dove nasce la lavanda spontanea
6 agosto 2013 § 16 commenti
“Le fasce coltivate ad olivi
sino a quote impensabili, i boschi di castagno, i pascoli e persino il corso dei torrenti sono il risultato di una lenta e faticosa opera iniziata all’alba della storia e mai interrotta: lavoro millenario, duro, paziente di generazioni e generazioni consumate nello sforzo di piegare un ambiente primitivo, selvaggio ed ostile”
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“The strips of land cultivated with olive trees up to unimaginable heights, chestnut forests, pastures and even the course of the streams are the result of a slow and tiring work begun at the dawn of history and never interrupted: millenary, hard and patient work that consumed generation after generation engaged in the effort to bend a primitive, wild and hostile environment “
La Valle Argentina è un comprensorio montano della Liguria occidentale della provincia di Imperia, in passato l’occupazione principale della sua popolazione è stata la pastorizia integrata da una fonte di reddito offerta dal territorio e dalla stagione estiva, derivata dalla lavorazione della Lavandula angustifolia Miller (sin. Lavandula officinalis sin. Lavandula vera, Lavandula spica). L’oro blu della valle nasce spontaneo a partire dai 1000 mt circa fino ai 1500 – 1800 metri sotto alle cime del Monte Saccarello e Frontè.
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The Valle Argentina is a mountain district of western Liguria in the province of Imperia. In the past the main occupation of its population was the sheep-farming supplemented by a source of income offered by the territory and the summer season, which is derived from the processing of Lavandula angustifolia Miller (sin. Lavandula officinalis since. Lavandula vera, Lavandula spica). The blue gold of the valley is growing spontaneously starting from 1000 meters up to about 1500 to 1800 meters below the peaks of Mount Saccarello and Frontè.
Dai primi giorni di agosto era un gran fermento per la raccolta e distillazione della lavanda. Si partiva al mattino presto per raggiungere a piedi l’aspra montagna, il lavoro spesso coinvolgeva anche i bambini, con mano svelta la falce tagliava di netto le profumate spighe fiorite, erano raccolte in grandi teli di Juta ( cuṙu) chiusi a fagotto e trasportati, tramite funi ed elementari carrucole, a fondo valle. Vicino all’acqua, necessaria al suo funzionamento, era posto l’alambicco. La legna di castagno alimentava il fuoco e si lavorava di gran lena per portare a casa il prezioso estratto.
From the first days of August there was a great turmoil for the collection and distillation of lavender. It started early in the morning, people walked up the rugged mountain, the work often also involved children, with quick hand the scythe cut net the fragrant flower spikes, that were collected in large Juta sheets (Guru) closed in bundles and transported, by means of ropes and pulleys , down in the valley. Close to the water required for its running, stood the alembic. While the chestnut wood was feeding the fire people worked with great vigor to bring home the precious extract.
Poco è cambiato da allora salvo il fatto che sono pochissime le famiglie che proseguono e tutelano con grande amore e sacrificio la tradizione, la modernità ha concesso di salire alla montagna con l’autocarro e il distillatore non è più in rame ma in acciaio, più efficiente ed igienico. Da un quintale di Lavandula angustifolia si etraggono 800 gr. di essenza purissima, contro i 3 Kg estratti dal lavandino.
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Little has changed since then except that there are now only few families that continue and protect, with great love and sacrifice, the tradition. Modernity has allowed to climb the mountain with the truck and the distiller is nowadays not copper but steel, more efficient and hygienic. From a ton of Lavandula angustifolia come 800 gr. of extra-pure essence, compared to 3 Kg extracted from the lavandino.
Questo fine settimana si è svolta una manifestazione nata in sordina, voluta dal presidente del Consorzio della valle che ha visto partecipi alcuni consorziati ed alla quale ho avuto il piacere di collaborare. I LOVE LAVANDA diffonde l’antica tradizione della trasformazione della Lavandula angustifolia spontanea del territorio, un patrimonio storico e culturale di grandissimo valore. Con gesti antichi si sono ripercorse tutte le fasi di lavorazione, dalla raccolta alla distillazione. Sulle cime di Drego accompagnati dalla famiglia Cugge abbiamo visto come tagliare la lavanda e presso la distilleria si sono svolte le fasi di lavorazione. Le due giornate si sono concluse presso il Museo della Lavanda di Carpasio, unico museo in Italia dedicato interamente a questa preziosa pianta, dove sono raccolte strumentazioni e altre preziose fonti documentarie.
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Last weekend there was an event born on the sly, desired by the president of the Consortium of the valley that has gathered some associates and to which I had the pleasure to collaborate. I LOVE LAVANDA spreads the ancient tradition of Lavandula angustifolia growing spontaneously in the territory, a historical and cultural heritage of great value. Ancient gestures have retraced all stages of production, from harvest to distillation. On the heights of Drego, accompanied by the Cugge family, we saw how to cut lavender and at the distillery we witnessed all phases of production. The two days were completed at the Lavender Museum of Carpasio, the only museum in Italy entirely dedicated to this precious plant, where instrumentations and other valuable documentary sources are collected.
