#segretidellanonnaingiardino – N°3 Annaffiare con l’acqua di cottura

19 dicembre 2017 § Lascia un commento

L’acqua è un elemento prezioso che non va sprecato.

annafiatoio

Nel perseguire le buone pratiche di utilizzo sostenibile delle risorse naturali oltre ad un consumo parsimonioso della fornitura idrica domestica, gli appassionati di giardinaggio in particolare dovrebbero far tesoro e conservare l’acqua piovana per usarla come ottimo ricostituente per le piante sofferenti e per l’avvio delle talee. Altrettanto valida è l’acqua in cui si cucinano le verdure o le uova. Nel liquido di cottura vengono infatti dispersi molti sali minerali e sostanze nutritive che possono essere recuperate e restituite alle piante per favorire una crescita sana e rigogliosa. L’acqua non dovrà essere salata e prima di utilizzarla per innaffiare, dovrete attendere che sia completamente raffreddata.

da Vivere Country dicembre 2015

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#segretidellanonnaingiardino – N°2 Canfora nel vaso

27 giugno 2017 § 8 commenti

Un classico rimedio della nonna,
le palline di canfora, potente antitarme di origine naturale ricavato prevalentemente dal legno di un albero di origine asiatica, il Cinnamomum camphora, da sempre utilizzate negli armadi contro gli insetti, le tarme e altri parassiti, sono un ottimo disinfettante da utilizzare anche in prevenzione della comparsa della cocciniglia e per contrastare la presenza di acari o altri insetti dannosi delle piante.

canfora nel vaso

Basta mettere qualche pallina sul fondo dei vasi e sbriciolarne qualcun’altra mischiandola al normale terriccio. Se volete trattare una pianta già infestata, inseritela in una busta di plastica con alcune palline di canfora per creare velocemente un ambiente saturo di sostanze nocive per la maggior parte degli insetti.

Pot Pourri umido di calicanto

21 febbraio 2017 § 6 commenti

Il potpourri “umido”
è un’antica forma di potpourri che non prevede l’essiccazione dei fiori, ma la loro conservazione attraverso l’uso del sale. Il prodotto che se ne ottiene non è esteticamente gradevole, ma più profumato e duraturo del potpourri secco (e un po’ più lento da ottenere). Gertrude Jekyll lo preparava da sé con i petali delle sue amatissime rose, e lo preferiva a quello secco perché esaltava al massimo il profumo dei fiori e lo manteneva nel tempo.

cuore-calicanto

Io lo considero un metodo ottimo per conservare la fragranza dei fiori invernali o di inizio primavera, come quelli di Chimonanthus praecox (calicanto), di Hyacinthus (giacinto), o di Eriobotrya japonica (nespolo giapponese): sono spesso caratterizzati da corolle di piccole dimensioni che, se essiccate, si schiacciano e perdono la loro bellezza.

ingredienti-pot-pourri-umido-calicanto

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ingredienti-pot-pourri-umido

Fornitevi di sale (fino) non iodato e di un barattolo di vetro richiudibile con imboccatura ampia. Le dimensioni del barattolo dipendono da quanti fiori volete utilizzare. Il mio vaso è alto circa venti centimetri e conterrà dai 70 ai 90 g di corolle: tenete conto che il potpourri finale si ridurrà di quasi la metà. Raccogliete i fiori: siccome il mio calicanto, che fiorisce in questo periodo, a causa del clima secco e freddo della zona apre poche corolle alla volta, di solito raccolgo i suoi fiori aperti a più riprese, nell’arco di una settimana, per averli nella quantità giusta. Riponete tutto nel barattolo che, per qualche giorno, potrete lasciare al buio senza coperchio, per l’asciare che l’acqua in eccesso evapori. Finita la raccolta, pesate la massa floreale netta e aggiungete sale con un rapporto di uno a tre (1:3), ossia una parte di sale ogni tre di fiori. Alcuni manuali suggeriscono l’uso di sale grosso: scegliete voi cosa preferite, quello fino mi pare si amalgami meglio al potpourri.

pot-purri-umido

Mescolate utilizzando un cucchiaio di legno, e lasciate riposare il composto, pressato con un sasso, in un posto buio per minimo un mese, un mese e mezzo. Mescolate una volta alla settimana per verificare lo stato del composto, e di nuovo schiacciate col sasso. Sul fondo si formerà un liquido che potrete drenare e, se vi piacerà, lo potrete in seguito utilizzare per ravvivare il profumo del potpourri.

