Cosa fare del giacinto sfiorito e altri bulbi

9 marzo 2016 § 4 commenti

Durante l’inverno i giacinti
appositamente forzati per allietare le case nel periodo più avaro di fioriture, fanno la gioia di molti appassionati. Terminata la fioritura, che in genere dura circa una settimana, recidete alla base lo stelo sfiorito e bagnate moderatamente la terra finché le foglie rimangono verdi  e continuano a compiere la fotosintesi. Per chi alleva piante in appartamento anche il fogliame verde può costituire motivo di interesse  ed essere molto decorativo.

giacinto

NON  TAGLIATE  LE  FOGLIE !!!

E’ la fase in cui il bulbo incamera i nutrimenti utili alla sua crescita, lasciate che le foglie completino il loro ciclo vitale fino a che iniziano ad ingiallire. A circa due mesi dalla fine della fioritura, quando saranno completamente secche, tagliatele e togliete il bulbo dalla terra prima di metterlo in un sacchetto di carta e riporlo in una scatola di cartone da sistemare in un luogo buio e ben aerato fino al momento di metterlo a dimora da fine estate all’autunno. Se avete un giardino o un terrazzo, potrete piantare i bulbi in una buca o in vaso sul cui fondo avrete sistemato uno strato drenante, contenente buona terra mista a sabbia. Mettete a dimora solo i bulbi sani e sodi al tatto, essendo piante forzate difficilmente potranno regalare nuovi fiori la primavera successiva in quanto dovranno prima avere il tempo di riappropriarsi di ritmi di crescita più naturali.

da Vivere Country marzo 2015

taglio stelo sfiorito

Applicate lo stesso procedimento anche per tutti gli altri bulbi sfioriti!

eliminare foglie secche

foglie secche giacinto, muscari e narcisi

L’idea in più:

non gettate il fogliame secco, soprattutto quello fine di muscari e narcisi, è perfetto per realizzare un accogliente letto per le uova delle decorazioni pasquali, il periodo in cui si devono tagliare infatti, coincide spesso con Pasqua!

Come coltivare il giacinto

20 gennaio 2016 § 7 commenti

Se in autunno siete stati sufficientemente previdenti,
avrete assicurato alla terra una manciata o più di bulbi di giacinto, certi di poter godere dopo qualche mese di una fioritura che dispensa uno dei profumi più inebrianti.

GIACINTO IN VASO

Per ottenere un apprezzabile effetto visivo, disponete i bulbi di Hyacinthus orientalis in numero dispari e a una distanza piuttosto ravvicinata lasciando un centimetro di spazio tra uno e l’altro. Piantateli in vaso, sul cui fondo avrete sistemato uno strato drenante in argilla espansa o ghiaietto, riempito con terra ricca da giardino e a una profondità di 10 centimetri riservandogli una posizione soleggiata o leggermente ombreggiata e nei luoghi con inverni rigidi proteggeteli con coperte di foglie, paglia o altro materiale pacciamante.

Ai primi tepori spunteranno dal suolo le grasse gemme portatrici delle infiorescenze che gradiranno una spinta per il loro sviluppo attraverso la somministrazione di un fertilizzante specifico disciolto nell’acqua dell’irrigazione. Durante il periodo di fioritura fate attenzione a mantenere la terra piuttosto umida, al contrario di quando i bulbi sono in dormienza che richiedono invece terreno asciutto.

taglio stelo

Giacinto

Peccato che i bei fiori dopo tanta attesa abbiano vita breve, in genere appassiscono dopo circa due settimane dall’apertura del primo bocciolo, dovrete quindi tagliare gli steli sfioriti a livello del suolo risparmiando il fogliame che fornirà, attraverso il processo di fotosintesi, l’energia essenziale allo sviluppo e alla crescita del bulbo. Per qualche tempo dunque, conserverete un vaso con solo foglie che in massa potranno comunque costituire motivo di interesse.

Continuate a bagnare moderatamente la terra finché la parte verde della pianta non inizia ad ingiallire e solo alla completa essiccazione sospendete l’irrigazione e dopo avere eliminato le foglie, ripulite i bulbi dalla terra prima di riporli in luogo buio e ben aerato.

fiore giacinto

Se avete messo a dimora dei bulbi di giacinto sottoposti a forzatura e recuperati dopo la fioritura in casa, non stupitevi di vedere spuntare solo alcune foglie; saranno necessari infatti un anno o due anni per far recuperare ai bulbi esausti il naturale ritmo biologico e assistere a un’altra fioritura.

