rose antiche per il pot-pourri
1 giugno 2017 § 4 commenti
Centinaia sono i roseti che possono offrire petali adatti ai pot-pourri: ma non tutti hanno il fascino e il profumo delle cosiddette “rose antiche”.
Si definiscono antiche le varietà di rose nate prima del 1867, anno in cui, ufficialmente, hanno trovato la loro diffusione i primi ibridi di Tea. Rosa gallica, le rose di Damasco, le Bourbon, sono degli esempi di rose antiche.
Anche nel mio giardino ce n’è qualcuna. ‘Chapeau de Napoléon’, ad esempio: appartiene al gruppo delle rose muscose, la cui peculiarità è l’aver sviluppato, sul peduncolo e sul calice, un tessuto muscoso e crestato, leggermente appiccicoso. Introdotta nel 1826 dal vivaista francese Vibert, nostalgico ex soldato napoleonico, e da subito amatissima nell’Inghilterra vittoriana, ‘Chapeau’ ha un fiore ricco, rosa argentato, i cui boccioli socchiusi ricordano la forma di una feluca: per questo Vibert decise di mettere in vendita questa rosa dedicandola al suo eroe.
Non rifiorente, ottima per gli sciroppi, regala bei petali per i pot-pourri, e persino i peduncoli essiccati sono piacevolmente decorativi.
Alla monofioritura di ‘Chapeau de Napoléon’ si contrappone la rifiorentissima ‘Rose de Rescht’. Ottima per i piccoli giardini e per i principianti, si può coltivare in vaso e sopporta qualche errore di potatura (senza esagerare, però!). Caratterizzata da corolle a pon pon fucsia, i suoi petali essiccano alla svelta semplicemente raccogliendoli in un cestino, mescolando ogni tanto. Compatta, la pianta ha una buona resistenza alle malattie e rifiorisce con regolarità se cimata dopo ogni fioritura. Le origini di questa rosa sono sconosciute, ma le sue antenate sembrerebbero dividersi tra le rose galliche e le portland, sebbene il vivaista Nancy Lindsay, che la introdusse in Europa, sostenesse di averla trovata nei pressi di Rescht, in Persia.
E infine ‘Souvenir de la Malmaison’. Di nuovo Napoleone fa capolino tra le rose, ma questa volta grazie alla mano gentile di Giuseppina: la donna, dopo essere stata incoronata imperatrice nel 1804, collezionò, nella celebre villa della Malmaison, almeno 250 varietà di rose provenienti da ogni parte del mondo. Non si sa se ‘Souvenir’ appartenesse veramente alla collezione di Giuseppina, che col tempo andò perduta. Il coltivatore Jean Beluze pensò bene di dedicargliela. Ha un colore chiaro, bianco crema sfumato di rosa, e boccioli ricolmi di petali che si schiudono perfettamente solo quando il tempo è asciutto. Il suo profumo è interessante, anche se sembra possa variare leggermente a seconda della zona in cui è coltivata la pianta.
Testo e foto di Marta Moletta
Pot-pourri di piccioli di kaki e roselline
30 settembre 2016 § 2 commenti
A fine estate, in condizioni di siccità,
può verificarsi la cascola dei frutti di Diospyros kaki (i cosiddetti cachi). Questi frutti a settembre sono ormai in via di maturazione, grandi come un pugno, e cadendo portano con sé quelli che per brevità chiamo i picciòli, ovvero i sepali fogliacei che in primavera accoglievano il fiore. A terra, il frutto marcisce, ma il picciolo se ne stacca, si secca, fino a diventare nero e legnoso. Prima del definitivo annerimento, però, assume una serie di colorazioni che vanno dal verde-giallognolo all’arancio chiaro al bronzo, una gamma di tonalità che ricorda vagamente quella degli ellebori.
Nello stesso periodo, le rose rifiorenti, dopo la pausa estiva, riprendono a coprirsi di corolle. Più piccole, meno abbondanti di quelle primaverili, ma lo stesso profumate. Si possono raccogliere tenendo presente che in autunno la pianta non produrrà cinorrodi, elementi anch’essi decorativi del giardino.