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Conclusa questa fase, il vostro potpourri è pronto per essere perfezionato con un cucchiaino di fissatore per profumi. Alcuni suggeriscono di pestare il prodotto con un mortaio e poi di mescolarlo al fissatore. Io credo che generalizzare sia difficile, dipende anche dal tipo di fiori che si usano. Chi suggerisce invece di aggiungere anche delle gocce di olio essenziale, a mio parere travisa il valore di una tecnica che, di per sé, è validissima per conservare il miracolo dei profumi invernali, senza bisogno di “aiutini”.

Disponete il tutto in un vaso chiuso e poroso di terracotta, o altro diffusore con fessure: il vostro ‘moist potpourri’ è pronto.

articolo di Marta Moletta per aboutgarden

Aceto aromatico

1 dicembre 2016 § 2 commenti

In passato  gli aceti aromatici erano usati come disinfettanti domestici, se ne faceva largo utilizzo durante le epidemie frizionandoli sulle tempie e sulle membra del malato e spruzzandoli sui muri e sui mobili per rendere l’aria della casa più gradevole. Potrebbe essere un gradito dono hand made.

aceto-balsamico

Per preparare un aceto profumato basterà mettete a macerare in mezzo litro d’alcool, 40 grammi di sommità secche di assenzio, pari peso di rosmarino, di salvia, menta piperita e ruta e aggiungere 5 grammi di scorza di cannella, altrettanti di chiodi di garofano e di noce moscata. Trascorse due settimane aggiungete due litri di aceto di vino rosso e filtrate.

Vivere Country dicembre 2015

Come far aprire le pigne 

27 novembre 2016 § Lascia un commento

Un piccolo segreto
per gli amici ritardatari che hanno dimenticato di raccogliere le pigne a fine estate (periodo nel quale sono perfettamente mature e cadono naturalmente dagli alberi) .

Con la pioggia e l’umidità autunnale nel bosco le pigne hanno le brattee molto serrate, mettetele in una teglia nel forno a bassa temperatura per circa 10 minuti.

Si apriranno sprigionando al contempo in tutta la casa, un ottimo profumo di resina!

Se volete realizzare un ghirlanda di pigne, vi invito a leggere le istruzioni sull’inserto decorazione di Casa Facile, tutto da scoprire in edicola!

Vasi per le piante che soffrono l’umido

23 novembre 2016 § Lascia un commento

Coltivate tutte le piante che soffrono di ritenzione idrica
in vasi in terracotta, la struttura traspirante della materia aiuta infatti l’evaporazione dell’acqua in eccesso favorendo una crescita sana.

terracotta

vasi-terracotta

Per eliminare le tracce di calcare lasciate nel tempo dall’acqua sulla superficie del vaso, non occorrono particolari prodotti chimici ma basta un po’ di olio di gomito, erogate l’acqua alla massima pressione e sfregate le zone più danneggiate con una spazzola di saggina ripetendo l’operazione fino alla soluzione del problema. In generale migliorando il drenaggio del terriccio all’interno del vaso, diminuisce anche la formazione di calcare.

da Vivere Country novembre 2015

Prodotti naturali per l’orto e il giardino

5 ottobre 2016 § Lascia un commento

Chi coltiva con tanto sacrificio e amore le verdure e gli ortaggi nel proprio orto così come i fiori nel giardino, sviluppa un’attenzione verso la natura e difficilmente vanifica il lavoro utilizzando prodotti chimici per la loro cura.

