Come leggere l’etichetta delle piante
14 marzo 2017 § 6 commenti
Le etichette,
quelle serie che accompagnano le piante degli orti e dei giardini botanici, riportano alcune informazioni sulla pianta e convenzionalmente nella marcatura devono attenersi al Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica (ICBN) costituito da un insieme di norme che stabiliscono la corretta definizione del nome valida a livello internazionale. Il codice viene aggiornato da botanici provenienti da tutto il mondo che si riuniscono ogni 5 anni.
Nelle etichette devono essere descritte:
famiglia
La famiglia è mostrata sempre in alto, a destra o al centro, dell’etichetta facilmente riconoscibile si scrive in corsivo con iniziale maiuscolo e finisce in aceae
provenienza
In alto a volte è segnato il luogo di origine e provenienza.
nome della pianta
Nella parte centrale compare scritto il nome in latino della pianta
diffusione o habitat
I luoghi di diffusione naturali della pianta sono mostrati in basso solitamente a sinistra.
nomenclatura botanica
10 marzo 2017 § 13 commenti
Quando ho iniziato ad appassionarmi al mondo delle piante credevo che utilizzare nome e cognome in latino fosse solo una questione riguardante pochi dotti. Con il tempo ho imparato che invece rappresenta l’unico modo di classificazione corretta universalmente riconosciuta; considerando che i nomi comuni variano con le culture e i luoghi, la denominazione botanica latina ne assicura una inequivocabile identificazione.
Il nome è composto da un sostantivo che designa il genere cui segue un cognome, epiteto specifico, che fornisce informazioni e dettagli utili alla coltivazione può essere descrittivo, realistico più raramente fantasioso (es: Digitalis purpurea, Anthericum liliago, Helleborus orientalis, Pinus sylvestris). Il sistema di nomenclatura binomia, fu introdotto dal medico e naturalista svedese Carlo Linneo (1707-1778), appassionato di botanica, studiò un nome scientifico costituito da due parti che fu adottato internazionalmente dal 1753.
qui se vuoi sapere come realizzare questa etichetta
Il genere si scrive con l’iniziale maiuscola, l’epiteto specifico con la minuscola ed entrambi vanno scritti in carattere corsivo. Nel nome possono essere presenti sottospecie, varietà o forme e sono segnati in corsivo, mentre le abbreviazioni ssp., subsp., var. e f. rimangono in stampatello. Un po’ di confusione regna anche tra cultivar e ibridi, le prime ottenute artificialmente sono scritte con iniziale maiuscola non in corsivo e poste all’interno di virgolette semplici (es: ) mentre i secondi sono frutto di incroci di due specie e sono segnati in corsivo minuscolo preceduto dal segno x non corsivo ( es: Lavandula x christiana)
da Buon Gardening, coltivare piante e fiori in terrazzo e in giardino, utilizzarli in casa e in cucina – Mondadori 2015
Per approfondire le nozioni di botanica consiglio il bel libro Latino per Giardinieri – Guido Tommasi Editore.