Occorrente per il pot-pourri:
-picciòli di kaki (li trovate sotto la chioma dell’albero, a volte ancora attaccati al frutto)
-roselline color rosa profumate di varietà a corolla piccola
-essenza di rosa
-come contenitore, un vassoio di vetro o un contenitore ad apertura ampia
Raccogliete i piccioli di kaki prima che anneriscano e secchino completamente. Se sono ancora verdini o morbidi, fateli seccare all’aria in casa o in luogo protetto per qualche giorno. Essiccate i fiori di rosa: potete appoggiarli su un foglio di carta o meglio infilarli in una grata, in un setaccio, perché non si schiaccino solo su un lato. Nel giro di una settimana, a seconda delle temperature, dovreste avere l’occorrente pronto per la profumazione. Infilatelo in un sacchetto di plastica o in un barattolo di vetro e cospargetelo con alcune gocce di essenza di rosa. Consiglio questa profumazione perché porta con sé la freschezza del fiore da cui è estratto e ben si sposa con il ricordo della dolcezza del frutto del kaki. Lasciate al buio in locale o armadio fresco qualche giorno, poi disponete il pot-pourri nel contenitore che preferite.
questo articolo è stato scritto per aboutgarden da Marta Moletta,
potete leggere qualcosa sulla storia del pot pourrie qui
Rose Giveaway
21 agosto 2016 § 25 commenti
Manca poco al giorno dedicato a SANTA ROSA!
Il 23 agosto, martedì prossimo coincide con il periodo in cui si preparano le talee delle rose.
Voglio farvi un regalo, anzi tre!
A 3 fortunati amici invierò altrettante TALEE della mia rosa, quella da sciroppo che chi mi segue da un po’ forse conosce, non ha un nome perchè non è stata ancora ben identificata ma è una rosa antica molto profumata con una coppa generosa e prodiga di petali.
� Ecco le regole per partecipare all’estrazione e assicurarsi una talea:
– Lasciate un commento qui sotto e se ancora non lo avete fatto iscrivetevi alla pagina �aboutgarden.( qui accanto sulla barra laterale di dx)
– Se siete presenti su Facebook iscrivetevi alla mia pagina e invitate gli amici a seguire aboutgarden per partecipare al giveaway�
Il Giveaway scade il 23 agosto a mezzanotte.�
Il giorno successivo verrà estratto e comunicato il vincitore. �
In bocca al lupo a tutti !!!
Ecco il video per vedere come realizzo lo sciroppo di rosa
Infuso, tisana o decotto di bacche di rosa canina
23 ottobre 2015 § Lascia un commento
Fate scorpacciata
di cinorrodi e utilizzateli per infusi, tisane e decotti da consumare al momento del bisogno in caso di influenza o semplicemente per il delizioso sapore leggermente agrumato.
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Fill your bellies with rose hips and use them for teas, infusions and decoctions to drink when needed in case of flu or simply to enjoy their delicious slightly citrusy taste.
IFUSO
L’infuso si prepara con la parte tenera della pianta. Si ottiene versando dell’acqua bollente sui frutti freschi di rosa canina, precedentemente privati dei semi e peli irritanti. Coprite e fate riposare per 10/15 minuti evitando di lasciare troppo in infusione la pianta in quanto un’eccessiva macerazione porterebbe a deteriorarne il principio attivo. Filtrate prima di bere.
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INFUSION
The infusion is prepared with the tender part of the plant. It is obtained by pouring boiling water over fresh rose hip fruits, previously deprived of seeds and irritating hairs. Cover and let stand for 10-15 minutes, avoid leaving the plant in infusion too long since an excessive maceration leads to deterioration of the active ingredient. Filter before drinking.
TISANA
Mettete una manciata di cinorrodi precedentemente privati dei semi e dei peli irritanti e fatti essiccare (anche su un temosifone) in mezzo litro d’acqua e fate bollire per 10 minuti.
Per un effetto curativo bevete 1 tazza di tisana 3 volte al dì.
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HERBAL TEA
Put a handful of rose hips, previously deprived of seeds and irritating hairs,and dried (on a radiator may also work!) in a pint of water and boil for 10 minutes. Filter before drinking.
For a healing effect drink 1 mug of herbal tea 3 times daily.
DECOTTO
Mettete direttamente i cinorrodi interi nell’acqua bollente e continuate la cottura per una decina di minuti, con un coperchio. Spegnete il fuoco e filtrate. Il decotto si utilizza per estrarre il principio attivo dalle parti dure della pianta
La vitamina C è sensibile all’acqua bollente è quindi consigliato di preparare un’infusione a freddo, scaldando l’acqua a temperatura corporea (36-37°) e lasciando l’infusione a riposo 6-8 ore, preparatela la sera e poi la mattina filtrate e conservate in frigo, se volete, prima di berla, potete riportarla a temperatura corporea.