Nemica dei giacinti è la muffa grigia, malattia alla quale sono soggetti e che si può combattere applicando un fungicida per evitare che il bulbo marcisca con totale deperimento della pianta.

articolo scritto per Vivere Country febbraio 2015

Le bellissime persiane azzurre e i flower frogs sono della mia amica Angela 

Anemone dei boschi

30 gennaio 2015 § 5 commenti

“Attraversare un bosco
dove gli anemoni hanno deciso di mettere dimora, è un’incanto che difficilmente si scorda. Tra le fioriture che annunciano la primavera, questa piccola erbacea perenne rizomatosa che non supera i venti e poco più centimetri in altezza, si fa comunque notare per le candide corolle a cinque o sei petali che illuminano come fossero stelle, il buio del sottobosco.

Anemone blanda 1

Adatta al giardino ombroso e un po’ selvaggio, Anemone nemorosa nome che allude alla facilità con cui il vento, anemos, disperde il suo fiore e nemus in riferimento all’habitat boschivo, ama i terreni ricchi di humus, soffici e leggermente umidi e guai a regalarle concime o letame fresco, è una pianta rustica e poco esigente che sceglie in autonomia dove affondare i rizomi riparandoli sotto qualche roccia, protetti da morbido muschio piuttosto che ai piedi degli alberi e trova nel terreno tutto il nutrimento che le è sufficiente.

Anemone del bosco

Si moltiplca oltre che da seme, anche e più facilmente per divisione di rizomi, l’operazione è da effettuare in primavera quando persa la parte aerea, andranno di poco sotterrati prestando attenzione nella manipolazione in quanto l’intera pianta, come tutte le appartenenti alla famiglia delle ranuncolacee, è velenosa.

Anemone nemorosa-

Tanto è felice in primavera quando gode dell’umidità dell’aria e del terreno, quanto soffre le condizioni asciutte estive che riesce a tollerare poichè in stato di riposo vegetativo, gioveranno tuttavia innaffiature a supplemento di quelle naturali offerte dalle piogge”.

da un mio articolo pubblicato su Vivere Country febbraio 2014, il nuovo numero è in edicola!

DIY: Kokedama with Hyacinthus #natalealverde

9 dicembre 2014 § 19 commenti

Anche voi siete stati conquistati dai kokedama?

Così semplice e perfetta, la “perla di muschio”giapponese, racchiude al suo interno una piccola pianta, solitamente una specie perenne, le cui radici sono avvolte da verdi coltri di muschio che ne limitano la crescita nel tentativo di modellare e controllare la natura, tendenza derivante dalla più conosciuta tecnica bonsai.

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Have you been conquered by kokedama too?
So simple and perfect, the Japanese “pearl of moss” encloses within itself a small plant, usually a perennial species, whose roots are wrapped in green blankets of moss that limit its growth in an attempt to model and control the nature, trend resulting from the most famous bonsai technique.


kokedama giacinto ok

Anche se di effimera durata e per questo poco adatti a diventare perfetti kokedama, i bulbi si lasciano facilmente avvolgere dal muschio, semplificando l’esecuzione potrete preparare dei falsi kokedama che ne imitano l’estetica ma ne conservano il fascino.

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Even though of ephemeral life and therefore not suitable to become perfect kokedama, the bulbs let themselves easily wrap by the moss, simplifying the execution you’ll be able to prepare fake kokedama that imitate their aesthetics and retain their charm.

kokedama cadeaux

La composizione è di facile mantenimento, non richiede interventi di concimazioni ma necessità di frequenti vaporizzazioni per mantenere vivo il muschio indicatore del grado di umidità.

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The composition, easy to maintain, does not require interventions of fertilization but needs frequent vaporizations to keep alive the moss, indicator of the level of moisture.

vasi giacinto

Per il mio kokedama ho utilizzato un bulbo di giacinto dal fiore bianco ed ho completato la composizione con una tag handmade di buonaugurio! Ne basta uno per un piccolo regalo oppure tre o cinque (sempre in numero dispari) per realizzare una bella decorazione da adagiare su un vassoio o un bel piatto antico.

