cultori della materia, operatori professionali e semplici appassionati, giardinieri, vivai specializzati, enti curatori di giardini pubblici e riserve naturali. Una rete diffusa su tutto il territorio nazionale che offre opportunità di stage (formazione-lavoro) e pone tra gli obiettivi stabilire e moltiplicare le occasioni di incontro, scambio e collaborazione tra realtà diverse e spesso sconnesse, pur accomunate dall’interesse per il mondo del giardino e del paesaggio.

maggiori informazioni su Maestri di Giardino.

Paolo Tasini nel 2007 ha scritto il libro Educare al giardino.

il suo blog:    attraverso giardini

il suo lavoro: Hortus di Paolo Tasini – via Fratelli Bandiera 2, 40033 Casalecchio di Reno, BO –  tel. 0516198516.

***

…ed ancora per questo mese… vi ringrazio se vorrete votare ogni giorno con un clic aboutgarden! (su JE VOTE )
partecipo al concorso di Marie Claire Maison “Blog Déco 2011″

Maestri di carta di Gabriella Buccioli

10 novembre 2011 § 6 commenti

Chi ama il giardino
non può prescindere dall’avere una buona conoscenza letteraria e filosofica sull’argomento.
I libri insegnano.
Raccontano di paesaggio, di piante, di fiori, di giardini, e di giardinieri.
Sono la porta della conoscenza, con essi approfondiamo i nostri saperi e scopriamo nuove frontiere.

Per tanti giardinieri autodidatti sono base di formazione e gli autori dei libri, sono veri e propri MAESTRI DI CARTA.
Spesso loro stessi giardinieri, raccontano della personale esperienza nel fare giardino.

MAESTRI DI CARTA è un più che appropriato appellativo coniato da Gabriella Buccioli nel suo primo libro” I Giardini Venuti dal vento” dove scrive:” così ho sempre chiamato gli autori che attraverso i loro scritti mi hanno aiutato a farmi strada nell’arte del giardinaggio”

Da qui è partita l’idea di chiedere ai nostri grandi giardinieri italiani di raccontarci dei loro MAESTRI DI CARTA.
Prima grande giardiniera intervistata è l’ispiratrice di questa rubrica:

GABRIELLA BUCCIOLI

Ancor prima di creare i Giardini del Casoncello si appassiona alla letteratura del verde.
Mi racconta che da sempre le piace leggere come fossero romanzi, storie di vita legate al giardino.
In Italia non esisteva una letteratura specifica fino ai primi anni ’70, quando Ippolito Pizzetti, per la casa editrice Rizzoli, crea la collana di libri sulla natura: l’Ornitorinco.

Tra i titoli della celebre e rimpianta collana l’Ornitorinco ( le cui ultime stampe risalgono alla fine degli anni ’80) Gabriella sceglie:

  • “Del Giardino” di Vita Sackville- West (Un classico della letteratura sul giardino, dalla grande scrittrice e poetessa, grandissima esperta di giardinaggio vissuta nella prima metà del ’900. Il libro è una raccolta degli articoli della rubrica sul giardino che l’autrice scrisse per l’Observer ed è suddivisa nell’ordine dei mesi. Scrittrice ancor prima che giardiniera, i racconti ne risultano di lettura piacevolissima. Franco Muzzio nel 2002 ripropose il libro con il titolo “Un giardino per tutte le stagioni”,  purtroppo anche questa nuova edizione è ormai fuori catalogo.
  • “Il Giardino ben temperato” di Christopher Lloyd
  • Ippolito Pizzetti è suo grande e primo maestro di lui legge gli articoli usciti sull’Espresso raccolti nel libro “Pollice verde”  BUR Biblioteca Univ. Rizzoli – 2006.

Nei suoi libri Gabriella Buccioli racconta di altri autori quali fonte di ispirazione.

  • “Come, dove, quando coltivare i fiori”  di H.Coker, I. Pizzetti – ed. Garzanti. Buccioli scrive: “mi aiutò molto dal punto di vista pratico…scritto in modo molto semplice, quasi didascalico, ma con una competenza in materia che solo un inglese può avere”
  • “Le jardin en mouvement” di Gill Clèment. L’editore Quodlibet nel 2011 pubblica” l giardino in movimento. Da La Vallée al giardino planetario”

    “Lui a La Vallèe, partendo da un terreno lasciato in abbandono da anni dove avrebbe messo in pratica le sue conoscenze professionali, sperimentando e dando corpo a quelle che diventeranno le sue innovative teorie di paesaggista; io al Casoncello, nel mio piccolo podere inselvatichito dove, accogliendo le suggestioni (e i regali!) che mi venivano da Madre Natura attraverso il mio istinto di neofita, avrei poco alla volta trasformato il luogo per potermici riconoscere e sentirlo mio…”

Ho conosciuto Gabriella Buccioli dapprima attraverso i suoi scritti poi ho avuto la fortuna di poter visitare in due occasioni il suo giardino ed averla ospite alla mostra di giardinaggio Fiori Frutta Qualità che organizzo a Celle Ligure.

Dal 1980 crea e cura amorevolmente i giardini del Casoncello, un giardino costruito nel rispetto della natura  e della biodiversità.
Ha scritto “I giardini venuti dal vento” nel 2003 e “Chiacchiere di giardinaggio insolito” nel 2010, editi entrambe da Pendragon.

Trovate Gabriella Buccioli presso: I Giardini del Cosoncello  Via Scascoli 75 – 40050 Loiano (BO) – Tel.051 928281

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