In genere la dose di preparazione è di 1 cucchiaio raso di bacche di rosa canina per 1 tazza d’acqua, oppure per farne scorta da bere durante il giorno una manciata in mezzo litro d’acqua. Dolcificate a piacere. Per tisane e decotti, essiccate i frutti e conservateli in un luogo asciutto in recipienti di vetro.
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DECOCTION
Pour the whole rose hips fruits directly in boiling water and keep cooking them for about ten minutes, with a lid. Turn off the heat and strain. The decoction is used to extract the active ingredient from the hard parts of the plant.
Vitamin C is sensitive to the boiling water it is therefore recommended, in order to preserve it, to prepare a cold infusion, heating the water up to body temperature (36-37 degrees) and leaving the infusion at rest 6-8 hours, prepare it in the evening and then in the morning filter it and store it in the fridge, if you want, before drinking it, you can bring it back to body temperature.
Typically the dose of preparation is 1 flat spoonful of rose hips berries for 1 cup of water, or a handful in a pint of water to stock it up for the whole day. Sweeten to your taste. For infusions and decoctions, dry the fruits and store them in a dry place in glass containers.
Keep the seeds extracted from rose hips and sow them in January/February, they need to stand in the cold, if you live in warm areas you can keep them in the refrigerator until planting. The Rose hip that will born will retain all the characteristics of the mother plant as it is a botanical species.
Conservate i semi estratti dai cinorrodi e seminateli a gennaio febbraio, necessitano di stare al freddo, se abitate in zone calde potete tenerli in frigorifero fino al momento della semina. La Rosa canina che nascerà mantiene tutte le caratteristiche della pianta madre in quanto è una specie botanica.
Rose da sciroppo
29 Maggio 2015 § 7 commenti
Quella da sciroppo
è stata la prima rosa ad arrivare nel mio bosco-giardino, è una centifolia ed è ancora in cerca di nome, il suo colore è intenso così come l’aroma, i suoi petali sono abbondanti e perfetti per dare gusto e colore alla prelibata preparazione culinaria, li mescolo a quelli di R’ centifolia muscosa e di un’altra centifolia di piccola taglia, anch’essa senza nome, ritrovata vicino ad un vecchio casolare abbandonato. Nello stesso periodo sbocciano anche i deliziosi fiori di R. Mme Isaac Pereire e spesso finiscono in pentola con gli altri.
da in alto a sinistra in senso orario:
R. Mme Isaac Pereire, R.centifolia, senza nome, R. centifolia muscosa.
Non tutte le rose sono adatte ad essere trasformate in sciroppo, ma anche in confetture e liquori. Anni fa avevo acquistato una rosa commercializzata come da sciroppo, tale Rosa ‘Bruna’, nessun profumo, poco colore, insomma non certamente idonea.
Rosa centifolia
Rosa centifolia muscosa
Da tradizione, specialmente nelle valli dell’entroterra genovese, vengono utilizzate alcune particolari varietà di rose antiche purtroppo non rifiorenti, Si mescolano assieme per avere raccolto più abbondante i petali di Rosa gallica officinalis, già presente nei giardini dei Greci e dei Romani, a quelli di Rosa centifolia muscosa mutazione molto rustica della R. centifolia contraddistinta – su peduncolo, calice e sepali – da un tessuto muscoso profumato e leggermente appiccicoso al tatto, molto apprezzata in epoca vittoriana, è la classica rosa ‘800 infine quelli di Rosa rugosa, pianta molto resistente adatta ai giardini di montagna, anche se la corolla porta pochi petali, sono molto grandi e profumati.
Se volete conoscere qualcosa di più delle rose da sciroppo, magari acquistarne i petali o la pianta stessa, non lontano da Genova, a Busalla, il 13 e 14 Giugno si svolge la XIII edizione della Festa delle Rose.
Se invece volete acquistarle, on-line qui le potete trovare.
bon bon alla rosa
26 Maggio 2015 § 6 commenti
Quest’anno le rose
sono state molto generose nella loro fioritura!
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This year the roses have been very generous in their bloom!