Per realizzare il Kokedama occorrono:

 – Hyacinthus orientalis.
 – Muschio.
Filo di nylon o spago.

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For my kokedama I used a hyacinth white flowered bulb and I completed the composition with a handmade tag of good wishes! It only takes one for a small gift, three or five (always an odd number) to create a beautiful decoration to lay on a tray or a nice ancient plate.

To realize the Kokedama you’ll need:

– Hyacinthus orientalis.
– Moss.
– Nylon thread or twine.

copertura con  muschio

Svasate la piantina e modellate la zolla di terra in forma sferica.
Avvolgete il pane di terra con le radici con del muschio fresco mondato della terra sottostante con la lama di un coltello. Fermate il muschio sulla sfera con un filo di nylon o uno spago passato più volte fino ad essere certi di aver bloccato tutti i frammenti.
Terminato il lavoro, nebulizzate con acqua. Il kokedama andrà posto in un luogo luminoso della casa.
Bagnate due o tre volte alla settimana o comunque quando la superficie si presenta asciutta vaporizzando o immergendo la sfera in una bacinella d’acqua e lasciando poi scolare quella in eccesso.

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Remove the plant from the pot and model the clod of soil in a spherical shape.
Wrap the roots and the soil around them with the fresh moss cleansed from the soil below it with the blade of a knife. Tie the moss on the ball with a nylon thread or twine passed several times around in order to make sure all fragments are blocked. When finished spray with water. The kokedama will have to be placed in a bright spot of the house.
Wet two or three times a week or whenever the surface will look dry, by vaporizing or dipping the sphere in a basin of water and then letting the excess drain.

kokedama di giacinto su vassoio

Il kokedama dovrà essere ospitato su una superficie non porosa o nel caso dei string gardens, potrà essere appeso al soffitto mediante uno spesso filo di nylon.

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The kokedama will have to be hosted on a non-porous surface or in the case of string gardens, it may be hanged from the ceiling with a thick nylon thread.

Questo post partecipa all’iniziativa promossa da Aboutgarden , L’ortodimichelle e GiatoSalò

Natale al  VERDE!

natalealverde-1

In linea con il periodo che stiamo vivendo, la creatività è di scena con le inedite e originali proposte di tanti blogger per un progetto davvero al passo con i tempi!

partecipano con me:

*Art and craft *Cakegardenproject*Centopercentomamma *Comida De Mama*Con le ballerine verdi *Dana garden design *Giardinaggioirregolare *Giato Salò *Home Shabby Home * Hortusinconclusus *Il Castello di Zucchero *La malle de maman *L’ortodiMichelle*Non solo stoffa*Orti in progress *Ortodeicolori  *Passeggiandoingiardino *Piciecastagne *Piccolecose *4piedi&8.5pollici* Quattro toni di verde* SalviaeRosmarino* Shabbychicinteriors * Shabbysoul *Ultimissime dal forno *Un giardino in diretta *25mqdiverde *Verdeinsiemeweb*

Le più belle varietà di narciso per la casa

18 novembre 2014 § 8 commenti

Per godere della compagnia del narciso anche in casa

Narcisi Brindal crownNarcissus ‘Bridal Crown’

occorre orientarsi sulla scelta di varietà a gambo breve, tra le più apprezzate Narcissus ‘tête-á-tête’ di cui ogni stelo porta numerosi fiori gialli, oppure Narcissus ‘Paperwhite’ sin. Narcissus papyraceus originario delle zone del bacino mediterraneo, declinato in più cultivar che si differenziano per colore di fioritura, è molto scenografico in quanto il bulbo genera da uno a tre gambi ognuno dei quali può produrre un massimo di venti piccoli fiori intensamente profumati, potete scegliere tra le più interessanti varietà come ‘Ziva’ a fiori bianchi, ‘Soleil d’Or’ a fiori gialli o la bicolore ‘Betlemme’ dai fiori bianco con centro giallo pallido.

mazzo di narcisiNarcissus ‘Bridal Crown’

Adatto anche ad essere utilizzato nelle composizioni floreali è Narcissus ‘Bridal Crown’ dalle infiorescenze bianco-crema con una macchia centrale giallo-arancio.