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Per il mio spazio verde utilizzo solo prodotti naturali che spesso preparo io stessa, sono in genere macerati ed altri rimedi bio tramandati da amici coltivatori, dalla tradizione contadina o appresi dallo studio sui libri.  Solo in rari casi acquisto prodotti curativi mentre mi è indispensabile il concime, non ho la possibilità di procurarmi dello stallatico e il compost che produco non è sufficiente a coprire il mio fabbisogno. Seleziono quindi in questo caso, le aziende che fabbricano concimi e prodotti naturali!

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Sono molto felice di essere stata contattata da Verde Vivo, azienda di riferimento per l’orto biologico e la cura delle piante ornamentali, per raccontare la mia esperienza con l’orto domestico dalla quale è nato, in collaborazione con Camilla Zanarotti, il libro “Più orto che giardino, come coltivare verdure felici e fiori gentili” edito da Mondadori.

verde-vivo-a-orticolario-2016

 

Durante l’edizione di Orticolario 2016, mostra vivaistica che si è tenuta questo fine settimana nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio (CO),  per tre giornate ho incontrato e intrattenuto il pubblico con consigli e spunti per coltivare con soddisfazione verdure e ortaggi. Lo stand di Verde Vivo era ospitato nel magnifico spazio progettato per la rivista DOVE da VERDEArchitettura.

Vi invito a visitare il sito di VerdeVivo per scoprire la gamma di prodotti disponibili e cercare il negozio più vicino dove acquistarli.

Oleolito di lavanda

12 agosto 2016 § 5 commenti

Se in giardino coltivate la lavanda
è facile che abbiate fatto essiccare qualche mazzolino delle sue spighe per profumare la vostra biancheria o da utilizzare come decorazione in casa.

lavanda essiccata
Con una piccola quantità di fiori secchi potete preparare un oleolito che cattura le proprietà della pianta officinale, calmanti e lenitive. L’oleolito è il prodotto della macerazione di sommità fiorite di piante officinali in olio d’oliva o altri oli di origine vegetale come quello di girasole o di riso purché di origine biologica.

oleolito di lavanda

cosa occorre:

  • Lavanda essiccata
  • Olio d’oliva o di girasole di origine biologica

come fare:

Riempite un contenitore di vetro trasparente a chiusura ermetica con poco più di metà di fiori essiccati di lavanda e aggiungete olio, è preferibile utilizzare la pianta secca in quanto allo stato fresco potrebbe causare irrancidimento o crescita batterica. Lasciare al sole per 40 giorni avendo cura di riporre in casa la sera quando scendono le temperature e di asciugare la condensa che normalmente si forma al di sotto del tappo di chiusura con carta assorbente. Filtrate attraverso una garza e conservate l’oleolito di lavanda in una bottiglietta di vetro scuro.

da Vivere Country agosto 2015

se volete sapere quando tagliare la lavanda per farla essiccare, vi invito a leggere qui

 Macerato di ortica

22 luglio 2016 § 4 commenti

Coltivate l’ortica!
Può sembrare un eccentrico consiglio, ma è una fonte naturale di potassio, fosforo, ferro, calcio, rame e zinco.

urtica dioica

ortica

Se aggiunta al compost ne migliora la struttura e avrete la possibilità di preparare un prezioso macerato che può essere utilizzato come ricostituente per tutte le piante oppure come ottimo repellente naturale utile per combattere alcuni insetti come afidi e acari. Preparate il macerato in un contenitore aperto di plastica o vetro contenente 10 litri d’acqua possibilmente piovana, aggiungete un chilo di ortica fresca tagliuzzata grossolanamente, oppure 500 grammi se secca e fate riposare.

Macerato di ortica

Quando dopo circa tre giorni il preparato diventa color bruno e termina di produrre schiuma, è pronto per essere filtrato e diluito nella proporzione 1/20 (1 litro di macerato in 20 litri d’acqua). Spruzzatelo direttamente sulle parti colpite dai più comuni parassiti o per rafforzare la resistenza delle piante, versatelo sul terreno, sopra le radici o molto diluito sulle foglie.