In particolare la mia rosa centifolia che ancora purtroppo non sono riuscita a classificare, mi regala petali in abbondanza con i quali preparo litri di sciroppo, marmellate e bon bon.
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In particular my centifolia rose, that unfortunately I haven’t been able to classify yet, gives me plenty of petals with which I prepare liters of syrup, jellies and candies
Ingredienti
- 200 gr zucchero alla rosa ( vedi ricetta simile per quello alla violetta)
- 1 cucchiaio di sciroppo di rosa
- 1 cucchiaio di acqua
In un pentolino posto su fuoco dolce, mescolate gli ingredienti fino a che iniziano ad amalgamarsi. fate attenzione affinché non si sciolga del tutto lo zucchero fino a divenire liquido. Aiutati da un cucchiaino versate a gocce il preparato su una carta da forno e lasciate asciugare per 24 ore. Trasferite le caramelle su una gratella ed attendere la loro completa essiccazione, ci possono volere anche alcuni giorni. Conservate in un barattolo di vetro in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce.
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Ingredients
200 gr rose sugar (see my violet sugar recipe, it’s similar)
1 tablespoon of rose syrup
1 tablespoon water
In a saucepan, placed on low heat, stir the ingredients until they begin to blend. Make sure the sugar doesn’t become liquid. With a spoon pour the mixture in drops on a waxed paper and let it dry for 24 hours. Transfer then the candies on a wire rack and wait for their complete drying, it can take several days. Store in a glass jar in a cool, dry place, away from light.
Rose: prima potatura di stagione
27 gennaio 2015 § 7 commenti
“E’ giunto il momento di potarle, le rose.
Munitevi di cesoie affilate, il taglio deve sempre essere netto; se volete indossare i guanti sceglieteli leggeri, il tatto non deve sparire sotto pellami o tessuti robusti. Dovete sentire anche con il tatto quello che state facendo, se evitate i guanti è anche meglio e se vi pungete malamente disinfettatevi, of course. I rami delle rose non sono grossi, e voi dovete intervenire vicino a zone delicate e spesso il guanto impedisce manovre leggere. La potatura si può fare in due tempi: ora, quella che serve ad accorciare i rami più lunghi, i più disordinati e a contenere prorompenti forme selvagge. Questo in previsione di eventuali nevicate sotto le quali i rami più lunghi potrebbero malamente spezzarsi. In marzo, poi si procederà alla potatura più precisa, di contenimento, di sfoltimento, di ripresa dell’armonia e della forma originaria dell’arbusto.
disinfettare le lame con la fiamma di un accendino
Nell’ordine: potatura di rimonda, cioè tagliare tutti i rami morti o moribondi, sono neri o quasi, mezzi vuoti, quasi secchi. Pulire bene anche all’interno della pianta, l’aria deve girare, il sole dovrà entrare.
Poi, nell’accorciare il ramo, non andate troppo per sofismi, accorciatelo e basta, sempre con taglio obliquo con la parte in discesa verso l’esterno, di poco sopra la gemma (5mm) e dalla parte, appunto, opposta alla gemma stessa, così l’acqua sgronda via. Poi a marzo vi dirò il resto. Ricordate che la rosa fiorisce sempre sul ramo dell’anno, per cui sopporta anche potature drastiche. Senza fare sfaceli, però, c’è sempre metodo, in tutto. A marzo, dunque…”
Questi consigli di potatura sono stati scritti per Aboutgarden, da Dede Mussato, progettista botanica e giardiniere. Ha realizzato numerosi terrazzi e giardini in città, campagna e montagna e tenuto corsi di giardinaggio, organizzato un concorso per giovani progettisti di giardini e seguito la ristrutturazione del chiostro di un convento.
E a proposito di rose…
In collaborazione con Vivaio Pozzo vi segnalo la possibilità di partecipare ad un Giveaway per aggiudicarvi la bellissima Rosa ‘Love Song’ creata dall’ibridatore americano Tom Carruth nel 2011. Vi conquisterà per il suo aspetto decisamente Shabby Chic, dato dallo straordinario colore dei petali che assume una tonalità mauve molto affascinante. Tom Carroth è un ibridatore californiano, curatore della collezione Rose alla Huntington Library & Botanical Garden che e ha creato oltre 100 varietà di rose.