tratto da un mio articolo per Vivere Country gennaio 2014

Come piantare i bulbi in vaso

7 novembre 2014 § Lascia un commento

Siete ancora in tempo
per mettere a dimora alcune piante bulbose che a primavera vi regaleranno per diverse settimane colorate fioriture, se usate un vaso grande potete disporre i bulbi, adagiandoli sul terreno con la punta rivolta verso l’alto, in più strati corrispondenti a differenti specie con fioriture a scalare scegliendo profondità minori per quelli più piccoli.

bulbi in vaso

Prima di riempire il contenitore con buona terra da giardino alleggerita da sabbia e torba, stendete sul fondo uno strato drenate permeabile che può essere costituito da cocci di vasi, ghiaia o argilla espansa. Per ottenere un piacevole effetto visivo la vegetazione dovrà essere densa e compatta, scordate le regole sulla distanza applicate ai bulbi posti in piena terra, in vaso dovranno essere piantati molto ravvicinati. Nelle regioni a inverni rigidi è consigliabile una copertura con rami di felci o aghifoglie. Dopo circa tre o quattro mesi, alla comparsa dei primi germogli somministrate una modesta quantità di concime liquido disciolto nell’acqua di irrigazione. Finita la fioritura, eliminate i fiori appassiti tagliando il fusto appena sotto il calice in quanto lo stelo conserva in se sostanze nutritive ricche di amminoacidi che sono essenziali per lo sviluppo del bulbo che nessun concime è in grado di fornire. Diminuite l’apporto idrico mano a mano che le piante vanno a riposo fino alla completa essiccazione della parte fogliare, quando occorrerà sospendere la fornitura di acqua.

Come piantare i bulbi

5 novembre 2014 § 3 commenti

Prima che l’arrivo del gelo formi una dura crosta sul terreno,
siete ancora in tempo per mettere a dimora i bulbi a fioritura primaverile.

foraterra vintage

mettere a dimora i bulbi

Quale profondità

Se i bulbi sono di grande dimensione e pochi di numero, aiutati dall’apposito attrezzo potete preparare per ognuno una buca profonda il triplo della loro altezza e se dotati di apparato verde alto e fiore pesante dovrete metterli più in profondità.

Matteo la Civita per Maestri di Giardino

Se i bulbi sono piccoli e in genere se ne acquistano generose quantità, conviene lavorare per bene la porzione di terreno che li accoglierà e con l’aiuto di una paletta potrete piantarli come descritto nel filmato.

I bulbi che crescono in zone calde e aride o secche preferiscono posizioni in pieno sole e terreno bel lavorato con drenaggio ottimale, quelli da sottobosco e prato umido gradisco la copertura con un po’ di materiale organico, come un buon terriccio di foglie HOME MADE. Se poi il terreno è troppo leggero o sabbioso occorre migliorarlo aggiungendo comune terra da giardino se invece è troppo pesante unite sabbia e sul fondo della buca d’impianto,  mettete uno strato drenante di ghiaia.

Quando piantate i bulbi non concimate il terreno per non aumentare la salinitá che inibisce la formazioni delle radici avventizie. La concimazione va effettuata da metà fioritura a inizio riposo vegetativo, periodo in cui i bulbi preparano la fioritura per l’anno successivo e devono incamerare energie. Concimate ogni dieci giorni con un fertilizzante ad alto titolo di potassio e fosforo.

piantabulbi

Come piantarli

Piantateli seguendo schemi molto naturali, c’è chi si affida al caso facendoli cadere dall’alto per scavare nel punto in cui si posano sul terreno e chi invece studia con cura quasi maniacale dove fare ogni buca. Piantate le singole varietà in gruppi fitti di almeno sei se sono esemplari di taglia grande se invece dovete mettere a dimora bulbi piccoli dovete prevedere gruppi da 25 a 50 per giocare sull’effetto massa e ottenere uno spettacolo apprezzabile nella  fioritura. La distanza di impianto varia a seconda della taglia della bulbosa tenendo conto dell’ingombro della fioritura, se contenuta, i bulbi possono possono essere avvicinati a un minimo di 10/15 centimetri.

Tutte le nozioni e il breve video sono frutto  Campus ‘Bello d’estate’, organizzato lo scorso luglio dai Maestri di Giardino.

