dried Hyacinthus wreath

23 febbraio 2013 § 25 commenti

E’ passato quasi un mese
da quando ho preparato un’altra coroncina di giacinto. Questa volta sono stata più attenta a dove la riponevo.

wreath

Le pagine di un giornale hanno custodito un piccolo tesoro che si è meritato ora la sua bella cornice!

Hyacinthus wreath …dedicato in particolare a Laura!

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DIY: wreath hyacinthus

29 gennaio 2013 § 38 commenti

uno dei fiori
che in questi mesi è spesso presente all’interno delle nostre case,hycinthus copia 3

Amo particolarmente Hyacinthus orientalis, anche per il suo profumo che, a seconda dell’ora del giorno, è più o meno intenso ma a non tutti risulta poi tanto gradita la sua forte fragranza !

coroncina giacinto

Da tempo, circa due anni, avevo queste foto racchiuse in una cartella sul computer, avevo preparato una coroncina di petali di fiori di giacinto per essiccarla tra le pagine di un libro, a simulare un antico reperto ammirato da un amico appassionato bibliofilo!

wreath hyacinthuswreath

Le foto non le ho mai pubblicate perché attendevo di mostrarvi anche il frutto del lavoro di essiccazione, purtroppo, come spesso mi succede non ho più ritrovato la mia coroncina!  Ho l’abitudine di raccogliere foglie o fiori per farli custodire dalle pagine dei libri e riscoprirli a sorpresa durante le consultazioni…

antichi vasi per giacinti

17 febbraio 2012 § 31 commenti

La prima volta che ho visto un vecchio contenitore in vetro
per idrocoltura dei bulbi è stato anni fa ad un mercatino di beneficenza… per poche lire (e sì, erano proprio tanti anni fa) ho acquistato la mia prima “caraffa da bulbo“.

Sono stata fortunata perché il vaso era di tipo doppio, molto comodo in quanto il bulbo e le sue radici sono accolti in un tubo in vetro separato che agevola l’operazione di sostituzione dell’acqua.

Forse facilitata dal fatto che abito in una zona non lontana dalle antiche vetrerie di Altare, paese dell’entroterra immerso in una ricca vegetazione boschiva fonte del legname indispensabile ad alimentare i forni per la produzione del vetro, la mia collezione nel tempo si è arricchita di nuove caraffe diversificate per forma, altezza e colore.

caraffa-per-bulbi-in-vetro

Sembra che i primi “root glasse” per gli inglesi, “Verrès à oignons” per i francesi, “Hyazinthenglaser” per i tedeschi “tulipanglas” per i danesi siano stati ideati dallo scienziato tedesco J.A. Grontjan nel 1750 ad uso dei primi esperimenti sui giacinti forzati in acqua.

Ben presto la moda dei Hyacinthus orientalis in casa conquistò l’Europa incrementando la produzione dei vasi in vetro per idrocoltura.

Le “caraffe per giacinto” erano prodotte in vetro soffiato e quelle più antiche che sempre più raramente si possono trovare presso qualche mercatino dell’antiquariato, presentano spesso scanalature sulle pareti.  I colori variano dal trasparente all’ambra, sono verde o rosa, o sfumano dall’azzurro al blu.

Mi piace giocare con gli accostamenti dei colori e scegliere il vaso in vetro nella stessa tonalità del bulbo.

Qualche tempo fa avevo salvato dal web un’immagine molto evocativa (purtroppo non ne ricordo la provenienza).  Voglio condividerla con voi per immergerci in un’atmosfera “so shabby”!

brevi note colturali :

da ottobre e novembre

“Ogni bulbo si posa sulla bocca della caraffa in modo che la base di esso sia vicinissima all’acqua, di cui è piena la caraffa, senza però che l’acqua tocchi il bulbo. L’acqua sia pura e bene aerata; si cambia sul principio ogni 4 o 5 giorni, poi più di frequente. Ogni volta che si cambia si aggiunge alla nuova acqua qualche granulino di sale comune da cucina. Anche le caraffe coi bulbi si mettono in un luogo di pochissima luce. In commercio si trovano di caraffe semplicismi, di poco costo e se ne trovano di quelle elegantissime. Ve ne sono anche di quelle doppie come indicato nella figura…Per difendere i bulbi dalla luce alcuni orticoltori vendono dei cornetti di cartone…
…. i vasi dovranno essere  tenuti nell’angolo più oscuro della stanza o in una stanza di pochissima luce per evitare una vegetazione anormale…
…resteranno i vasi in poca luce per vari giorni, finchè le foglie non siano discretamente sviluppate. 

Dopo circa 8-10 settimane quando un inizio di infiorescenza inizierà ad apparire, spostare i bulbi alla luce evitando di esporli a fonti di calore o in ambienti troppo caldi.

note bibliografiche:

-alcune notizie sono tratte da un testo di Maria Cristina Zaza per un vecchio articolo su Gardenia.
-come coltivare Giardino-Orto-Frutteto. Ed. Ulrico Hoepli Milano 1945 




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