Per aggiudicarvi Rosa ‘Love Song’, aggiungete il vostro like alla pagina FB del Vivaio Pozzo e a quella di Aboutgarden dove dovrete inoltre lasciare un messaggio entro la mezzanotte di lunedì 1 febbraio per essere sorteggiati.
annotazioni creative #giugno
4 giugno 2014 § 20 commenti
In questa prima parte del mese di giugno
le rose nel mio giardino sono ancora le protagoniste, sono in piena lavorazione dello sciroppo che ogni anno preparo in abbondanza con le corolle profumate della mia centifolia salvate dall’assalto dei caprioli. A proposito di caprioli, mi è stato suggerito da una persona che abita in America che da quelle parti usano con efficacia una saponetta profumata o dei sacchetti di rete con pezzi di sapone legati ai rami degli arbusti che si vogliono salvare.
A proposito invece di rose…
- c’è chi le usa per farne sciroppo come la mia amica Gianlidia ma lo vuole chiamare tisana.
- c’è invece chi fa ghirlande di rose che non appassiscono mai, che raccontano qualcosa, una ghirlanda di parole come quella di Anna.
- Lo scorso anno ho conosciuto l’amica romana di una mia amica che informata della mia passione per il giardinaggio mi ha raccontato di un romanzo che stava ultimando il marito nel quale narrava la storia di una rosa da lui ritrovata. Poco tempo fa con grande sorpresa è arrivato a casa “Sulle tracce di una rosa perduta. Uno scrittore. Un fiore misterioso. Un viaggio tra storia e giardini”, di Andrea di Robilant ed. Corbaccio. Ultimamente è davvero poco il tempo che riesco a dedicare alla lettura ma il libro in questione l’ho messo in prima fila sul comodino. Nel fine settimana appena trascorso ho potuto leggerne una buona parte, ero curiosa di conoscere la trama del romanzo che ha come soggetto uno dei fiori che più amo. E’ stato un vero piacere scoprire che lo scrittore, ne esperto di rose ne tantomeno di botanica, ha preso come pretesto la ricerca di una rosa per raccontare la storia che si cela dietro a tante specie e varietà antiche, davvero una prelibatezza, una lettura piacevole ed istruttiva! Ulteriore conferma e recensione anche sul blog di Marta.
Di tutto un po’….
- per affrontare le rose, preparare talee e spuntare qualche ramo, ho segnato nella lista dei desideri questo bellissimo set da giardinaggio.
- Per chi desidera regalarsi una mini vacanza intrisa d’arte e natura, il 26 giugno presso la struttura del Parco delle Capanne di Marcarolo (AL), la pittrice Lucilla Carcano terrà dei laboratori di acquarello botanico preceduti da una breve passeggiata botanica. Seguiranno altri incontri durante l’estate.
- ci saranno rose ma non solo il 28 e 29 giugno a Gressoney Saint-Jean per la seconda edizione di ARTEMISIA, la feste dei fiori di montagna che quest’anno la proloco mi ha chiesto di organizzare. Vi aspetto numerosi per un fine settimana intenso e ricco di eventi. La settimana precedente il 21 e 22 giugno ci potremo conoscere a Rollo di Andora per la tradizionale Festa delle erbe dove domenica presenterò Cocktail di libri, la collana di libri dell’Associazione Maestri di Giardino che rappresento in qualità di vice presidente.
- Non perdete infine l’ultimo strepitoso numero di Blossomzine, ringrazio pubblicamete la sua direttrice, Dana Frigerio per tutto l’impegno dedicato alla pubblicazione di questo magazine digitale, primo nel suo genere in Italia, presentato ufficialmente alla passata edizione del Chelsea Flowers Show.
A pagina 52, la ricetta del mio sciroppo di fiori di papavero, qualcuno mi ha chiamata sciroppatrice indefessa… forse ha proprio ragione!
semplicemente te alla rosa
21 Maggio 2014 § 7 commenti
il giardino è ora al massimo splendore,
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the garden is now at its peak,
le corolle delle rose si alternano fresche ogni mattina, una profusione di aromi e di colori. Spettacolo per gli occhi e felicità per il cuore, raccolgo le corolle più profumate per trasformarle in sciroppi, zuccheri e altre prelibatezze, non solo per deliziare il palato, è un modo di prolungare la vita alla mie rose, prima le ammiro in giardino e dopo gioisco del loro ricordo quando magari nell’inverno ne gusto il sapore.