I Campus dei Maestri di Giardino sono seminari intensivi della durata di un fine settimana che si articolati intorno a un tema botanico o compositivo. Il format prevede una conferenza introduttiva il venerdì sera, anticipata quasi sempre da una passeggiata botanica pomeridiana. Il sabato e la domenica sono dedicati alle lezioni, alle esercitazioni e ai laboratori pratici. Quest’ultimi, in particolare, hanno l’obiettivo di far lavorare concretamente i partecipanti su realizzazioni vere e non simulate, guidati dai maestri.

come conservare bulbi, tuberi e rizomi

15 ottobre 2014 § 4 commenti

Cosa fare dei bulbi, tuberi e rizomi a fioritura estiva?
Appena terminata la fioritura nelle aree più calde potrete lasciare le piante in piena terra, mentre nelle zone con inverni più freddi dovrete toglierle dal terreno, dedicargli qualche cura e ripararle poi in un luogo appropriato per poter nuovamente godere della loro fioritura il prossimo anno.

Segnare con un sasso la posizione che indica dove sono stati piantati aiuterà nell’opera di recupero delle varietà più delicate che necessitano di passare l’inverno fuori dal terreno in luogo asciutto e al riparo dal gelo. Attendete fino a quando il fogliame sarà diventato completamente secco prima di provvedere alla loro rimozione.

bulbi a riposo

Come toglierli dal terreno

Potate i fusti secchi delle piante a 10 cm del suolo, sollevare delicatamente gli organi sotterranei con una piccola pala o forca per non ferirne le radici e privateli completamente dello stelo, pulite da residui di terra eventualmente lavandoli e facendoli asciugare per bene quindi lasciate seccare qualche giorno in un posto ben arieggiato. Conservate soltanto  gli esemplari più grandi e sani.

cospargere di cenere

E’ consigliabile cospargerli di fungicida. Ottima la cenere di legna cicatrizzante naturale, da spargere con un pennello per disinfettare e proteggerli durante il periodo di ricovero.

Come conservarli

Separate per varietà bulbi, tuberi e rizomi e preparate per ognuno un’etichetta identificativa. Sui più grossi si può scriverne il nome direttamente sulla parte più carnosa con un pennarello permanente.

riporre bulbi

riporre bulbose

Se si hanno solo poche quantità, si possono custodire in sacchetti di carta o retine come quelle dell’aglio o delle cipolle  appesi al soffitto o alla parete altrimenti riposti in cassette ove possa circolare l’aria, per un numero  maggiore si possono utilizzare sacchi più grandi di juta o si collocano direttamente in contenitori con torba, sabbia, perlite o vermiculite. Ordinatamente contrassegnati andranno poi riposti in un locale secco e arieggiato al riparo dal gelo come cantine o garage. Ispezionare infine ogni tanto il materiale per eventualmente eliminare quello che presenta segni di malattia o inizio di marcescenza.

Dahlia forever

19 agosto 2014 § 14 commenti

Ebbene sì,
faccio parte della nutrita schiera dei giardinieri pigri, amo le piante perenni, soprattutto rustiche e possibilmente capaci di riprodursi autonomamente. Se acquisto piante bulbose cerco di scegliere specie che possano poi naturalizzare, non ho mai tolto dal terreno nessun bulbo per ripararlo dal freddo invernale che nel mio bosco-giardino può sfiorare punte di -20° C.

Dahlia 'Nuite d'Ete'

Eppure ho un debole per le dalie e con loro non si scherza e faccio quindi un’eccezione. Sono terribilmente attratta da quei grossi fiori che sanno di antico, anzi vintage, sì perché a me ricordano gli anni ’70, quando l’estate la trascorrevo nell’entroterra di Moneglia, nel levante ligure in una piccola frazione dove la mia famiglia affittava una piccola casa da contadini locali. Il tempo era scandito dalle attività agricole che coinvolgevano un po’ tutti, ricordo il profumo della salsa di pomodoro, dell’origano che raccoglievamo per farne mazzi da essiccare e quello della maggiorana aggiunta al polpettone di patate della signora Maria, e ricordo le dalie a pompon che facevano da contorno all’orto.