Si ringraziano:
Thanks to:
Antica Distilleria Cugge
Via Regina Margherita 4
18010 Agaggio Inferiore (IM)
Per contatti telefonici:
Cell. 3474662632
Museo della Lavanda
Carpasio (IM)
Apertura dal lunedì al sabato ore 9,00 – 12,00
pomeriggi e festivi su appuntamento
Per contatti telefonici:
cell. 339 7374790
Leggenda ligure della lavanda
23 luglio 2013 § 27 commenti
“Un giorno lontano
la Madonna passò, nella evanescenza del vespro, su su verso l’alta valle, trasvolando la Nava. E nel suo benevolo peregrinare dicesi sfiorasse la terre e l’erbe, in lievità ed amore. Ed ecco che dalla sua scia nacque la Lavanda, che sa odor di cielo e imprigiona il color del cielo. Si che questa labiata, diffusasi poi largamente in altre vallate, è qui particolarmente amata, come quella che dall’ardore più sterile del suolo sa trarre il miracolo divino del profumo più freddamente consolante”
Thea Bertorello dall’articolo ‘Azzurra spiga’ pubblicato nella rassegna ‘Profumi Italici’ Sanremo marzo 1925.
Thea Bertorello from the Article “Azzurra Spiga” (Blue ear) published in the Review “Profumi Italici” (Italic Perfumes) Sanremo March 1925.
La coltivazione della lavanda ha origine piuttosto antica, la pianta è presente nel giardino dei semplici per preparazioni farmacologiche, nel XIV secolo il primo accenno di coltivazione su larga scala presso gli orti del castello di Rouvres in Borgogna ad opera della duchessa Marguerite. Più tardi nel XVI secolo, Ritter de Rosemond mette in pratica il metodo di distillazione per estrarre la sua essenza. La Rivoluzione apre nuovi orizzonti e la coltivazione della lavanda migra verso l’Inghilterra, selezioni e incroci danno origine alla lavanda blu inglese.
The cultivation of lavender originates quite old, the plant is present in the herb garden for pharmacological preparations. In the fourteenth century the first hint of a large-scale cultivation in the gardens of the castle of Rouvres in Bourgogne by the Duchess Marguerite. Later in the sixteenth century, Ritter de Rosemond puts into practice the method of distillation to extract its essence. The French Revolution opens new horizons and the cultivation of lavender migrates to England, selections and crossings give rise to the blue English lavender.
Solo nel 1925 la lavanda sarà coltivata anche in Italia dopo la propaganda in favore delle piante aromatiche e medicinali voluta da diverse Associazioni (AIPMA – Associazione Italiana Pro Aromatiche Medicinali e altre utili- Milano) con l’appoggio del Ministero dell’Economia nazionale. Le prime ‘lavandiere’ coltivate sono sorte in provincia di Imperia e si espansero in seguito in vari territori della Liguria occidentale e del Piemonte in zone comprese tra i 300 e 2000 metri di altitudine.
note bibliografiche:
– La Lavanda – Specie, Storia, Usi, Distillazione, Coltivazione – Prof. Dott. Guido Rovesti – copia anastatica da libro del 1925 – Edizioni Zem
La tradizione continua in Liguria, nella Valle Argentina alcune famiglie perpetuano l’antico rito della raccolta a mano per distillarne la preziosa essenza. Per tutti gli appassionati della lavanda un appuntamento da non perdere, venerdì 2 e sabato 3 agosto 2013, due giorni dedicati al suo profumo, al suo fiore e al suo sapore! Nell’atmosfera incantata nella Valle Argentina, circondati da lavanda fiorita, si potrà assistere alla tradizionale raccolta con il falcetto, alla sua distillazione realizzata con il vecchio alambicco in rame usato dai nonni. Cena in locale tipico dove gusteremo un invitante menù al profumo di Lavanda. Nella giornata del sabato il Museo della Lavanda di Carpasio ci attende per imparare a realizzare i”fusi” per profumare la biancheria e dove apprenderemo le proprietà e gli usi del profumato fiore. Nella mattina del 3 alle ore 10, per chi desidera e a prenotazione, corso di acquerello botanico a tema a cura della pittrice Simonetta Chiarugi (me).
Info e prenotazioni per la partecipazione alle due giornate al N 339.7374790
The tradition continues in Liguria, in the Valle Argentina some families perpetuate the ancient rite of hand-picked to distil the precious essence. For all fans of lavender an event not to be missed, Friday 2nd and Saturday 3rd August, 2013, two days dedicated to its scent, its flower and its flavor! In the spellbound atmosphere of the Valle Argentina, surrounded by flowered lavender fields, we’ll be able to watch its traditional collection with the sickle, its distillation carried out with the old copper still used by grandparents. On Saturday the Museo della Lavanda di Carpasio (Lavender Museum of Carpasio) will be waiting for us and we’ll learn how to make the lavender “spindles” to scent linen. At the Museum we will learn the properties and uses of the fragrant flower. On the morning of the 3rd of August at 10 am, and for those willing, it’s possible to book a Workshop themed on botanical watercolor guided by the artist Simonetta Chiarugi (me). At lunch we will enjoy a tempting menu-scented Lavender in a characteristic local restaurant.