Vivere Country luglio 2015

Infuso, tisana o decotto di bacche di rosa canina

23 ottobre 2015 § Lascia un commento

Fate scorpacciata
di cinorrodi e utilizzateli per infusi, tisane e decotti da consumare al momento del bisogno in caso di influenza o semplicemente per il delizioso sapore leggermente agrumato.

 

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Fill your bellies with rose hips and use them for teas, infusions and decoctions to drink when needed in case of flu or simply to enjoy their delicious slightly citrusy taste.

tisana

IFUSO

L’infuso si prepara con la parte tenera della pianta. Si ottiene versando dell’acqua bollente sui frutti freschi di rosa canina, precedentemente privati dei semi e peli irritanti. Coprite e fate riposare per 10/15 minuti evitando di lasciare troppo in infusione la pianta in quanto un’eccessiva macerazione porterebbe a deteriorarne il principio attivo. Filtrate prima di bere.

 

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INFUSION
The infusion is prepared with the tender part of the plant. It is obtained by pouring boiling water over fresh rose hip fruits, previously deprived of seeds and irritating hairs. Cover and let stand for 10-15 minutes, avoid leaving the plant in infusion too long since an excessive maceration leads to deterioration of the active ingredient. Filter before drinking.

pulizia cinorrodi

TISANA

Mettete una manciata di cinorrodi precedentemente privati dei semi e dei peli irritanti e fatti essiccare (anche su un temosifone) in mezzo litro d’acqua e fate bollire per 10 minuti.

Per un effetto curativo bevete 1 tazza di tisana 3 volte al dì.

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HERBAL TEA
Put a handful of rose hips, previously deprived of seeds and irritating hairs,and dried (on a radiator may also work!) in a pint of water and boil for 10 minutes. Filter before drinking.
For a healing effect  drink 1 mug of herbal tea 3 times daily.

pestare bacche di rosa canina

DECOTTO

Mettete direttamente i cinorrodi interi nell’acqua bollente e continuate la cottura per una decina di minuti, con un coperchio. Spegnete il fuoco e filtrate. Il decotto si utilizza per estrarre il principio attivo dalle parti dure della pianta

La vitamina C è sensibile all’acqua bollente è quindi consigliato di preparare un’infusione a freddo, scaldando l’acqua a temperatura corporea (36-37°) e lasciando l’infusione a riposo 6-8 ore, preparatela la sera e poi la mattina filtrate e conservate in frigo, se volete, prima di berla, potete riportarla a temperatura corporea.

In genere la dose di preparazione è di 1 cucchiaio raso di bacche di rosa canina per 1 tazza d’acqua, oppure per farne scorta da bere durante il giorno una manciata in mezzo litro d’acqua. Dolcificate a piacere. Per tisane e decotti, essiccate i frutti e conservateli in un luogo asciutto in recipienti di vetro.

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DECOCTION

Pour the whole rose hips fruits directly in boiling water and keep cooking them for about ten minutes, with a lid. Turn off the heat and strain. The decoction is used to extract the active ingredient from the hard parts of the plant.

Vitamin C is sensitive to the boiling water it is therefore recommended, in order to preserve it, to prepare a cold infusion, heating the water up to body temperature (36-37 degrees) and leaving the infusion at rest 6-8 hours, prepare it in the evening and then in the morning filter it and store it in the fridge, if you want,  before drinking it,  you can bring it back  to body temperature.

Typically the dose of preparation is 1 flat spoonful of rose hips berries for 1 cup of water, or a handful in a pint of water to stock it up for the whole day. Sweeten to your taste. For infusions and decoctions, dry the fruits and store them in a dry place in glass containers.

Keep the seeds extracted from rose hips and sow them in January/February, they need to stand in the cold, if you live in warm areas you can keep them in the refrigerator until planting. The Rose hip that will born will retain all the characteristics of the mother plant as it is a botanical species.

conservare semi di rosa canina

Conservate i semi estratti dai cinorrodi e seminateli a gennaio febbraio, necessitano di stare al freddo, se abitate in zone calde potete tenerli in frigorifero fino al momento della semina. La Rosa canina che nascerà mantiene tutte le caratteristiche della pianta madre in quanto è una specie botanica.

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