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the petals of roses alternate fresh each morning, a profusion of flavors and colors. Sight for sore eyes and happiness for hearts, I pick the most scented corollas and turn them into syrups, sugars and other delicacies, not only to delight the palate but also to extend the life to my roses, I first admire them in the garden and then I enjoy the memory of them when, maybe in the winter, I taste their flavor.
Ogni anno faccio essicare i petali di qualche corolla profumata per aggiungerli alle foglie di te verde.
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Every year I dry the petals of some fragrant corollas to add them to the green tea leaves.
Un bouquet che sprigiona tutto il profumo della rosa per una pausa te rilassante e gourmand.
Preferisco il te verde a quello nero per il suo aroma più delicato che unito alle proprietà antiossidanti ne fanno un ottima bevanda che accompagna ormai da tanti anni le mie giornate.
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A bouquet that releases all the perfume of the rose for a relaxing and gourmand break. I prefer green to black tea for its more delicate aroma that combined to the antioxidant properties make it an excellent beverage that has been accompanying my days for many years now.
come far seccare i fiori – how to dry flowers
16 aprile 2014 § 29 commenti
La bellezza eterea dei fiori
può essere in parte catturata con il semplice procedimento dell’essiccazione, colore, consistenza e forma saranno alterati ma contribuiranno a far assumere un particolare fascino ad ogni decorazione che vorrete realizzare. Potrete goderne due volte, ammirandoli fioriti in giardino e poi conservarli secchi come preziosi elementi decorativi della casa.
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The ethereal beauty of the flowers can be partially captured through the simple process of drying. Color, texture and shape will be altered, but will confer a particular charm to any decoration you may want to realize. You can enjoy flowers twice, admiring them blooming in the garden and then keeping them dry as precious decorative elements of the house.
Come raccogliere i fiori
L’essiccazione é un processo che consiste nell’eliminare ogni traccia di umidità dai fiori per conservarne forma e colore originale. Cogliete i fiori la mattina di una bella giornata asciutta e soleggiata, dopo un intero giorno di bel tempo, quando la rugiada é ormai evaporata. Il successo dell’operazione parte dalla raccolta, ogni traccia di umiditá potrebbe comprometterne la riuscita. Recidete con coltello affilato o apposite forbici da fioraio i fiori più belli giunti alla piena maturazione, se non potrete immediatamente procedere con l’essiccazione immergeteli in un vaso colmo d’acqua.
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How to pick the flowers
The drying is a process that consists of eliminating all traces of moisture from the flowers to preserve the original shape and color. Collect the flowers in the morning of a beautiful, sunny and dry day, after a whole day of good weather, when the dew by then will be evaporated. The success of the operation begins from the collection, any trace of humidity may compromise the good result. Cut with a sharp knife or with special florist scissors the most beautiful flowers who have reached full maturity, if you cannot proceed immediately with the drying dip them in a vase filled with water.
Come essiccare i fiori a mazzo appeso
Uno dei metodi più facili e di sicura riuscita consiste nel raggruppare tre o cinque fiori in piccoli mazzi lasciando gli steli, privati delle foglie, il più lunghi possibile. Assicuratevi che non siano attorcigliati tra loro per evitare si possano spezzare una volta secchi. Legate i mazzetti subito sotto alle corolle con un elastico, migliore dello spago in quanto seguirá il naturale ritiro del materiale. Appendete i mazzetti ben distanziati, a testa in giù, a delle corde, vecchie scale o stendibiancheria. Il tempo di essiccazione dipende da fattori ambientali e dalla specie essiccata, potrá variare da alcuni giorni a una settimana. É importante procedere con l’essicazione in un locale che dovrá essere il più fresco possibile, aerato e poco luminoso.
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How to dry hanging bouquet flowers
One of the easiest methods of certain and successful result is to group three or five flowers in small bunches, leaving the stems, stripped of leaves, as long as possible. Make sure that they are not twisted together to avoid breaking them once dried. Tie the bunches just below the peduncle with a rubber band, better than with a twine, as it will follow the natural shrinkage of the material. Hang the bunches well spaced out, upside down, to a rope, a ladder or a clothesline. The drying time depends on environmental factors and on dried species, it can range from a few days to a week. It is important to proceed with drying in a room who will need to be as fresh as possible, ventilated and poorly lit.
I fiori saranno pronti quando al tatto risulteranno belli croccanti!
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The flowers will be ready when will result crispy to the touch!