Dahlia 'Arabian Nigth'Dahlia ‘Arabian Night’

Ho provato più di una volta a coltivarle ma proprio non vogliono saperne di autosufficienza! Le prime acquistate erano dalie con fiore bianco di forma classica di cui non ricordo però il nome, bellissime e mai più riviste, poi è stata la volta di Dahlia ‘Arabian Night’, di un conturbante rosso cupo quasi nero, sparita anche lei, però con Dahlia ‘Nuit d’Ete’, ibrido a fiore porpora scuro chiamato a semi-cactus vincerò la mia pigrizia e come da manuale seguirò le istruzioni indicate per la coltivazione nelle zone a clima rigido.

Dalia fiore rosso scuro

Dahlia ‘Nuit d’Ete’

Dahlia

Dahlia ‘Nuit d’Ete’

Da brava giardiniera al primo avviso di gelata reciderò i fusti ormai secchi delle piante a 10 centimetri dal suolo e con una piccola pala o forca solleverò delicatamente i tuberi facendo attenzione a non ferirne le radici. Dovrò poi pulirli da residui di terra eventualmente lavandoli e facendoli asciugare per bene, quindi li lascerò seccare qualche giorno in un posto ben arieggiato.

cura dalie

Conserverò soltanto i tuberi più grandi e sani dopo averli cosparsi di fungicida. Ottima la cenere di legna cicatrizzante naturale, da spargere con un pennello per disinfettarli e proteggerli durante il periodo di ricovero. Infine dopo averli riposti in un sacchetto di carta, oppure adagiati un una cassetta con un po’ di sabbia e averli dotati di etichetta con tanto di nome, li riporrò in un luogo riparato come la cantina o il garage.
Amen

brevi note colturali

dahlia

Genere di piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, originarie del Messico, sono caratterizzate da un organo sotterraneo di riproduzione a forma di tubero. Mettete a dimora i tuberi in marzo-aprile, quando il pericolo delle gelate è passato, in un luogo dove possano ricevere abbondante luce e sole, piantati alla profondità di 10 centimetri e a una distanza di dai 30 ai 50 a seconda della specie.. Se il terreno è pesante, migliorate la sua composizione aggiungendo sabbia per alleggerirlo, compost maturo e fogliame secco sminuzzato, una buona manciata di concime e preparate un fondo drenante. Le varietà a grande sviluppo in altezza necessitano di sostegni, che dovranno essere sistemati al momento dell’impianto per evitare di ferire i tuberi. Innaffiate generosamente la sera. Per favorire l’accestimento soprattutto nelle varietà nane e semi-nane, è indispensabile procedete con la cimatura quando la pianta avrà raggiunto i 15-20 cm d’altezza asportando l’apice al di sopra dell’ultima coppia di foglie. Nelle zone climatiche temperate i tuberi delle dalie si possono lasciare indisturbati in piena terra, al contrario, nei climi più rigidi necessitano di essere recuperati e riparati dal gelo. Un po’ di concime granulare ricco di fosforo e potassio, da interrare leggermente aiuterà la pianta nel momento della fioritura.

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muscari di primavera

21 marzo 2014 § 13 commenti

“La primavera entra nelle nostre case
con l’allegria e il profumo di tante preziose bulbose, piccoli assaggi di risveglio della natura.
Vasi diligentemente allineati o romanticamente sparsi vicino alle finestre, ospitano bulbi in varietà, per grandi e piccoli spazi, con infiorescenze scelte in accordo con i colori dell’ arredamento o in casuale combinazione. Uno sbocciare tanto atteso che spesso si consuma nel giro di pochi giorni ma che riempie di bellezza e freschezza i nostri nidi.

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“The spring comes into our homes with the joy and the smell of so many precious bulbouses, small samples of the awakening of nature.
Vases diligently aligned or romantically scattered close to windows, host bulbs in variety, for large and small spaces, with inflorescences chosen to match the interior decoration or in random combination. A long-awaited bloom that often consumes itself within a few days but that fills with beauty and freshness our nests.muscari
Tra i più robusti e resistenti alle malattie e ai parassiti, preferiti per la piccola taglia e la prolungata fioritura declinata nelle sfumature del blu, del celeste, rosa, bianco o giallo, sono i muscari.
Il nome di questa bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, dal latino ‘muscus’, si lega al ricordo del profumo muschiato emanato da alcune sue varietà. Tra le tante, Muscari neglectum, il più diffuso allo stato spontaneo, Muscari comosum forse più conosciuto con il nome volgare di lampascione, largamente utilizzato, soprattutto nel sud Italia, come prelibatezza culinaria piuttosto che apprezzato i suoi fiori. Molto decorativa la cultivar di Muscari Armeniacum “Valerie Finnis” usata per la nostra decorazione, si distingue per il delicato colore celeste porcellana dei suoi fiori.

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Among the most robust and resistant to disease and pests, preferred for the small size and the prolonged flowering declined in shades of blue, light blue, pink, white or yellow, are the muscari.
The name of this bulbous plant belonging to the lily family, from the Latin ‘ muscus ‘, binds to remember the musky scent emanating from some of its varieties. Among them, Muscari neglectum, the most widespread in the wild, Muscari comosum perhaps better known by the common name of lampascione, widely used, especially in southern Italy, as a culinary delicacy rather than loved for its flowers. Very decorative the cultivar of Muscari ‘ Valerie Finnis ‘ used for our decoration, it stands out for the delicate blue china color of its flowers.

muscari cut
I bulbi di muscari si prestano ad essere coltivati in vaso in un miscuglio di buona terra, torba e sabbia, su un fondo drenante preparato con argilla espansa. Il vaso potrà essere conservato in casa e posto in zona molto luminosa, per il breve periodo che ci fa godere della fioritura che a seconda della specie, sarà presente a partire dal mese di febbraio fino a maggio per le varietà più tardive. Bagnare moderatamente e da inizio primavera per aumentarne la vigoria è possibile fornire un calibrato apporto di concime liquido specifico per piante fiorite.
I muscari si riproducono da seme, o più facilmente per divisione dei bulbi che generano numerosa figliolanza. I nuovi bulbilli, a fine autunno possono essere staccati dal bulbo madre e piantati singolarmente alla profondità di circa 8 cm, spaziandoli di circa 10 cm in piena terra o più ravvicinati in vaso. Daranno origine ad una piantina che fiorirà dopo circa due anni. Tempi più lunghi occorrono invece per vedere fiorire muscari ottenuti dai semi che, data la lentezza del metodo di propagazione non trovano commercio, ed è quindi necessario produrli in proprio.

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The muscari bulbs are suitable to be grown in pots in a mixture of good soil, peat and sand, on a draining bottom prepared with expanded clay. The vase might be kept at home and placed in a very bright spot, for the short period that makes us enjoy their flowering depending on the species, it will be present from February to May for the late varieties. Wet moderately and from early spring to increase the vigor you may provide a balanced intake of specific liquid fertilizer for flowered plants.
The muscari reproduces by seed, or more easily by division of the bulbs that produce numerous offsprings. The new bulbils in late autumn can be detached from the mother bulb and individually planted at a depth of about 8 cm , leaving a space of about 10 cm from one another when in the ground or closer together when in pots. They will give rise to a plant that will bloom about two years later. Longer times are needed instead to see flourish muscari obtained from the seeds that, given the slowness of the method of propagation, are not available on sale and it is therefore necessary to produce them on your own.

treccescopri come e perchè fare le trecce ai bulbi sul mio articolo per Prèmiaty

Prelevati in estate, racchiusi nella trasparenza delle ormai secche spighe fiorali, saranno ripuliti e conservati al buio in luogo asciutto fino all’autunno inoltrato quando verranno seminati a giusta dimora e distanziati tra loro. La fioritura del muscari si farà attendere per circa tre anni.”

di Simonetta Chiarugi
pubblicato su Vivere Country – aprile 2013

Il numero di aprile è già edicola.
I lavori nell’orto, in terrazzo, in giardino e il verde di casa ci aspettano, vi racconto di violette africane, di edere, di heuchere,  piselli e tanto altro ancora…

***

Taken in the summer, embodied in the transparency of the dried flower spikes will be cleaned and stored in a dark and dry place until late autumn when they may be sown in the right pot and spaced from one another. Blooming will have to be waited for about three years. “

Simonetta Chiarugi
published in Country Living – April 2013

The April issue is already newsstands.
The works in the vegetable garden, on the terrace, in the garden and in the green of our houses are waiting for us, I will tell of African violets, ivy, heucheras, peas and much more…

 

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